“Basta concessioni, riparte la lotta” I tassisti radunati al Circo Massimo, a Roma, in attesa della conferenza stampa serale del premier Mario Monti al termine del Consiglio dei Ministri sul pacchetto delle liberalizzazioni L’Autorità deciderà su nuove licenze ad assegnare. Proteste e tensioni in tutte le grandi città
Roma – E alla fine il governo non cede: la gestione delle licenze sarà tutta di competenza della futura Authority per le reti. L’idea di affiancare i Comuni non supera il primo pomeriggio, è introvabile già nell’ultimissima bozza del decreto circolata quando il sole era ancora alto. Ai tassisti è chiaro quindi che cosa li aspetta quando dopo le otto di sera il governo espone le novità in arrivo. Inizia il presidente Monti con una battuta sulle proteste molto accese di martedì sera sotto Palazzo Chigi. «Mi è parso che il tema fosse all’ordine del giorno», dice. Quindi la parola passa al sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà. «Abbiamo valutato attentamente in Cdm le ragioni della protesta» dei tassisti. Su un punto abbiamo convenuto con loro: la concentrazione delle licenze in mano a un singolo può portare a dominanza. Quindi abbiamo tolto quella parte». Spetterà, invece, alla neonata Autorità dei Trasporti «l’analisi del fabbisogno. Dovrà svolgere un’attenta istruttoria città per città, sentiti i sindaci, per ridurre o aumentare le licenze. Se per necessità servirà un aumento del numero dei taxi, arriverà con delle compensazioni tangibili per i tassisti che hanno già una licenza». Non vengono forniti altri dettagli ma questa delle compensazioni è un’altra novità rispetto ai testi dei giorni precedenti. Per quanto riguarda la mobilità «da una città all’altra spetterà all’Authority dettare delle regole con l’accordo dei sindaci». Lo stesso tassista, sottolinea Catricalà, «potrà essere titolare di una licenza part time per far lavorare nel momento in cui non utilizza la sua licenza un altro tassista con un’altra licenza part time». A parte il contentino delle compensazioni e il divieto di cumulo, per i tassisti è una sconfitta sonora.
Una conferma di quanto era trapelato nel pomeriggio quando i leader sindacali avevano avuto un attimo di sbandamento, disorientati dal cambiamento di rotta improvviso rispetto alla bozza di accordo circolata dopo l’incontro con il sottosegretario Manlio Strano. Si riprendono in fretta: se la partita con il governo è persa, è il momento di riprendere il controllo della piazza un po’ appannato dopo il tentativo di sospendere la protesta di due giorni fa per prestare fede alle promesse di Palazzo Chigi. Aveva ragione la piazza a protestare ed è il caso di dirlo forte, a questo punto: «Abbiamo già concesso molto al Governo, più di quanto la categoria potesse permettersi», avverte Loreno Bittarelli, leader di Uritaxi. «Se le norme dovessero essere confermate, la categoria non rimarrà certo con le mani in tasca ed è pronta a mobilitarsi», conferma il segretario di Unica-Cgil, Nicola Di Giacobbe. In Lombardia affila le armi persino la Regione. Ieri pomeriggio è stata firmata un’intesa con le categorie per chiedere il mantenimento dei poteri di Regioni e Comuni. Se così non sarà, spiega in conferenza stampa l’assessore Raffaele Cattaneo, «la Regione difenderà con le unghie e coi denti la sua potestà legislativa». Nel corso del pomeriggio la tensione sale per esplodere subito dopo l’annuncio del governo delle nuove norme. A Genova viene bloccato il centro, a Napoli il Teatro San Carlo e a Roma la zona intorno al Circo Massimo. Spintoni, tafferugli e voglia di menare le mani sul primo che passa sono ovunque. All’aeroporto di Capodichino di Napoli viene affissa la lista dei crumiri, a Milano un tassista in servizio è già stato mandato all’ospedale al mattino ma nel pomeriggio l’assalitore viene arrestato. Loreno Bittarelli spera nelle modifiche in Parlamento. Di Giacobbe della Cgil accusa il governo di favorire «la deregolamentazione selvaggia».
