Taxi, partono nuove tariffe senza ricevuta – Protesta Pd: "Altra stangata. Faremo ricorso"
L’annuncio di Alemanno. Lo scatto iniziale passerà da 2,8 a 3 euro. I collegamenti con gli aeroporti dal centro a Fiumicino da 40 a 48 euro e per Ciampino da 30 a 35 euro. Il Pd e annuncia il ricorso al prefetto, al Tar e al garante per i servizi contro i rincari
Taxi, partono nuove tariffe senza ricevuta Protesta Pd: "Altra stangata. Faremo ricorso"
Quanto stabilito ieri dalla commissione consultiva sulle tariffe dei taxi ”sarà approvato dalla giunta, senza passaggio in assemblea capitolina, probabilmente la settimana prossima”. Ad annunciarlo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. ”E’ frutto di un lavoro tecnico – ha spiegato il primo cittadino – che nasce dalla necessità di un adeguamento rispetto agli indici di inflazione. Non facciamo un regalo a nessuno, è solo un atto dovuto necessario per trovare un equilibrio. Tutti i passaggi sono stati costruiti in modo attento e con grande rispetto delle esigenze dei consumatori e per questo ci abbiamo messo un po’ di tempo. Appena Aurigemma sarà pronto – ha concluso Alemanno – ci sarà il passaggio direttamente in giunta e probabilmente sarà la prossima settimana”.
Gli aumenti prevedono che lo scatto iniziale passerà da 2,8 a 3 euro e l’aumento medio sarà del 20%. Quanto ai collegamenti con gli aeroporti da Roma centro a Fiumicino si passa da 40 a 48 euro e per Ciampino da 30 a 35 euro. Sono state inoltre introdotte 16 nuove tariffe fisse dai due aeroporti a località di mare e stazioni. ”La commissione di congruità del Campidoglio ha preso atto ieri delle nostre richieste. Siamo certi che saranno riportate senza stravolgimenti nella delibera che sarà approvata in giunta”, aggiunto Marco Ricco, presidente Cna di Roma Taxi. "Sull’adeguamento tariffario abbiamo fatto un passo indietro. Abbiamo infatti accettato che il costo chilometrico di 1,10 euro passi a 1,30 a chilometro dai 14 euro in su, contro i 10 euro proposti da noi. Siamo andati incontro all’amministrazione anche sul criterio di adeguamento delle tariffe. Avevamo infatti chiesto che si tenesse conto dell’indice Istat trasporti a livello nazionale (il cui incremento risulta di oltre il 20%) e non locale (che non supera il 14%): quest’ultimo infatti è falsato dall’incidenza del trasporto pubblico locale, per il 97% in mano alle municipalizzate. E non può essere rappresentativo delle spese di gestione sopportate dai tassisti. In cambio abbiamo ottenuto l’impegno della commissione a eliminare il diritto fisso di chiamata stabilito in precedenza a 3,5 euro. Perché‚ chi chiama un Taxi da una distanza, ad esempio, di 100 metri dovrebbe pagare quanto chi lo fa da 10 chilometri? In alternativa abbiamo proposto i tassametri "intelligenti" che misurano il diritto di chiamata in base alla distanza, ma con un tetto di chiamata massimo fissato a 5 euro. Così si tutelano tutti. Abbiamo fatto un passo indietro perché‚ non avevamo scelta. La necessità di arrivare a un adeguamento delle tariffe al costo della vita è ormai una priorità assoluta per migliaia di tassisti romani, arrivati allo stremo per via della difficilissima condizione economica: da soli, aumento Rc Auto e rincaro dei carburanti, hanno appesantito i costi di circa il 60%”, conclude Ricco.
Protesta il Pd e annuncia il ricorso al prefetto, al Tar e al garante per i servizi contro gli aumenti. "L’assessore Aurigemma ha poco da essere soddisfatto. Quando non era assessore si batté per la ricevuta come una condizione per accedere a qualsiasi aumento ora che sta a lui decidere ha consentito gli aumenti rinviando per ‘problemi tecnici’ l’obbligo della ricevuta violando la delibera comunale. Aurigemma si è assunto una gravissima responsabilità poiché avrebbe dovuto pretendere la contestualità aumenti e ricevuta. Aveva un arma nei confronti dei tassisti ma ha ceduto alla lobby dei tassisti. Con l’avvicinarsi delle elezioni ha svenduto la trasparenza e l’interesse pubblico per qualche voto", incalza Athos De Luca, consigliere comunale del Pd e membro della commissione trasporti. Che parla di "un altro fallimento della giunta alemanno ai danni dei cittadini che avranno un servizio pubblico più caro senza nessuna garanzia e miglioramento. E’ chiaro a tutti che una volta ottenuto gli aumenti della ricevuta questa giunta non farà più nulla vista anche l’imminenza delle elezioni. I cittadini ringraziano. Denunceremo l’assessore per il mancato rispetto della delibera e faremo ricorreremo al Prefetto, al Tar e al garante per i servizi contro gli aumenti", conclude De Luca.
"Altra stangata in arrivo firmata Gianni Alemanno: questa volta è il turno delle tariffe dei taxi, che aumenteranno di circa il 20% – aggiunge Paolo Masini, consigliere del Pd del Comune di Roma – Dopo l’aumento della tassa sulla casa, l’aumento della tariffe sui rifiuti, l’aumento del biglietto dell’autobus, l’aumento delle tasse sulle mense scolastiche, ecco un altro salasso che colpirà i poveri contribuenti romani sempre più’ tartassati da Alemanno, il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto".
fonte: roma.repubblica.it 13/05/2012