Parlano di persecuzione i tassisti romani. E quella multa che costerà 15 mila euro a sigla sindacale, comminata dalla Autorità di Garanzia per quella settimana di scioperi e proteste che bloccò il servizio in tutta Italia e appiedando mezzo Paese, a gennaio scorso, proprio non ci pensano a pagarla. E per risposta pensano al blocco. "Ci sono le testimonianze video - dice Pietro Marinelli presidente dell’Ugl taxi - io dissi a tutti i colleghi che in quei giorni erano in stato di agitazione di tornare a lavorare. Spiegai che potevano scioperare solo quelli fuori turno. Ho rischiato pure di prendere le botte mentre dicevo queste cose. Me lo ricordo bene, stavo di fronte a Zara. E se qualcuno non ha seguito il mio ordine, a questo punto cosa c’entra l’Ugil? Io personalmente sono andato 3 volte in questura a chiedere i permessi. L’autorità se la prenda coi singoli "disubbidienti". Non è giusto che sia il sindacato a sborsare questa cifra".
Già la cifra. Una bella cifra. Perché i cinque giorni di proteste - il momento clou fu davanti a Palazzo Chigi mentre un novello premier Monti discuteva di liberalizzazioni, costeranno agli autisti di auto bianche 285mila euro, da suddividere in 19 associazioni. Gli autisti si sentono "perseguitati" e pronti anche a un fermo nazionale per far valere le loro ragioni. A dirlo è lo stesso Loreno Bittarelli, presidente nazionale di Uritaxi e leader del 3570 e che fu tra coloro che sedettero al tavolo col governo per la trattativa. Convinto che la protesta fu sacrosanta e autorizzata.
"Entro la settimana prossima - continua Bittarelli - andremo a Piazza del Gesù, dove c’è la sede dell’Autorità sugli scioperi, e porteremo la Costituzione stracciata, non da noi, sia ben chiaro, ma da questa commissione che ha prevaricato ogni principio di uguaglianza, di libertà, di riunirsi pacificamente, di manifestare. E’ un vero accanimento quello ordito contro di noi. L’assemblea l’avevamo organizzata col permesso della questura e lo sciopero era stato proclamato nel pieno rispetto delle regole. Se questo non dovesse bastare, siamo pronti a un fermo nazionale delle auto bianche, con i dovuti preavvisi".
E Bittarelli ripercorre quei giorni in cui il Circo Massimo era diventato il palcoscenico del malcontento dei tassisti di mezza Italia "dopo un’apertura del governo, chiesi ai colleghi di tornare a lavorare e da molti fui anche insultato. E mi multano pure?". E ricorda che "alla manifestazione parteciparono solo i fuori turno". Nel frattempo le sigle sindacali si preparano memorie di difesa e il ricorso al ministero del Lavoro: "Abbiamo trenta giorni per far valere le nostre ragioni - aggiunge Bittarelli - Porteremo paragoni con altre manifestazioni e vedremo se la Commissione in quei casi, ha agito nella stessa misura"
fonte: roma.repubblica.it 18/06/2012
– Pietro Marinelli presidente dell’Ugl taxi – Io dissi a tutti i colleghi che in quei giorni erano in stato di agitazione di tornare a lavorare. E se qualcuno non ha seguito il mio ordine, a questo punto cosa c’entra l’Ugil? L’autorità se la prenda coi singoli disubbidienti”. Non è giusto che sia il sindacato a sborsare questa cifra”.
Se si stracciano la vesti così per una multa che comunque non pagheranno mai figuriamoci cosa possiamo aspettarci dai Nostri. Per le liberalizzazioni ci spingevano a riprendere il lavoro, vuoi vedere che ci chiederanno di scioperare per 15.000 euro
Ecco qui le associazioni i capi mestiere(vostri) come al solito si lavano le mani e ti mettono con le spalle al muro!!!!!!
ecco qui il solito demagogo che deve fare di tutta l’erba un fascio.
Lucone guarda in faccia alla realtà non metterti i paraocchi!!!Dopo 30 anni di piazza ne ho viste di tutti i colori!
Caro windsurf, anzitutto scusa per il tono piccato, dovuto al fatto che non ne posso più delle legioni di catastrofisti da colonnina (dal tono della tua risposta vedo che te ne sei accorto, meno male). Ho passione, e a volte mi scaldo. Tu, in un modo secondo me troppo generalista, sollevi un problema che sussiste.
Guardo in faccia alla realtà. Ovvio che posso parlare per me e per l’Associazione di cui faccio parte. Da noi nessuno si lava le mani, né lascia solo nessuno.
Attenzione, però: non dico che tra le oltre 20 Associazioni di categoria ed i radiotaxi con le loro legioni di Consiglieri / Dirigenti non ci sia gente che fa i soldi sulla schiena dei colleghi, e non dico che siano pochi. E non dico neppure che fuori dalle Associazioni non ci sia gente col piattino in mano, gente che non vede l’ora di banchettare, magari criticando in modo distruttivo per ritagliarsi uno spazio. Ti aggiungo che il problema che tu rilevi, è una delle cause per cui a Milano ci sono enormi spezzettamenti di sigle e radio. Com’è, a Genova sono maghi che hanno una radio sola? Com’è che in Veneto han fatto una SOLA radio regionale e procedono compatti anche sul piano sindacale?
Questo però NON significa che TUTTI siano così come li descrivi tu. Ti invito a discernere un po’. Non ti dico che l’Associazione di cui faccio parte non sia così perché ne faccio parte, bada, ma ne faccio parte perché è differente. Se no non l’avrei scelta.
Un caro saluto.
Grazie Lucone finalmente un discorso costruttivo senza insulti o quant’altro (cosa che ultimamente qui va per la maggiore) cmq io rimango sulle mie posizioni da circa 20 anni sono uscito da associazioni varie dopo che sono stato messo con le spalle al muro per altro con una vertenza la quale ne sono uscito a testa alta e con le spalle piú larghe di adesso nonostante la palestra e i 20 anni di piú sul gobbo:):):):):) un caro saluto a te e a tutti i colleghi che non sbraitano
Prego. Sì, c’è troppa gente che sbraita, per cui anche chi non è abituato a farlo, perde la pazienza!
Domanda: dopo vent’anni, non ti va di vedere se è cambiato qualcosa? Almeno da qualche parte?
Tranqui, se non ti va, ti capisco. Però, provare (senza pagare, non cerco soldini per le tessere, quelli devono arrivare quando ti fidi. Ho detto vedere!)
Ma nooooo lucone la mia contabilità ormai è stabile nelle mani della mia compagna commercialista!Sará per la prossima vita:):):)
Ma noooooo NON è fondamentale la contabilità, se è in mani capaci e di cui ti fidi! Non è che i tassisti sono vacche da mungere.
E’ fondamentale la rappersentanza sinadcale (e, se uno se la sente, un contributo di idee e fatti!)
Questo cerchiamo, mica siamo un negozio! Cerchiamo firme per avere una voca pacata, che sa sì poi farsi forte, ma solo dopo aver ragionato. Cerchiamo chi è stufo di capipopolo e arruffapiazza.
Comunque, Buon lavoro!