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Si è chiuso il vertice con il governo Monti e sono state presentate le proposte delle delegazioni sindacali ma a Circo Massimo in centinaia urlano: «Venduti, venduti»
Fumata bianca al termine dell’incontro tra le sigle sindacali dei tassisti e il governo. «Andiamo al Circo Massimo e diremo ai tassisti di riprendere il servizio», hanno detto i sindacalisti all’uscita da Palazzo Chigi. Al vertice con il governo Monti la delegazione ha presentato la bozza preparata e votata mercoledì sera proprio al Circo Massimo dalle organizzazioni sindacali da sottoporre al governo. Ma a Circo Massimo a centinaia i tassisti protestano petardi e urla: «Venduti, venduti» sono gli slogan.
PROSSIMA TAPPA VENERDI’ – Pur restando in piedi la proclamazione del fermo generale il 23 gennaio prossimo, il presidente di Uritaxi Loreno Bittarelli ha parlato di prime aperture da parte del governo alle proposte dei tassisti. «Adesso, per il buon esito del decreto domani, decideremo al Circo Massimo insieme all’assemblea. Noi suggeriremo di riprendere il lavoro», ha detto Bittarelli. «Al termine dell’incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Manlio Strano ha detto che le proposte dei sindacati – alcune delle quali indubbiamente ragionevoli – saranno valutate e discusse collegialmente dal governo domani», si legge in un comunicato letto dai sindacati ai cronisti. Venerdì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legge sulle liberalizzazioni, che secondo le bozze circolate finora pone le basi per l’aumento nel tempo delle licenze di taxi.
SENZA AUTO BIANCHE – Nella mattinata ancora parcheggi vuoti a Fiumicino e auto bianche ferme in tutta la zona intorno al Circo Massimo a Roma e in molte città italiane. Ad incontro iniziato, alcuni tassisti erano partiti dal Circo Massimo in un corteo non autorizzato verso Montecitorio. Il gruppo ha poi desistito davanti alla presenza di ingenti presidi delle forze dell’ordine con blindati e agenti in tenuta anti-sommossa.
Si riparte dunque ma il copione non dovrebbe essere quello dei giorni scorsi: il questore di Roma Francesco Tagliente, che mercoledì sera ha convocato una delegazione di tassisti, ha messo bene in chiaro che Palazzo Chigi sarà off limits e che non saranno tollerati blocchi del traffico. La prefettura inoltre si è detta pronta a precettare i tassisti se dovessero continuare a non lavorare. «Il fatto che il prefetto ci abbia diffidato e che minacci la precettazione non ci aiuta a raffreddare gli animi in piazza e rende tutto più difficile». Lo ha detto il presidente di Uritaxi e 3570 Loreno Bittarelli prima di entrare a Palazzo Chigi. DISAGI IN TUTTA ITALIA – Anche giovedì però è una giornata di passione per chi si muove in taxi, con lunghe attese telefoniche e posteggi quasi deserti. Forti disagi si registrano all’aeroporto di Fiumicino e alle stazioni ferroviarie di Roma, dove ad attendere i passeggeri non ci sono taxi. Ma anche nel resto d’Italia. A Milano, le auto bianche sono ferme in assemblee spontanee in attesa di notizie dell’incontro a Roma ed è difficile trovare taxi agli aeroporti e alle stazioni. A Genova, centinaia di auto bianche ferme in piazza De Ferrari per il terzo giorno consecutivo.
A Napoli, le mogli dei tassisti continuano a presidiare piazza del Plebiscito, dopo lo sgombero delle auto bianche che la settimana scorsa hanno occupato l’area. Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan.