Fonte: La Stampa.it – F. Amabile – 21.1.2012
Titolo originale: Liberalizzazioni, tassisti sconfitti “Basta concessioni, riparte la lotta”
“Taxista delenda est,” richiama la frase latina “Carthago delenda est” (Cartagine deve essere distrutta)
…LA STAMPA…mmhh ho capito perchè si chiama cosi,i giornalisti presi per scrivere e per giore della nostra sconfitta ( beati loro che saranno diventati ricchi visto che eravamo quotati alla snai:)) …sono stati presi perchè si sono stampati sul muro ahahahah
Ragazzi, non la vedo tanto bene…..
secondo me ci hanno fregato ancora una volta
primo perchè l’Autorità dei trasporti avrà
poteri decisionali anche se dovrà sentire i Sindaci
(solo sentire),
secondo perchè verranno concesse licenze part time
che potranno lavorare con la macchina di un possessore di vecchia licenza quando qust’ultimo non lavora.Meditate gente meditate!!!!!!! fate commenti prego ciao a tutti
Ritengo avrebbero dovuto fare come a suo tempo hanno fatto con le licenze dell’abbigliamento che erano contingentate (ora libere) prima che il decreto bersani del 1996 liberalizzasse tali attività, per cui ora chiunque vuole può aprire un negozio di abbigliamento, mentre una volta uno doveva comprarsi una licenza. Però nel contempo, visto che chi ora è un taxista ha a suo tempo dovuto acquistarsi una licenza, ritengo che lo stato debba dare ad ogni taxista un equo intennizzo per la rottamazione della licenza, come allora è stato dato per rottamare le licenze dell’abbigliamento. Quà si continua a far ridere di noi all’estero, invece di fare le cose in maniera definitiva, si va sempre un passo alla volta. 5000 licenze in più, come 5000 notai in più, ecc… non dicono niente, si sarebbe dovuto liberalizzare ogni attività, basta numeri chiusi per poche persone,sia nel lavoro che nel mondo della scuola ed università, basta caste.
Dal bruciore che sento secondo me l’abbiamo preso nella back door !. Siamo l’unico paese in Europa dove le licenze vengono decise da una autorita’ nazionale e non da una locale. Non la vedo molto bella specialmente con la voglia che hanno di fare occupare i giovani disoccupati. In ogni caso i partiti che appoggiano il governo e anche quelli lo fanno “anche se non sono d’accordo” non avranno il voto della mia famiglia. Non e’ un granche’ pero’ almeno questo se lo meritano da parte mia !.
Da una prima considerazione mi viene da pensare che si vuole dare occupazione ai disoccupati che sono stati lasciati a casa dalle aziende che vanno all’estero. A queste ultime che si comportano cosi’ non vene chiesto nulla per la crescita dell’Italia. Monti sara’ contento per l’aumento della concorrenza, peccato pero’ che venga dall’estero.
Scusate, a me sembra che le licenze part-time siano come le seconde guide, almeno a Milano. Questo è quello che ho capito io,spero di non sbagliarmi
LEGGERE IL MIO COMMENTO #53 sull’articolo precedente “Catricalà: taxi i poteri all’authority” in cui provo a fare il punto ragionato. C’è ovviamente molta confusione fra i colleghi che già fanno casino per natura e vocazione, ma in questo caso sono lasciati come sempre in balia di se stessi. L’AUTHORiTY PRIMA NON C’ERA E ADESSO C’E’ E DECIDE – sentiti i sindaci – SU QUANTE LICENZE SERVONO A MILANO, ROMA, FIRENZE. La legge del 1992 è superata e le Regioni non contano più un accidente. MA FRA IL DIRE E IL FARE recita l’accordo siglato dai nostri valorosi e misteriosi e silenti rappresentanti C’E’ DI MEZZO LA COSTITUZIONE E LA RIPARTIZIONE DEI POTERI IVI INDICATA. E POI FRATELLI DI GELO CI SIAMO DI MEZZO NOI. E QUESTO NON SE LO DEVE SCORDARE MAI NESSUNO.
