PREMESSA
Subito dopo la seconda guerra mondiale il 23 maggio 1946 veniva stipulato un accordo interconfederale sull’applicazione in tutto il territorio nazionale della “SCALA MOBILE” cioè di un meccanismo che adeguasse i salari alle variazioni del costo della vita registrate dall’ISTAT periodicamente. L’idea era semplice ed efficace: quanto denaro nominale serviva per comperare gli stessi beni – ed ecco il famoso “paniere” – dopo un certo periodo di tempo. Nel 1975, anno culmine delle lotte dei lavoratori in Italia, VENNE ISTITUITO IL PUNTO UNICO DI CONTINGENZA CHE ELIMINAVA LE DIFFERENZE REGIONALI DI QUALIFICA, GENERE, ETA’, LUOGO DI LAVORO, DIMENSIONI DELL’IMPRESA, ETC. OGNI TRE MESI SCATTAVA L’INCREMENTO UGUALE PER TUTTI CHE ADEGUAVA I SALARI ALL’INFLAZIONE (si viaggiava sul 17% e c’era la lira e la svalutazione). Nel 1985 iniziò la ritirata sulla base dell’idea che questo meccanismo di indicizzazione generava inflazione e appiattiva i salari eliminando le differenze di ruolo, e finalmente nel 1992 la scala mobile venne abolita del tutto e sostituita dal famigerato accordo sull’inflazione programmata. IL RISULTATO E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: DOPO 20 ANNI I LAVORATORI ITALIANI SONO FRA I PEGGIO PAGATI D’EUROPA, C’E’ IL FENOMENO DEI LAVORATORI POVERI CHE SI ACCODANO ALLE FILE DELLE MENSE CARITAS PUR AVENDO UN’OCCUPAZIONE E, SICCOME NON BASTA MAI, LE IMPRESE DELOCALIZZANO IN CINA E CHE GLI ALTRI SI SUICIDINO PURE. Chi fosse interessato a capirne di più basti che cerchi storia della contingenza in rete, non dico in libreria.
L’ACCORDO SULL’ADEGUAMENTO DELLE TARIFFE TAXI NEL BACINO AEREOPORTUALE LOMBARDO
Sebbene i tassisti NON siano LAVORATORI DIPENDENTI ma IMPRESE ARTIGIANE AUTONOME, cioè gente che SI COMPRA UN LAVORO che ha la singolare caratteristica di addossare ai singoli tutti i costi di esercizio ma imponendo dei prezzi di vendita del servizio calmierati e MASSIMI grazie all’ultima bella legge Monti, pena la minaccia costante di moltiplicare i tassisti come neanche Gesù i pani ed i pesci, azzerando così il valore delle licenze e degli incassi, magari per dare tutto in gestione a disinteressati conzorzi, cooperative, radiotaxi (entità che già OSANO trattare i proprietari di licenza come propri dipendenti, senza neppure venire licenziati all’istante da chi paga e lavora in proprio), sebbene quindi i tassisti si trovino in questa singolare posizione giuridica, è evidente che in qualche modo bisogna pure regolamentare l’adefguamento tariffario, pena l’arbitrio assoluto tipo Roma, o aumenti a botte del 50% tipo ATM a Milano.
La notte del 17 settembre 2008 alle ore 1,10 (vecchio trucco sindacale quando si firmano accordi preconfezionati: abbiamo fatto la notte perchè siamo gran lavoratori) Regione Lombardia, Enti locali e Associazioni Sindacali dei tassisti firmano un’intesa che prevede un adeguamento tariffario AUTOMATICO ANNUALE – BENE – sia pure con sei mesi di ritardo, il 1 luglio dell’anno successivo senza recupero – MALE – che “deve tener conto del recupero dei costi di settore e del raggiungimento di obiettivi di qualità del servizio”. Per recuperare l’inflazione (i costi) vengono scelti due indici il FOI e il NIC di settore trasporti. Vedi post ad hoc precedente, in pari misura – SBAGLIATO – esempio del 2011: FOI ( quello generale, senza tabacchi) + 3,16% – NIC trasporti + 7,35% ( prego notare aumento costi carburante + 25%, grazie a Monti as usual) quindi 3,16 + 7,35 diviso due ecco l’inflazione da recuperare in tariffa: 5,25%.
E INVECE NO. PERCHE’?
Perchè il punto successivo ahimè recita “riconoscere pari dignità ad entrambi i fattori” – TRAGICO ERRORE – cioè: io, Regione, ti adeguo le tariffe in pari misura sull’adeguamento dei costi, già penalizzante come abbiamo visto, e sul raggiungimento di 4 parametri, li dovreste conoscere a memoria: conoscenza lingua straniera, giorni di presenza effettiva (almeno 250); autovetture ecologiche disponibilità pagamento elettronico, nella misura del 10% ciascuno.
