Un furto blocca il 5353

Taxi muti e clienti a piedi per diciassette lunghe ore. A Milano, ma anche nell’hinterland, fino a Firenze e, più giù, anche nella Capitale. Tutta colpa di un furto riuscito solo a metà all’interno della centrale radio che risponde al numero unico nazionale 02/5353: oltre mille auto bianche collegate, trecento in Toscana, quattrocento a Roma, il resto nel Milanese. Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 22.30, alcuni malviventi hanno forzato la saracinesca della sede di via Primo Mazzolari e, una volta dentro, hanno iniziato a staccare i fili dei server che 24 ore su 24 smistano migliaia di telefonate.

Da quel momento è stato il black out totale. Non per il sistema antifurto, però, che si è messo in funzione subito costringendo i malviventi ad abbandonare le macchine e a fuggire solo con due computer e la centralina di base. Un bottino modesto, cinquemila, seimila euro, per una banda che aveva preso di mira anche le saracinesche vicine senza riuscire a entrare. Bottino modesto a fronte, però, di un danno incalcolabile per i tassisti della cooperativa, che hanno potuto ricevere prenotazioni solo da alcuni alberghi che si collegavano al sistema via internet, una volta avvisati.

Un gruppo di tassisti si è anche precipitato in sede per accertarsi dei danni ai macchinari e per cercare di tamponare l’emergenza. Hanno lavorato tutta la notte, collegando fili e riprogrammando le centraline. Il sistema è ripartito solo alle 15 di ieri, quando finalmente i tecnici sono riusciti a rimettere in sesto i server e a ripristinare il sistema di smistamento delle chiamate, che arrivano da tutta Italia proprio grazie al numero unico nazionale. Per i tassisti milanesi, oltre al danno della razzia, la beffa: niente corse, né notturne né diurne, proprio nella piovosissima «Domenicaspasso», con le auto che sono rimaste ferme sotto casa per il blocco della circolazione e tantissime potenziali corse. Tutte perse.

fonte: ilgiorno.it