Per completare ci mancano 1 ) tariffe decise dall’autority ( al ribasso) 2) territorialità sempre in mano all’autority. Quindi l’agonia sara’ lenta ma sempre agonia sara’. Urge essere tolti dalle sue
grinfie
Allora state tranquilli per ora e tutto sotto controllo se no te ne accorgevi, inoltre considera che se i taxi non servono i comuni sono i primi a protestare,ora lavorate cosa volete sentirvi dire:
Per l,ennesima volta Vittoria dei tassisti così ci massacrano ancora usate la testa se dubbi non scrivete qui andate a parlare con i vostri sindacati di categoria,mi sembra per ora tutto sotto controllo il modello da seguire che tutela tutti e’ Milano e mi sembra che Milano che adotta questo modello da 5 Anni lavora bene i clienti soddisfatti, noi dobbiamo far contenti i clienti
Se volete sapere di piu chiedetelomai sindacati sveglia pero”…..se no e’ tutto inutile
:
la mia macchina me la guido solo io e basta .!!
non sarà obbligatorio .
ma la ns licenza quando si andrà in pensione ( 5 anni) cosa varrà , quello è importante !
grazie x risposte
pisa 7 da bo.
Concordo, se l’unica modifica del testo riferisce al cumulo delle licenze, le ambiguità sull’interpretazione degli altri articoli rimangono. Non c’è un cenno sulle tariffe per esempio. A Bologna le OOSS ritengono che il tema della territorialità sia inteso come patto d’area, o come preferite a Milano, la conurbanizzazione. Una realtà che noi già conosciamo e che è presente da parecchi anni. Io non ne sono tanto sicuro. Staremo a vedere. anche la compensazione resta ambigua. Doppia licenza o soldi? L’impressione è che si vogliano sollevare le amministrazioni locali dalla pressione che esercitano le OOSS in tema di emissione licenze o orari di servizio. Resta il fatto che il lavoro è calato e l’unica strada per contenere le tariffe sarebbero iva detraibile, maggiori sgravi sui carburanti e sulle assicurazioni. (pura fantascienza). Detto questo rimane il fatto che siamo l’agnello sacrificale in nome dell’equità per la fregatura rifilata al popolo italiano. I bocconiani hanno presentato il conto. Con la partecipazione bipartisan di tutti i politici. Si sono bevuti i diritti dei cittadini raccontando di averli tutelati come consumatori.
Ciao da Bologna
La battaglia è ancora lunga. L’autorità con pieni poteri sarà certamente animata da ideologico fururo liberista e demenziale spirito di “rivincita”. Non solo. Ora incomincia la battaglia parlamentare degli emendamenti migliorativi/peggiorativi a giorni alterni. Importante partecipazione il 23 , ma soprattutto prepararsi a una vertenza insidiosa e difficile.
MI VIENE DA PIANGERE taxidriver71……..LE SECONDE GUIDE NON SONO TITOLARI DI LICENZA MA INTEGRANO UN TURNO……….QUI Si PARLA DI LICENZE PART-TIME…..DE FACTO NUOVE LICENZE……AGGIUNTIVE…..INVASIVE……INCOMBENTI …………………..SALI A BORDO C***O
@marcomilu, è cosi’ a Milano se vuoi puoi instaurare un rapporto con una seconda guida.
Diverso è se hanno in mente di creare dal nulla licenze part time , cioe’ aumentare di fatto il parco licenze.
La lotta ora è in parlamento di migliorie ce ne sono molte da fare.
Premessa:anch’io sono preoccupato per il discorso dell’authority e della licenza part-time,sono aspetti pericolosi e assolutamente da chiarire.
Detto questo,leggevo oggi anche un’altro articolo di repubblica che ci dava per grandi sconfitti:il mio dubbio è che il governo per non fare cattive figure davanti all’opinione pubblica possa avere mobilitato la stampa di regime per far credere che alcune delle misure prese siano più dure di quello che in realtà sono.
Detto questo,massima allerta.