E SICCOME NE AVETE RAGGIUNTO UNO A MALAPENA BECCATEVI IL 3,36%, senza bandiera, dura lex sed lex!
Voto: 10 all’assessore Cattaneo che mette nero su bianco i suoi obiettivi, condivisibili in gran parte sia chiaro e, giusto perchè non siano come i misteri di Fatima, li fa scrivere sull’accordo: NEL 2014 il 66% degli operatori dovrà conoscere una lingua straniera, il 75% dovrà dimostrare la possibilità di pagamento elettronico, il 90% dovrà disporre di un auto ecologica (elettrica, ibrida, metano, gpl) e già dal 2010 l’80% deve dimostrare 250 giorni di presenza effettiva in servizio. E SOPRATUTTO GLI ASSEGNA IL 40% di peso nell’adeguamento tariffario annuale. E qui casca l’asino, o gli asini, che cosa diavolo c’entro io che so tre lingue, non una, se per iscriversi al ruolo non è obbligatorio dimostrare la conoscenza di una lingua? Adesso sì grazie a una recente legge regionale, giustissima, ma intanto io ho perso il 10% di adeguamento tariffario e pago il gasolio il 25% in più anche se posso maledire il governo in inglese. E ancora: perchè la regione non lo spiega alle banche che dobbiamo avere tutti il POS e le convince a non speculare su di noi se è necessario al servizio moderno, o si accolla i costi? E via di seguito. Se si ritiene un prerequisito avere i taxi migliori del mondo e vanno rivisti i requisiti di accesso alla professione (terza media?) tenendo conto che circa trecento si sostituiscono ogni anno. E fate funzionare dispositivi di convincimento efficaci sui singoli già in servizio, che li obblighino ad adeguarsi ai tempi o a cedere le loro licenze. Ma non eravamo il quarto servizio in europa da queste parti?
Voto ai sindacalisti che firmano l’intesa: fate voi. Comunque una speranza c’è: il gruppo di lavoro congiunto che può rivedere i parametri, MA QUI NON E’ QUESTIONE DI PARAMETRI, MA DI LOGICA DI BASE E DI PERCENTUALI, come spero di aver chiarito. E poi, come sempre, è questione di CHI va al tavolo.
tutto bello tutto giusto ma vorrei ricordare che il CHI va al tavolo lo mandiamo noi, ognuno di noi è quindi colpevole,sopratutto quelli, come me , che non hanno mai partecipato a un’assemblea o a una votazione per chichessia. Sono consapevole che le cose vanno cambiate e spero che ci riusciremo
Bentornato anche a khoolas che dopo un periodo di calma e riflessione interna 😉 e’ tornato più’ esplosivo e graffiante che mai.
Ben fatto Khoolaas,
In un contratto d’affari quegli “obiettivi di qualità del servizio” vengono chiamate PENALI (normalmente in caso di ritardata consegna) e di solito sono accompagnati a Bonus (in caso di anticipo della consegna).
Qui abbiamo curiosamente SOLO la penale.
Sempre in un normale contratto d’affari queste penali hanno un tetto che arriva AL MASSIMO al 10% del contratto,
invece qui siamo al 40% (se non sbaglio i conti)!
Una follia! Mi piacerebbe vedere Marchionne che accetta il 40% di penali sui suoi emolumenti in caso si mancato raggiungimento degli obiettivi! Risponderebbe con un bel MARAMEOOOOOO…..
Ma che razza di accordo….
milano32 » Giustappunto l’ombrello di Altan pare inserito nella fodera appropriata.
Ottimo lavoro Koolaas, grazie per la storiografia della contingenza e l’analisi sull’accordo con la regione Lombardia.
La tua conclusione mi trova d’accordo sul fatto che dipende sempre da chi va a trattare e cosa, un punto su cui spesso batto il chiodo nei dibattiti con colleghi e no è: come si può fare per convincere le persone che non si può più delegare all’infinito?
Tutti abbiamo il nostro “tran tran” e se ogniuno facesse un piccolo sforzo…
Rispondo con le parole di Étienne de la Boétie nel suo saggio Discorso sulla servitù volontaria: … “Com’è possibile che tanti uomini, tanti borghi, tante città, tante nazioni sopportino talvolta un tiranno solo, che non ha forza se non quella che essi gli danno, che ha il potere di danneggiarli unicamente in quanto essi vogliono sopportarlo, che non potrebbe far loro alcun male se essi non preferissero subirlo invece di contrastarlo. E’ cosa davvero sorprendente, eppure tanto comune da doversene rattristare piuttosto che stupire, vedere migliaia di uomini asserviti miseramente, con il collo sotto il giogo, non già costretti da una forza più grande, ma in qualche modo, come sembra, incantati e affascinati dal solo nome di uno, di cui non dovrebbero né temere la potenza, poiché egli E’ SOLO, né amare le qualità, poiché nei riguardi di tutti loro è DISUMANO e FEROCE.”
