Numerosi i taxi che in questi giorni stazionavano lungo il Sentierone e in piazzale Marconi. Qualcuno ha pensato a un improvviso potenziamento del numero delle vetture, ma in realtà attendevano da ore l’arrivo di qualche cliente. «Non c’è lavoro – dice con una certa amarezza Flavio Sibio, rappresentante dei tassisti di Bergamo – e siamo quasi completamente fermi. L’incremento delle auto lo abbiamo già fatto all’inizio dell’anno, mettendo in pista cinque nuovi taxi. Il vero problema è che le macchine sono ferme ai parcheggi perché non c’è richiesta. Come chiamate siamo sotto del 50% in rapporto allo stesso periodo dello scorso anno, che aveva già evidenziato una flessione del 30% rispetto al 2010. Per cui la situazione sta diventando sempre più critica per i tassisti».
Eppure la categoria non è stata a guardare nel frattempo, poiché ha avviato delle convenzioni d’intesa con il Comune ed altre facilitazioni le ha varate attraverso proprie iniziative. «Pur essendo stati già approvati dall’amministrazione comunale delle promozioni come il taxi amico e il taxi rosa che comportano degli sconti – spiega Sibio – in pratica tali formule continuano a non decollare. Per quanto riguarda le iniziative da noi direttamente proposte, effettueremo prossimamente un volantinaggio per annunciare la consegna delle tessere card ai clienti, di durata annuale e che consentiranno di ottenere uno sconto del 10% sull’importo visualizzato dal tassametro a fine corsa».
Attualmente il servizio radiotaxi fa leva su 41 operatori a Bergamo. In un giorno feriale della scorsa settimana, prima di mezzogiorno, risultavano impegnate con i clienti solo tre vetture, mentre le altre erano ferme tra il Sentierone, l’aeroporto e la stazione.
fonte: ecodibergamo.it 20/02/2012
Abbiamo bisogno di licenze part-time oppure abbiamo bisogno di incentivi per sostenere una categoria moribonda?
cioe’:NON lavorano e SE lo fanno,vanno pure a sconto,e’ cosi’?
Si ma certa gente non vede,o meglio non vuole vedere…
Mi sono messo in fila in manzoni a inizio turno e adesso,12.33,ho ancora 5 macchine davanti a me…Forse le licenze part-time portano attese part-time,altrimenti non capisco la loro utilità
Se si uscirà indenni (sperèm) dall’uragano Monti bisognerà chiedere immediatamente lo stato di crisi della categoria!!!!! Esiste qualche forma di ammortizzatore sociale per noi?
Firenze 97 Taxi Milano » Personalmente chiederei lo stato di calamità. In quanto agli ammortizzatori, sembra che i MONROE siano ottimi…
Andrebbero bloccate tutte le porcherie governative e entrare subito in stato di crisi
Leonardo- lascia perdere i monroe è roba rigenerata 🙂
secondo me, dovremmo veramente inondare i media di testimonianze su quanto è calato il lavoro negli ultimi tempi, in concomitanza con l’aumento dl carburante e dei costi ingenere.
Volevo portare alla vostra attenzione questo articolo secondo me molto importante,http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/18/berlino-chiamare-taxi-basta-click-lapplicazione-divide-settore/192178/
Da noitassisti.com
http://www.noitassisti.com/node/4645
LIBERALIZZAZIONI: MONTI, LE DIFENDIAMO CON I DENTI
Forse forse è per davvero il conte Dracula!!!!!!!
AGGIORNAMENTO DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Lunedì 20 Febbraio 2012 17:45 | Author: Alessandro |
Il Presidente TAM Claudio Severgnini in una nota riassume le novità in merito al percorso parlamentare del Decreto.
Anche questa settimana, sarà una settimana di attese e di contatti diretti o indiretti verso i relatori e i componenti della X Commissione al Senato.
Oggi Non abbiamo notizie certe e, soprattutto, come abbiamo già visto in un recente passato, anche le notizie che ci giungono vengono facilmente smentite da altre.
Difficile, quindi, fare il punto della situazione, proviamo però a buttare li delle ipotesi.
In merito all’esclusione dal processo di liberalizzazione, mediante l’accoglimento dell’emendamento 1.28 che recita: “sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente articolo i servizi di trasporto pubblico di persone e cose non di linea” possiamo dire che è praticamente cosa fatta, facendo gli scongiuri.
Il contenuto previsto dall’articolo 36 del decreto è invece molto complesso e ancora tutto da definire; proviamo allora ad immaginare alcune ipotesi di accoglimento.
