Oggi a Madrid i rappresentanti dei vari collettivi di taxisti hanno raggiunto un accordo con il Governo per il mantenimento del numero delle licenze.Il Ministero dei Trasporti e i rappresentanti della Confederazione dei Taxisti di Spagna, l’Unione Autonoma dei Trasporti su strada e del Mare (Uniatramc) e l’Unione Nazionale dei Taxi (Unalt), hanno raggiunto questo pomeriggio a Madrid un accordo per includere nella bozza della futura legge della Direzione del Trasporto Terrestre, un articolo che vincola esplicitamente la proporzionalità tra le licenze dei taxi e il noleggio di auto con autista.Secondo il Ministero, quindi, il governo garantirà ai tassisti di mantenere la situazione attuale visto e considerato che a seconda del settore, circa 100.000 famiglie per settore vivono direttamente di quest’attività. I vari collettivi dei taxisti decideranno questo fine settimana se mantenere lo sciopero di 24 ore previsto per il 1° agosto, in concomitanza con l’inizio delle vacanze per migliaia di persone.
fonte: spagna.blogosfere.it 27/07/2012
visto come hanno fatto presto..
La follia della deregulation del servizio taxi coinvolge -dopo Italia e Grecia- anche la Spagna. Onore ai colleghi iberici e massima solidarietà.
Ovunque la lotta riguarda 2 questioni fondamentali:
1- Difesa di un servizio regolamentato a tutela di sicurezza, qualità e dignità del lavoro (a vantaggio di utenti e tassisti).
2 – Rifiuto della concentrazione delle licenze in capo al grande capitale e alla speculazione finanziaria. Concentrazione che prevede invariabilmente devastante impoverimento e proletarizzazione x gli attuali imprenditori artigiani.
Il moribondo mostro neoliberista morde ancora con inaspettata forza e cattiveria.
Caro Luciano,
è proprio così: il mostro neoliberista più pericoloso che mai, perchè sta combattendo per la sua sopravvivenza e che difende con le unghie e coi denti lo status quo.
Sanno perfettamente che con il crollo del modello neolibersita tutti i “guru” che per 30 almeno ci hanno intontito di balle, passeranno direttamente dall’olimpo sociale alle patrie galere, processati e condannati per crimini contro l’umanità. E con loro tutti quelli che con quel sistema hanno vissuto, prosperato e si sono immensamente e spudoratamente arricchiti con i “loro” giochetti finanziari sulle spalle di tutti gli altri (quelli come noi).
Tali e quali i nazisti a Norimberga.
Purtroppo il mostro non è moribondo per niente…
Avete sentito che pure oscar ******** vuole entrare in politica?
Non è propriamente un socialdemocratico: l’altro giorno diceva sì l’Ilva avrà causato la morte di tante persone, però ragazzi qui ci sono in ballo centinaia di milioni…
Fate un po voi.
Che sia moribondo o meno il mostro vuole sempre la nostra pelle e quella delle nostre famiglie in tutti paesi porci PIIGS dove già comanda o dove si appresta a comandare la troika – FMI, BCE, UE.
Ma noi possiamo contare su noi stessi, e siamo l’unica categoria che in tutti i paesi lotta sempre e ferma tutto, come abbiamo appena fatto e come faremo se non ci lasciano in pace.
Ebbene sì fratelli,
siamo rimasti fra le ultime “sacche di resistenza” all’interno del “sistema”.
Siamo la prova vivente che si può resistere e “battere” il “sistema”.
Per questo vogliono la nostra pelle.
Hanno una paura fottuta che attorno a queste ultime realtà sopravissute alla deregolamentazione (schiavitù) generalizzata si coaguli il malcontento di interi strati sociali gettati nell’abisso della povertà.
E’, per loro, un pericolo incombente (basta vedere le quotidiane manifestazioni di dissenso).
Per questo ci vogliono morti e piegati anche noi alle “loro” regole.
Ci vogliono tutti loro schiavi per un pezzo di pane.
Ma ci sono anche molti segni di risveglio di quella che un tempo (quasi dimenticato) si chiamava coscienza di classe.
Moltissima gente ormai non crede più alle palle che ci raccontano da mani a sera.
Ormai il gioco è troppo scoperto e le conseguenze sono sotto gli occh di tutti.
Solo un cieco può non vederle e anche chi fino ad oggi si sentiva al sicuro (dipendenti pubblici in testa) ha capito di essere a “rischio”.
il modello economico neoliberista è in agonia.
Si sta contorcendo negli ultimi spasmi prima di esalare l’ultimo respiro.
Noi dobbiamo solo resistere un minuto più di loro e ce la faremo perchè noi combattiamo per la nostra vita e non per uno stupido modello di economia o per l’ennesimo miliardo di euro in più nella sccoccia di qualche oligopolista!
Questo sarà bene che se lo mettanoo in testa TUTTI a cominciare dalle nostre organizzazoni!
un abbraccio
Il problema è siamo visti come dei privilegiati anzichè lavoratori che difendono il diritto di lavorare.E il popolo-ricoglionito dalle quotidiane menzogne di questi quattro plutocrati-chiede la nostra testa piuttosto che rivendicare diritti che nel corso degli anni sono stati cancellati…forse per adesso il “risveglio di quella che un tempo (quasi dimenticato) si chiamava coscienza di classe” si traduce solo in una tristissima guerra tra poveri
Oscar ******** conta come il 2 di picche a briscola. Ma chi vota in partito che ha come referente Confindustria?
Sono dei cadaveri e agonizzano senza meta. Non ci allarmiamo. Alle prossime elezioni vengono spediti a casa a calci nel……. Il tempo di abbassare la testa sta finendo. La gente ne ha veramente pieni i c….. Hanno capito che i loro stipendi da fame e il precariato non è colpa nostra o dei farmacisti. Il rimbambito non lo puoi rimbambire in eterno
Milano32 hai scritto un commento perfetto sono daccordissimo con te!