E il Paese è nel caos. Da Milano a Roma, da Torino a Napoli: la serrata dei tassisti sta mandando in tilt il traffico. Si trasportano soltanto gli anziani e i malati che devono raggiungere gli ospedali: questo l’avvertimento. L’Autorità di garanzia sugli scioperi è subito intervenuta spiegando che "un blocco totale del servizio dei taxi non potrebbe essere considerato legittimo". Non solo. L’Authority ha già minacciato un intervento contro i tassisti, entro "i poteri che la legge le attribuisce". Eppure i blocchi spontanei continuano e divampano in tutta la Penisola: è il sintomo di un crescente malessere contro un governo che vuole mettere le mani nelle tasche dei tassisti. E’ iniziato tutto nel pomeriggio. Proteste spontanee. "Sono manifestazioni spontanee che non durano più di una decina di minuti – ha spiegato Salvatore Luca, dirigente della Categoria Taxi dell’Unione Artigiani – i tassisti cercano anche di spiegare ai passanti e ai clienti i loro punti di vista". Ovunque è il caos. Se a Roma sono paralizzati sia Fiumicino sia Termini, a Milano si segnala il caos sia in Stazione Centrale sia a Linate. L’intenzione da parte del governo di tirare dritto sul decreto delle liberalizzazioni ha fatto precipitare la situazione. Domani mattina i tassisti organizzeranno un presidio sotto Palazzo Chigi "per avere una smentita delle voci uscite sulla bozza del Governo che riguardano le liberalizzazioni dei taxi e per essere al più presto convocati".
Nella bozza al vaglio del premier Mario Monti, l’incremento del numero delle licenze nelle città metropolitane dovrà essere accompagnato da "adeguate compensazioni da corrispondere una tantum a favore di coloro che sono già titolari di licenza". Secondo le prime indiscrezioni, il provvedimento consentirà la possibilità di "avere la titolarità di più licenze", "esercitare la propria attività anche al di fuori dell’area per la quale sono state originariamente rilasciate" e "una maggiore libertà nella fissazione delle tariffe". Al fine di adeguare i livelli di offerta del servizio, delle tariffe e della qualità delle prestazioni, la bozza prevede infatti che l’incremento del numero delle licenze sia accompagnato da "adeguate compensazioni da corrispondere una tantum" per chi è già titolare di una licenza "utilizzando gli introiti derivanti dalla messa all’asta delle nuove licenze oppure attribuendole a chi già le detiene, con facoltà di vendita o affitto".
Il decreto consentirà ai tassisti di essere titolari di più licenze con "la possibilità di essere sostituiti alla guida da chiunque abbia i requisiti di professionalità e moralità richiesti dalla normativa vigente". Da qui la proposta di "rilasciare licenze part time" e "consentire ai titolari di licenza una maggiore flessibilità nella determinazione degli orari di lavoro, salvo l’obbligo di garanzia di un servizio minimo per ciascuna ora del giorno". E ancora: i tassisti potranno, inoltre, lavorare "anche al di fuori dell’area per la quale sono state originariamente rilasciate". Il provvedimento prevede anche novità per quanto riguarda le tariffe garantendo ai tassisti "una maggiore libertà" e "la possibilità di una loro corretta e trasparente pubblicizzazione".
Ai tassisti che ieri hanno annunciato il blocco totale contro il decreto per lunedì 23 gennaio ha subito replicato l’Autorità di garanzia sugli scioperi facendo sapere che "sta seguendo con molta attenzione l’evolversi della vicenda". Nei giorni scorsi l’Authority aveva già inviato una nota per invitare il rispetto delle "misure che la legge e la disciplina del settore prevedono a tutela dei cittadini". Da qui la mossa dell’Agenzia per porre dei limiti ai tassisti ricordando "le regole sul preavviso, la durata dell’astensione, la garanzia delle prestazioni di un servizio minimo e delle fasce notturne".
fonte: ilgiornale.it 12/01/2012