Se finora la crisi economica è stata collegata a persone che perdevano il lavoro o a fabbriche e aziende che chiudevano, un aspetto in questa situazione socialmente drammatica è stato spesso tralasciato: quello psicologico.
L’Associazione per la ricerca sulla depressione di Torino ha rilevato una cosa lapalissiana: le cattive notizie sull’economia provocano tristezza ed infelicità. Ma i tanti casi in cui questi cattivi stati d’animo possono sfociare in patologie peggiori, come ansia e depressione o a scelte tragiche come il suicidio, dipendono anche da altri fattori.
Grazie al modello culturale imposto dai mass media, chi ha problemi economici si vergogna di averli. Come se avere problemi a causa della crisi, fosse “qualcosa di cui vergognarsi”. Poi ci sono le parti più ingiuste e assurde delle leggi, dure e inflessibili con i poveri e morbide nei confronti dei potenti.
Un contributo nella rovina della vita alle persone lo dà sicuramente Equitalia, un ente di proprietà dell’Inps (49%) e dell’Agenzia delle entrate (51%) che ha l’incarico della riscossione nazionale dei tributi. Dopo che il governo Berlusconi, nell’ottobre 2011, ha aumentato i suoi poteri, può pignorare e svendere una casa all’asta a distanza di appena 2 mesi dal procedimento. Equitalia, in questi mesi, è diventata tristemente famosa: vuole i soldi anche da chi non ce li ha, e punisce i “malcapitati di turno” con penali e tassi di interesse che raddoppiano l’importo dovuto in breve termine.
A causa di queste vessazioni centinaia di migliaia di cittadini non vivono più tranquilli, perché non riescono a far fronte alle cifre richieste dagli “strozzini di stato”.
Le “vittime” di Equitalia sono persone che, abitualmente, fanno la dichiarazione dei redditi e pagano le tasse. A causa della crisi economica o di scelte imprenditoriali sbagliate si sono trovate, però, impossibilitate a onorare i debiti fiscali o previdenziali verso lo Stato. Vanno aggiunte, poi, le centinaia di persone che si vedono arrivare cartelle esattoriali per bollette o multe, molte volte già pagate o inesistenti.
Il sistema adottato da Equitalia per i debiti relativi agli anni successivi al 2007, a causa di un meccanismo sanzionatorio e di riscossione perverso che porta le somme dovute a crescere anche del doppio e del triplo nel giro di pochi anni, produce sempre più frequentemente dei risvolti drammatici. In un quadro di crisi come l’attuale, per tante persone, molto spesso impossibilitate a far fronte alle spese “ordinarie”, le richieste di pagamento di Equitalia costituiscono la definitiva rovina. In tanti cadono nel tunnel della depressione e il suicidio diventa la via di fuga, il brusco allontanamento da angosce inaccettabili.
L’epidemia del “suicidio da insolvenza” è una vera e propria malattia sociale che non ha precedenti simili nella storia. E’ il segno di quanto sia “usurante” la moderna “usura bancaria”. Mutui, tassi di sconto, tassi di interesse, debito pubblico, Pil, inflazione, deflazione, banche, borse, denaro, BCE, FMI e agenzie di rating sono i colpevoli di questo killeraggio esistenziale che colpisce soprattutto “esseri umani al culmine della loro maturità esistenziale”. Se i loro bisogni materiali e psicologici vengono sempre più frustrati dagli effetti della crisi e della globalizzazione, il dolore psicologico insopportabile prodotto da questa situazione arriva a mettere in discussione la loro vita (pur di alleviarlo).
Tratto da KAFKA – “il suicidio ai tempi della crisi” (V.Monteventi)
strozzini.
Leggo sempre con piacere le vostre note : grazie x l’impegno e continuate così !
Io ho dovuto pagare 10.000 euro di cartelle,tutte corrette e giustificate. un paio di anni fa.
non mi hanno fatto alcuno sconto come invece e’ accaduto a valentino rossi che si ha pagato qualche milione di euro ma gli hanno fatto lo sconto del 50% su cio’ che gli ha richiesto il fisco.
A un poveraccio 10.000 euro fanno tanto ad un riccone qualche milione di euro potrebbe pesare ma non certo muore di fame.
Il problema non e’ equitalia se fa il suo lavoro in modo meccanico sulla vita delle persone ma e’ del parlamento che crea leggi e sistemi invivibili per i contribuenti.
equitalia pecca pure lei parecchio ma non e’ la causa principale a meno che consideriate il fatto che cercare di recupare i soldi di un mancato pagamento sia immorale e illegale.
Ad esempio ora arriverà l’imu e allora perche’ non si premurano di comunicare ad ogni cittadino quanto dovrà pagare?
Eh no! per il calcolo il cittadino o va in comune, e uno che lavora non ci puo’ andare, o se lo fa per conto suo e non tutti sono in grado di farlo o si affida ad un commercialista che “SBAGLIA NEL 90% DEI CASI”.
Non vi fate fare il calcolo dell’imu(ici) dai commercialisti perche’ anche se fanno giusto tutto il resto l’ici o imu lo cannano alla grande perche’ si basano su un database sbagliato.
Ultima alternativa sono i caf ma anche li devi andare apposta per farti fare il conto e costano.
In caso di errore nel pagamento il comune ha X anni per notificare ,non recapitare, il mancato pagamento e cio’ avviene in ANNi e ANNI a cui si sommano interessi e spese di riscossione.
Quindi?
Perche’ non rendere la vita piu’ facile ad imprenditori e cittadini che non fanno i commercialisti ma altri lavori(tassisti,baristi,pecorai,etc) facendo come fanno in canada dove ti mandano tutto a casa?
Tu verifichi e se sei d’accordo paghi cio’ che ti chiedono altrimenti contesti.
In questo modo se lo stato sbaglia i conti o a interpretare la legge non e’ il cittadino che dopo 10 anni si ritrova un mutuo da pagare ma e’ lo stato che si deve responsabilizzare e che si mangerà le mani per non aver chiesto il giusto.
Certo bello sognare ma finche’ ci scagliamo contro il braccio e non la mente un nuovo braccio spunterà sempre.
Bye!
Spero di non dire una cazzata ma sono a linate e mi hanno appena detto che un collega questa notte si e’ impiccato, qualcuno ne sa qualcosa? Spero sia falso
Speriamo solo che le cause del triste gesto del collega non siano da ricercare nello stress subìto in questi ultimi mesi o peggio ancora in equitalia
Invece pare proprio che sia vero!
Leonardo » Le ultime dicono che fosse un ex collega. Comunque sia la notizia è tristissima. Pace all’anima sua.