La figura dell’authority, così come abbiamo letto nel testo del decreto, prima che entrasse in commissione, a mio avviso ne uscirà ridimensionata. Bene, anzi benissimo, hanno fatto le associazioni milanesi a sollecitare la Regione, a prendere posizione in merito, proprio alla luce delle ultime novità possiamo dirci moderatamente ottimisti.
Sempre al comma 1 dello stesso articolo, in merito alle competenze della famigerata Authority, bisogna fare molta attenzione e sopprimere anche le possibili competenze sulla “ mobilità urbana collegata a stazioni porti e aeroporti” non vorrei certo trovarmi domani con un Authority depotenziata ma competente “solo” per Stazioni e Aeroporti….il lavoro delle competenze sarebbe stato quasi inutile.Titoli compensativi, in particolare il punto che recita:”….con adeguate compensazioni…prevedere la possibilità di rilasciare licenze part-time ..” rimane il tema più problematico. Abbiamo letto, scritto e dibattuto intorno ad ogni tipo di ipotesi, e abbiamo registrato accuse, neanche troppo velate, verso soprattutto il sistema cooperativo che si sta rivelando più propenso, rispetto le posizioni più intransigenti, a trovare una soluzione mediatrice. La verità è che ad oggi neanche chi ha scritto questo passaggio legislativo sa cosa vuole.A mio avviso si intende sostenere l’accesso alla professione, senza sapere da che parte iniziare. Tutti dimenticano che i servizi (e noi siamo certamente un servizio ) ripartiranno solo dopo la ripresa della produzione. Prima bisogna far ripartire l’economia e poi, ma solo dopo, adeguare i servizi ad una maggior richiesta. Oggi anche il più sfrenato dei liberisti sbaglia bersaglio se crede di fare ripartire l’economia partendo dai servizi, sarebbe come costruire una casa partendo dal tetto.Cercare di fare breccia nel nostro settore per creare occupazione è una forzatura impropria.Diverso sarebbe immaginare di costruire strumenti adeguati per allargare l’offerta del servizio in tempi e modi definiti; in sintesi non mi sento di essere contrario a priori a forme di miglioramento del servizio se costruito in prospettiva.Non posso non ricordare che il decreto Bersani è un ottimo prodotto, che, la dove applicato correttamente, ha portato pregevoli risultati di miglioramento dell’offerta. Proprio per questo ritengo che sia possibile lavorare su ciò che di buono è già stato fatto nel 2006, favorendo l’innovazione senza, però produrre sconvolgimenti deleteri.
A proposito di app e di comunicare agli utenti, perché non svilupparne una che presenti agli utenti (con smartphone) la situazione in tempo reale dei posteggi della città, in collaborazione coi radiotaxi: numero di taxi fermi, tempo di attesa del primo e tempo di attesa medio delle ultime x ore, ecc È fantascienza.
No impossibilità ad accedere ai data base se no lo farei io ma non app via pagina web così possono vederla tutti.
Comunque apparirebbe evidente anche lo strano modo di operare di certi colleghi che in attesa da 20 e più minuti in 4 novembre non vanno in Principe di Savoia dove centinaia di persone attendono. MISTERI !!!!
Colleghi, state impazzendo? Ci rendiamo conto cosa siamo arrivati a sostenere? Comunicare ai clienti i tempi d’attesa al posteggio ecc. Strano che nessuno non abbia proposto di apporre accanto al tariffario il libro dei corrispettivi e la scheda carburante. Noi non dobbiamo assecondare questa campangna diffamatoria e soprattutto non dobbiamo giustificarci con gli utenti. Comunque,Apple a un app che ti dice quante volte va in bagno un tassista e se é a rischio d’infiammazione della prostata. L’ultimo pezzo é ironico!
No! ma non ha senso io non devo dimostrare di morire di fame per difendere il mio lavoro, finiamola non mi pare che gli altri professionisti, vengono attacati così come succede a noi in malafede quindi basta. Facciamo i seri.
Ok, tempi di attesa no, ma dire quanti taxi ci sono nei diversi posteggi è un servizio utile agli utenti.
@Edbologna: Si,così noi andremmo dove ci sono meno taxi in attesa per cercare di fare meno fila e paradossalmente aspetteremmo di più perchè il cliente sicuramente sceglierebbe il posteggio più pieno per paura di non riuscire più a trovare un taxi in quello quasi vuoto…
E poi scusa se il cliente fosse vicino al posteggio “A” perchè mai dovrebbe fare più strada per raggiungere il posteggio “B” o “C”?Esistono radiotaxi e colonnine comunali che ovviano a questo pseudo-problema,e comunque i posteggi sono purtroppo sempre pieni a tal punto che i vigili mandano via le macchine che inevitabilmente rischiano di intralciare la circolazione