27 commenti

  1. Ancora! lunga vita ancora ai rtx. L’utente deve cambiare il sistema di chiamata. Le apps non sono + veloci, la connessione internet in italia e’ insuff. Non chiami facile come con un modem non selezioni tutte le variabili tipo distanza,carta c, sw, 5/6 posti etc. almeno non tutte insieme. Gli rtx sono composti solo da veri taxi. Come fai a sapere chi o cosa ti arrivera’? Poco male ma tempo perso. Feedbak sul tassista? O mamma mla! Sei bravo e tutti chiamano, bene,quando andrai a riposarti? non affidate il futuro a questi sistemi. Ok non mettete la testa sotto la sabbia ma neanche fasciatevi la testa prima di romperla!

  2. cambiamenti epocali ,ma non nell’immediato…si dovrà migliorare,ma pian piano cancellerà via definitivamente le radio…è inutile negare l’evidenza,la tecnologia va avanti con passi da gigante e chi la rinnega o chiude gli occhi non fa altro che rimanere indietro…tutto il mondo del lavoro sta avendo cambiamenti radicali e a breve anche il ns…le generazioni cambiano,e quelle nuove non sapranno neppure cos’era il radio taxi xhè per loro è normale chiamare il taxi con il cellulare…ho una sorella molto più piccola di me,quando un giorno per riordinare il box o ripulito dei 45 giri,mi ha chiesto cosa fossero!non solo ,quando le ho detto che c’era una sola canzone su un lato si è messa a ridere…è nata coi cd.
    Ecco quindi fra un decennio cosa faranno quando gli parlerai dei radio taxi,rideranno!!!

  3. Una cosa e’ certa il sistema informatico(android) e’ il sistema per eccellenza con abbattimento dei costi notevole, diamoci una mossa in italia e in europa gia funziona

  4. Caro taxistar,
    secondo me il problema non sono i RTX in sè, bensì:
    1) COSTI attuali TROPPO ALTI
    2) App’s anche qui non sono il nodo della questione
    La domanda che dobbiamo farci è:
    questa tecnologia prenderà piede oppure no?
    e se prende piede la ignoriamo (lasciando tutto in mano allo squalo di turno) oppure ce la carichiamo sulle spalle e ne PRENDIAMO in mano IL CONTROLLO?
    perchè il problema è tutto in CHI ne ha in mano il CONTROLLO e ne fissa le REGOLE!
    Se non lo facciamo NOI che siamo i primi interessati ai potenziali sviluppi stiamo pur certi che qualcun’altro lo farà al posto nostro ma a quel punto la partita è già persa.
    Ed allora prendiamo il toro per le corna e vediamo come “gestire” NOI questa tecnologia altrimenti sarà LEI a gestire NOI.
    Un abbraccio

  5. X milano32 e a voi tutti…
    quando e se la tecnologia sara’ all altezza rimarra’ il problema di chi e come disporra’ di tale tecno. Se lascerete qualcuno fuori fara’da se’ magari creando confusione. Intanto i radiotx maggiori contrastano in modo sbagliato tale avvento questo potrebbe creare un futuro di frazionamenti dannosi porte aperte a forme false di taxi etc.
    La territorialita’ sara’ l’ elemento da gestire con mentalita’ diversa da adesso. La visibilita’ data dal sistema ci rendera taxi su + vaste aree.
    Le precedenze di assegnazione lavoro cambieranno e tanto altro
    I rientri a vuoto dovranno diminuire. Una richiesta x i grandi rtx: fate un unico grande sistema senza lasciare alcun operatore fuori
    Non credo x ora in cambiamenti epocali. Pensate piuttosto a come riavvicinare l’utenza alla figura taxi. Ci manca la farina, il sacco lo abbiamo tutti….

  6. Caro Taxistar, la tecnologia c’è già tutta. Quello che manca semmai è l’infrastruttura (rete) ma quella nelle grandi città c’è già e nel resto del territorio prima o poi arriverà comunque.
    Quindi come dici anche tu, se le centrali RTX vogliono restare a galla e avessero l’occhio lungo dovrebbero fare “rete” ed accordarsi per gestire (insieme) un’unica APP’s condivisa da TUTTA la flotta senza distinzione di appartenenza.
    Il che vuol dire tante macchine= tanti clienti.
    A quel punto non ci sarebbe più spazio per eventuale concorrenza “estranea” al settore. Se poi ci si mette di mezzo l’Antitrust, basta fare come le compagnie telefoniche *** *** ***

  7. La mano dell’uomo è sempre necessaria e non c’è tecnologia che tenga.Il futuro certo migliorerà la comunicazione con l’utenza ,ma necessità della buona volontà degli speker e dei tassisti collegati,i veri padroni dei rtx.Se opereranno bene avranno buona immagine e più lavoro ,diversamente…….