Bene queste sono parole di un’attualità sorprendente, eppure sono scritte circa 500 anni fa !!!
Meditiamo gente, meditiamo !!!
Un abbraccio e parafrasando… Esistere, Insistere, Resistere e ci aggiungerei Partecipare.
Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli.Nell’attenta e precisa esposizione dei fatti, riportata da Koolaas, trovo più che mai adatto far risuonare il proverbio che ho utilizzato come incipit.
Dove nella figura dei padri si evince la posizione sindacale predominante, e di conseguenza, la figura del figlio ricoperta dalla categoria dei tassisti.
L’amenità di tutto il processo di adeguamento tariffario, è una sola, ovvero, il modo nel quale è stato stipulato l’accordo per ottenere l’aumento tariffario, e cioè noi tassisti ti diamo qualcosa, e tu comune e regione, aumenti le nostre tariffe, (il tutto molto sintetizzato).
Abbastanza squallido, le tariffe dovrebbero essere vincolate all’effettivo costo della vita, ed a tutti i vari beni che fanno parte del “paniere”, e non al tipo di auto che si utilizza per svolgere il servizio, o al pos.. si riduce tutto ad una forma estremizzata di ricatto… magari domani se tutti mettiamo la mini gonna, la bandiera ce la passano a 5 euro.
Scusate lo scarno commento, sia in termini di scritto che di concetto, ma ho imparato che per farsi capire bene ed in fretta a volte è utile esprimersi in questo modo..:)
é difficile spiegare un’intesa come quella firmata nel 2008.Non desidero giustificare nessuno,tanto meno quelli che è vent’anni che critico per il modo in cui è condotta la categoria e cioè,senza democrazia interna,senza rispetto delle minoranze e mancata informazione alla maggior parte dei da loro rappresentati.Il punto è questo:l’interlocutore è un assessore che ha altri e molti maggiori interessi nel mondo del trasporto(ferrovie,metro,tranvie ,linee di autobus ,costruzioni di autostrade ecc.ecc.)e noi taxisti rappresentiamo una briciola minuscola.I comuni del bacino se ne fregano e non partecipano tant’è che è dal 2003 non viene firmato il regolamento di bacino e non si riesce neppure a sanzionare chi deroga e fa’ i suoi comodi,figuriamoci per le tariffe che devono essere concordate,nel passato latitavano e passavano anni prima di essere adeguate.Ecco perche’ fu’ firmata un’intesa che bene o male teneva conto annulmente di parametri istat:I punti qualita’ furono imposti per aderire da parte dell’amministrazione,certamente sottovaluto l’effetto ,anche perche’ correttivi furono introdotti dopo(secondo livello per la lingua,estrazione ,dichiarazione penalmente perseguibile,non risposta e tardivo invio raccomandate)per la disponibilita’ al servizio si mise di traverso la dichiarazione fiscale.Per le vetture eco diverse interpretazioni della classe 4 o 5 .Se non firmi un’intesa e sei un sindacato fuori dai soliti noti non sei piu’ convocato ai tavoli ,a meno che non riesci a bloccare gli aeroporti e chi vuole intendere intenda .La critica è facile ,sono i contesti difficili,forse essere nella triplice che tratta su altri tavoli (quelli di prima)è piu’facile ma per altri no.
A Roma i sindacati sono nel panico e nella confusione totale da anni, a Milano credono di essere dei padreterni perchè un giorno un assessore gli ha detto “ragazzi venite qui, abbiamo un’offerta che non potete rifiutare” e loro, belli belli, si sono presentati e hanno firmato a scatola chiusa beandosi di una vittoria che invece è una sconfitta con cambiale a scadenza annuale.
i sindacati siamo noi,e,chi è causa del suo mal dolga se stesso.é il disinteresse e affidare ad altri cio’ che è tuo dovere decidere che a volte provoca rabbia e risentimento,ma mi sai dire quanti s’interessano veramente ? Lascio a tè la risposta ,io me la sono gia’ data e mi auguro che si cambi.
Beh chiaro che “sia difficile spiegare un’intesa come quella del 2008″…soprattutto quando e’ sotto gli occhi di tutti la prelibatezza di tale intesa..
Ho molto apprezzato il riferimento di Paolo a chi ci tratta da dipendenti, dimenticando di essere dipendente.