I PUNTI DELLO SCONTRO – Sono tre i punti «caldissimi» su cui verte il confronto tra Governo e tassisti, riconvocati giovedì mattina a Palazzo Chigi. No delle 23 sigle sindacali alla competenza dell’Autorità delle reti sulla concessione di nuove licenze: per le nuove licenze dovranno essere sentite le organizzazioni sindacali previo il parere dei sindaci competenti. No ancora alla extra-territorialità, il titolare dell’auto bianca potrà esercitare il servizio nel solo comune dove è stata rilasciata la licenza. No, infine, alle licenze plurime, secondo i sindacati dei tassisti, il titolare deve possedere una sola licenza. Queste le modifiche alla bozza del dl liberalizzazioni, nella parte che riguarda il servizio di mobilità urbana, che sono state presentate dal parlamentino delle auto bianche al Governo e che verranno discusse nel nuovo incontro odierno. Un momento dell’assemblea di mercoledì sera al Circo Massimo
L’APPOGGIO DEL SINDACO ALEMANNO – E dopo il nuovo appoggio di mercoledì sera ai tassisti, («d’accordo con proposte della bozza»), il sindaco Gianni Alemanno torna a parlare dei taxi: «E’ impensabile che i Comuni vengano espropriati del potere di regolare il Trasporto pubblico non di linea». Alemanno ha aggiunto di condividere la bozza di riforma del comparto taxi presentata dalla categoria: «Nella bozza, c’è un punto per noi decisivo: si ripristina la potestà dei Comuni rispetto al Trasporto pubblico non di linea. Le autorità nazionali non devono espropriare i comuni di questo potere. Su questo c’è una piena convergenza dell’interesse dei Comuni e di quello dei tassisti».] Si è chiuso il vertice con il governo Monti e sono state presentate le proposte delle delegazioni sindacali ma a Circo Massimo in centinaia urlano: «Venduti, venduti»
ROMA – Fumata bianca al termine dell’incontro tra le sigle sindacali dei tassisti e il governo. «Andiamo al Circo Massimo e diremo ai tassisti di riprendere il servizio», hanno detto i sindacalisti all’uscita da Palazzo Chigi. Al vertice con il governo Monti la delegazione ha presentato la bozza preparata e votata mercoledì sera proprio al Circo Massimo dalle organizzazioni sindacali da sottoporre al governo. Ma a Circo Massimo a centinaia i tassisti protestano petardi e urla: «Venduti, venduti» sono gli slogan.
PROSSIMA TAPPA VENERDI’ – Pur restando in piedi la proclamazione del fermo generale il 23 gennaio prossimo, il presidente di Uritaxi Loreno Bittarelli ha parlato di prime aperture da parte del governo alle proposte dei tassisti. «Adesso, per il buon esito del decreto domani, decideremo al Circo Massimo insieme all’assemblea. Noi suggeriremo di riprendere il lavoro», ha detto Bittarelli. «Al termine dell’incontro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Manlio Strano ha detto che le proposte dei sindacati – alcune delle quali indubbiamente ragionevoli – saranno valutate e discusse collegialmente dal governo domani», si legge in un comunicato letto dai sindacati ai cronisti. Venerdì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legge sulle liberalizzazioni, che secondo le bozze circolate finora pone le basi per l’aumento nel tempo delle licenze di taxi
SENZA AUTO BIANCHE – Nella mattinata ancora parcheggi vuoti a Fiumicino e auto bianche ferme in tutta la zona intorno al Circo Massimo a Roma e in molte città italiane. Ad incontro iniziato, alcuni tassisti erano partiti dal Circo Massimo in un corteo non autorizzato verso Montecitorio. Il gruppo ha poi desistito davanti alla presenza di ingenti presidi delle forze dell’ordine con blindati e agenti in tenuta anti-sommossa.
RISCHIO PRECETTAZIONE – Si riparte dunque ma il copione non dovrebbe essere quello dei giorni scorsi: il questore di Roma Francesco Tagliente, che mercoledì sera ha convocato una delegazione di tassisti, ha messo bene in chiaro che Palazzo Chigi sarà off limits e che non saranno tollerati blocchi del traffico. La prefettura inoltre si è detta pronta a precettare i tassisti se dovessero continuare a non lavorare. «Il fatto che il prefetto ci abbia diffidato e che minacci la precettazione non ci aiuta a raffreddare gli animi in piazza e rende tutto più difficile». Lo ha detto il presidente di Uritaxi e 3570 Loreno Bittarelli prima di entrare a Palazzo Chigi.
DISAGI IN TUTTA ITALIA – Anche giovedì però è una giornata di passione per chi si muove in taxi, con lunghe attese telefoniche e posteggi quasi deserti. Forti disagi si registrano all’aeroporto di Fiumicino e alle stazioni ferroviarie di Roma, dove ad attendere i passeggeri non ci sono taxi. Ma anche nel resto d’Italia. A Milano, le auto bianche sono ferme in assemblee spontanee in attesa di notizie dell’incontro a Roma ed è difficile trovare taxi agli aeroporti e alle stazioni. A Genova, centinaia di auto bianche ferme in piazza De Ferrari per il terzo giorno consecutivo. A Napoli, le mogli dei tassisti continuano a presidiare piazza del Plebiscito, dopo lo sgombero delle auto bianche che la settimana scorsa hanno occupato l’area.
Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan Tassisti a Roma da tutta Italia: petardi e slogan
I PUNTI DELLO SCONTRO – Sono tre i punti «caldissimi» su cui verte il confronto tra Governo e tassisti, riconvocati giovedì mattina a Palazzo Chigi. No delle 23 sigle sindacali alla competenza dell’Autorità delle reti sulla concessione di nuove licenze: per le nuove licenze dovranno essere sentite le organizzazioni sindacali previo il parere dei sindaci competenti. No ancora alla extra-territorialità, il titolare dell’auto bianca potrà esercitare il servizio nel solo comune dove è stata rilasciata la licenza. No, infine, alle licenze plurime, secondo i sindacati dei tassisti, il titolare deve possedere una sola licenza. Queste le modifiche alla bozza del dl liberalizzazioni, nella parte che riguarda il servizio di mobilità urbana, che sono state presentate dal parlamentino delle auto bianche al Governo e che verranno discusse nel nuovo incontro odierno.
L’APPOGGIO DEL SINDACO ALEMANNO – E dopo il nuovo appoggio di mercoledì sera ai tassisti, («d’accordo con proposte della bozza»), il sindaco Gianni Alemanno torna a parlare dei taxi: «E’ impensabile che i Comuni vengano espropriati del potere di regolare il Trasporto pubblico non di linea». Alemanno ha aggiunto di condividere la bozza di riforma del comparto taxi presentata dalla categoria: «Nella bozza, c’è un punto per noi decisivo: si ripristina la potestà dei Comuni rispetto al Trasporto pubblico non di linea. Le autorità nazionali non devono espropriare i comuni di questo potere. Su questo c’è una piena convergenza dell’interesse dei Comuni e di quello dei tassisti».
fonte: roma.corriere.it 19/01/2012
perchè fischiare chi si è dato da fare al 100% , ai ns sindacati che si sono impegnati pure loro.
calma ragazzi , coi piedi per terra e ragionevolezza si possono ottenere risultati : un po ottieni , un po dai .
non cè altra strada .
pisa 7 da bo.
non ci arrivo !perchè contestano i sindacati?
Perchè ci hanno venduto con le seconde guide e con l’authority che ci imporrà di metterle scavalcando comuni/provincie/regioni.
Possiamo andare a spalare m….
Io ieri ero a Roma e chi contestava (una piccola parte anche ieri dopo la lettura del testo da presentare) lo faceva perchè hanno paura di prenderlo nel c*** come nel 2006 .
Forse perché quello che per Milano è la normalità, Roma forse non lo accetta, esempio la conurbazione che verrebbe estesa per decreto, oppure le doppie guide, etc..
Ormai sono in contatto continuo con colleghi da parecchi giorni e quello che tu pensi è il pensiero comune di tanti colleghi compreso il mio.
…ma i nostri rappresentanti si parlano fra loro!!!!! dovrebbero sapere che esistono da tempo(anni) non piccole differenze nell’organizzazione del sevizio taxi delle principali città…ognuna di loro ha problematiche differenti e flussi di utenza peculiari……tutto concertato (spesso in maniera improvvida ma legato alla realtà del territorio)con le istituzioni locali…IL GOVERNO CHE C’AZZECCA!!!! SONO DEI MENATORRONI…L’AUTORITA’ DEI TRASPORTI E’ UNA FREGNACCIA
Se a Milano il servizio funziona non è certo merito delle seconde guide (“congelate” perchè superflue) e della conurbazione. Con la quantità di lavoro attuale basterebbero i 4500 taxi di 15 anni fa e i turni max 10 ore. Basterebbe dare la possibilità di sforare 1 0 2 ore, tutti i giorni, con la “primanza”: se c’è lavoro bene, sennò a casa!
Daniele_giove75,
che cosa ci vuoi fare,
Eurotest:
Milano al 4° posto….
e da notare che come punti al negativo hanno messo che alcuni tassisti usano il cellulare durante la guida,
cosa del tutto leggittimata, altrimenti eravamo ancora più in alto.
anche a me secca pagare per gli altri ma ora dobbiamo lottare uniti.