  8. Caro Martano, certo la mano dell’uomo servirà sempre per la clientela particolare (anziani, handicap, stranieri, ecc) ma il grosso (quella business) il giorno che sarà tutto operativo ci metterà un amen a utilizzare questi strumenti e in prospettiva sarà sempre di più, e quindi ritorniamo a quanto sopra. Guarda quello che è successo in Germania.
    Quanto ai taxisti “veri padroni dei RTX”, anche se non sono tutte uguali, beh lasciami almeno il beneficio del dubbio.
    Un abbraccio

  9. ma io intendevo padroni in senso metaforicoi e cioè se rispondono e non scelgono le corse,se sono gentili col cliente,se sono disponibili e in quel momento il cliente si affezziona a chiamare un certo numero.Certamente la mia esperienza è stata di fare un radiotaxi per i taxisti e non per guadagnarci e alla fine con poche decine di utenti ero in pareggio e grazie al 4.000 ,non cancellare il numero Marco,e mantenento un canone basso ho limitato gli appetiti degli altri.quando volete sono a disposizione e ne parliamo come mai con centinaia di utenti son sempre in perdita o che per entrare si deve pagare lo scotto.Il rischio d’impreesa dove è finito.Nelle loro tasche.

  10. Salve secondo il mio punto di vista con questo nuovo sistema se realizzato bene si andrebbero risolti molti problemi ,ma bisogna fare presto.

  11. Grande Martano! Sarebbe veramente da fare un bel dibattito con i caporioni delle varie “grandi” radio ed i loro businness marci e gonfiati sulla nostra pelle. Altro che FONDO PERSO e quant’ altro. Se avessimo le palle li metteremmo in condizione di essere loro a venire con il cappello in una mano e un regalo nell’altra a chiederci: “Per piacere vuoi venire a lavorare nella nostra radio”.


  12. roberto martano:

    ma io intendevo padroni in senso metaforicoi e cioè se rispondono e non scelgono le corse,se sono gentili col cliente,se sono disponibili e in quel momento il cliente si affezziona a chiamare un certo numero.Certamente la mia esperienza è stata di fare un radiotaxi per i taxisti e non per guadagnarci e alla fine con poche decine di utenti ero in pareggio e grazie al 4.000 ,non cancellare il numero Marco,e mantenento un canone basso ho limitato gli appetiti degli altri.quando volete sono a disposizione e ne parliamo come mai con centinaia di utenti son sempre in perdita o che per entrare si deve pagare lo scotto.Il rischio d’impreesa dove è finito.Nelle loro tasche.

    Leggo, con profondo rispetto, il commento di Roberto Martano. E come tutti gli insegnamenti di chi ha una lunga esperienza, unita ad una notevole dignità, me lo appunto nella memoria.

  13. secondo me , sarebbe meglio un unica rtx, costidi gestione piu bassi e di conseguenza di canone, poi avviare un app per i tassisti, legata al rtx…

    le rtx si devono evolvere, magari facendo contabilita, trasporto merci, ufficio legale, un unica radio e mille servizio, un unico costo, noi tassisti le stesse cose, unica assicurazione, unica auto, solo se siamo un unica cosa, possiamo competere, anche per le app, è la stessa cosa…

    le app pero dovrebbe identificare , sia il cliente che il taxi, cosi loro sanno dove salgono e noi sappiamo chi sale, e naturalmente anche chi ha rubato la corsa ahahahah…perche parliamo tanto di futuro e altro, ma poi siamo sempre alle solite, prima c freghiamo tra noi e poi c accorgiamo che c hanno fregati a tutti…

    la tecnologia , deve garantire piu qualita e onesta sia a noi che al cliente.. e nn farci fare passi indietro e lavorare come anni fa , con il cellulare in mano al posto della vecchia radio, il piu veloce prende la corsa, e fa l incidente….

  14. Marco, non credo che taxi e rtx siano di competenza antitrust, altrimenti saremmo già stati massacrati da quel dì: non applichiamo tutti la stessa tariffa? E in alcune città c’è un unico rtx, e in altre città ci sono più rtx dei quali uno “abusa di posizione dominante” (ma l’Antitrust non ha nulla da dire).
    Inoltre, se io tassista decido di abbandonare un rtx per entrare in un altro, perché mi conviene, come fa l’Antitrust a fermarmi?
    Casomai potrebbe sanzionare quei rtx che fanno pagare i tassisti per uscire per ostacolo indebito alla concorrenza.