Ora attendo con ansia il solito amico che vorrebbe ridurre le tariffe, così, tanto per non sbagliare.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: Martano che di quell’accordo è firmatario, non ha paura di dire la sua in pubblico, mentre gli altri tacciono, come loro solito. Forse hanno poco da dire, o forse pensano di essere ai tempi di Breznev, anzi qualcuno pensa di essere Breznev, e si esprimono solo con comunicati ufficiali a qualche mese dagli avvenimenti o dalle discussioni. Oppure più semplicemente pensano che sul blog scrivano una banda di idioti che non contano nulla, Non hanno imparato niente dalle ultime vicende, e pensano di andare avanti così all’infinito. E INVECE NO. NON CI PIACE PROPRIO IL 3,36, A NESSUNO DEI LETTORI DI QUESTO BLOG E SE AVETE PAURA DI DIFENDERLO, IL 3,36, DOVETE CAMBIAR MESTIERE PERCHE’QUESTO LO FATE MALE
Caro khoolas, finche’ i cadreghini sono ben inchiodati al pavimento sara’ sempre cosi’. Da parte mia ho deciso di non fornire più’ chiodi a partire dal prossimo anno fiscale. I’m sorry.
Caro amico khoolas, tanto intelligente e pieno di cultura sincal-manageriale quanto ingenuo come il bambino che spalanca gli occhioni davanti al secchio delle caramelle: i Tori Seduti non alzeranno neanche il dito medio per mandarti un cenno, figurati se si sogneranno di battere qualcosa sulle loro bisunte tastiere.
Finchè i culoni saranno ben appoggiati sulle sedie e le stesse non manderanno sinistri cigolii stai certo che non volerà una mosca.
ZZZZ!!! Lo stesso suono onomatopeico che manderanno venerdì alle ore 12 quando saremo in via Valdisole a commemorare Luca: ZZZ!
Io sono sempre dell’idea che la rotazione degli incarichi deve essere statutaria. Imparaiamo da Confindustria, da CGIL e altre organizzazioni… al massimo 2 mandati e poi… via… si cambia!!! Si permette così anche il cambio generazionale e l’apporto di nuove idee, ecc.ecc
di cosa si parla qui, di fantascienza???
quando mai i nostri capimestiere hanno risposto alle domande o ai je accuse di chi riesce a fare girare le rotelle del cervello oltre che quelle del taxi???
ma per piacere date delle ricette di cucina che state perdendo tempo e il tempo, lo sa zio ciccio, è denaro!
Come hai ragione,tu si che sai in che acque stiamo nuotando,si spera soltanto che i pescecani affoghino,ma è speranza vana ,forse un giorno a furia di stringere la cinghia il sangue salira’ al cervello e questo riprendera a funzionare ,ora è in panne.
Cari fratelli (come dice Khoolas) calma.
Anzichè mandarci a quel paese, vediamo se ci sono vie di uscita.
Dato per scontato che l’adeguamento proposto è semplicemente ridicolo, mi pare che la via di sucita da quell’accordo sia denunciarlo e ripartire con uno nuovo.
C’è un problema “poltico” a monte, ovvero come fanno le stesse persone che lo hanno firmato a presentarsi di nuovo allo stesso tavolo e dichiarare che quell’accordo che LORO stessi hanno firmato non gli sta più bene.
Sarebbe una prova di incapacità ed inaffidabilità insopportabile nè personalmente nè politicamente.
Credo quindi che non restino altre opzioni che chiedere “gentilmente” ai firmatari di quell’accordo di lasciare il posto a volti e forze più “fresche” (e si spera anche più lucide) che pure ci sono come ben evidenziato su questo sito.
In caso di “resistenze” si pregano caldamente tutti i colleghi di partecipare alle assemblee e di eleggere nuovi candidati.
Infine la trattativa la dobbiamo supportare con dati ufficiali ISTAT non solo dell’anno in corso ma a partire direi almeno dal 1990 da cui si capirebbe benissimo che:
1) la perdita di redditività d’impresa totale è MOLTO maggiore di quella che appare dall’adeguamento relativo all’anno appena trascorso. In latre parole per vent’anni e passa abbiamo continuato a perdere reddito d’impresa. Solo oggi stiamo realizzando che forse (dico forse) le nostre rappresentanze erano “focalizzate” su altri argomenti.
Pensate che Confindustria avrebbe aspettato così tanto a pestare i pugni sulla scrivania?
2) mettendo a confronto costi-aumenti tariffe-incassi (fatturati) salterebbe immediatamente all’occhio anche che il mantra: prezzi + bassi = aumento clientela, E’ FALSO!
La clientela e gli incassi NON hanno praticamente nessun legame con le tariffe.
Un abbraccio
Non vorrei disilludervi ma l’adeguamento e’ stato gia’ approvato e controfirmato. Pare.