  15. EdBologna » Forse qualcuno risponderà alla tua affermazione. Qualche anno fa Milano decise di accorpare tutti i radiotaxi in uno e non successe. Perchè mai? La risposta te l’ho data prima.

  16. Cioè i cda dei rtx hanno chiesto parere preventivo all’AT e questa ha dato parere negativo?
    Nero su bianco, intendo.

  17. Caro Marco,
    concordo con EdBologna. Nel ns. “mercato” non c’è concorrenza per definizione. Semmai è il “servizio” che i RTX forniscono ai taxisti soggetto all’Antitrust (specialmente se sono richiesti quattrini in uscita) , ma finchè non c’è qualche denuncia da parte del singolo taxista contro i RTX il problema non si pone nemmeno e anche quando ci fosse qualcosa del genere dubito molto che l’Antitrust si prenda la briga di prendere in considerazione la denuncia del “singolo raccoglitore di monete” di turno.
    Piuttosto non è che la mancata “riunione” sotto un unico RTX a Milano è il frutto della congenita gelosia del proprio orticello e che l’Antitrust (che nel contesto, a logica, non c’entra nulla), è stata un’ottima giustificazione per decidere di non fare nulla lasciando andare avanti tutto come prima perchè ovviamente faceva “gioco” così (ogni RTX con la SUA struttura/dirigenza/compensi)?

  18. dite sempre le stesse cose. E’ una gabella come le altre il rtx che viene imposta sulle spalle di quei pirla che lavorano da quelli che campano sfruttando il lavoro altrui. semplicissimo. la soluzione, ripeto, è pagare il servizio e non i costi. un tot a corsa data, quando lavoro e se lavoro. Tutto il resto verrà da sè: sinergie fra i tre boss, adeguamenti tecnologici in tempo reale, efficienza, rischio d’impresa a carico del cosidetto imprenditore etc. buon proseguimento


  19. Khoolaas:

    dite sempre le stesse cose. E’ una gabella come le altre il rtx che viene imposta sulle spalle di quei pirla che lavorano da quelli che campano sfruttando il lavoro altrui. semplicissimo. la soluzione, ripeto, è pagare il servizio e non i costi. un tot a corsa data, quando lavoro e se lavoro. Tutto il resto verrà da sè: sinergie fra i tre boss, adeguamenti tecnologici in tempo reale, efficienza, rischio d’impresa a carico del cosidetto imprenditore etc. buon proseguimento

    BRAVO,si deve pagare a CONSUMO,cosi’ e’ un tantino TROPPO comoda la garanzia di far quadrare COMUNQUE I LORO bilanci e a quelli dell’operatore chi ci pensa?

  20. l’antitrust con i rtx non c’entra una beata fava,i tassisti sono sempre stati divisi su una centrale unica,i plebei del ****,**** e **** l’avrebbero voluta ma i patrizi del **** che si considerano un “elite” sono sempre stati contrari ( come si evince anche leggendo qualche post da queste parti…)

  21. majin » Le tue “verità” non sono oro colato. Mi spiace ma sei fuori strada. Il vero motivo risiede nella spartizione degli scranni che andavano spartiti equamente e che, quindi, furono equamente spartiti. Ora la rivoluzione degli scranni si è compiuta per un pezzo, manca il resto. Come si dice con frasi fatte: “E’ una ruota che gira”.


  22. Marco:

    majin » Le tue “verità” non sono oro colato. Mi spiace ma sei fuori strada. Il vero motivo risiede nella spartizione degli scranni che andavano spartiti equamente e che, quindi, furono equamente spartiti. Ora la rivoluzione degli scranni si è compiuta per un pezzo, manca il resto. Come si dice con frasi fatte: “E’ una ruota che gira”.

    ma è scritto col traduttore di google sta cosa?
    pago una cena a chi riesce a decriptarla 😀

  23. Lo so Majin che per chi non sa ho detto niente, ma per chi sa ho detto anche troppo. Quando mi vedi fermami che te lo spiego.

  24. Ottimo siamo ai messaggi cifrati fra sette massoniche che parlano per enigmi. Amici siete fuori dal mondo più che di testa. Segnalo agli iniziati e ai non iniziati, fra cui mi annovero, l’ottimo articolo di Lina sul pappagallo su my taxi che, al di là delle cantonate sui numeri e i costi tipici di chi scrive un pò troppo generosamente, spiega con esattezza lo stato dell’arte. RIPETO: io voglio pagare il giusto a corsa, il resto non sono affari miei.

  25. Khoolaas » Sei troppo giovane, non sai la storia dei poltronifici milanesi. Chiedi a Martano, ti illuminerà.

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