Partiamo dalla norma: in base alla Legge liberalizzazioni, gli agenti devono consegnare al cliente tre preventivi Rca di diversi Gruppi assicurativi, utilizzando i siti Web delle Compagnie o il preventivatore Isvap (l’organo che vigila sulle Assicurazioni). Il commissario straordinario dell’Isvap, Giancarlo Giannini, ha fatto appena notare che l’Autorità, il 10 luglio scorso, ha posto in pubblica consultazione lo schema di regolamento attuativo, dopo una serie di incontri con i rappresentanti dei soggetti maggiormente coinvolti nell’applicazione della nuova disciplina (agenti, broker, Imprese, associazioni dei consumatori), con l’obiettivo di acquisire prime osservazioni e contributi per individuare le modalità operative idonee a rendere applicabile e utile per il consumatore il confronto delle tariffe. Il 25 luglio si è conclusa la procedura di pubblica consultazione: sono pervenuti oltre 3.400 messaggi di posta elettronica, in assoluta maggioranza da parte di singoli intermediari di Assicurazione che hanno criticato la norma.
IL MOTIVO DELLE CRITICHE
Secondo gli agenti, la novità dei tre preventivi Rca non favorisce il consumatore nella scelta del prodotto più conveniente e maggiormente aderente alle proprie esigenze assicurative.
E introduce obblighi per gli intermediari non previsti in alcun altro settore produttivo o commerciale, con conseguente aggravio degli adempimenti a loro carico e forte incremento dei costi. In sostanza, si tratta di una misura inefficace non produrrà effetti benefici sul mercato: per essere in regola all’intermediario basterà mostrare altri preventivi di Compagnie concorrenti meno convenienti del proprio.
LA RISPOSTA DELL’ISVAP
L’Autorità sta completando l’esame delle numerose osservazioni pervenute. Dopodiché, valuterà l’opportunità di sottoporre all’attenzione di Parlamento e Governo spunti di riflessione per una possibile riformulazione della norma primaria. Oppure di procedere ad una seconda fase di pubblica consultazione, per tener conto della mole dell’obiettiva fondatezza di molte critiche alla regola.
DUBBI E BEFFA
Per chiarezza: è stato il Governo a scrivere il Decreto, poi trasformato in Legge dal Parlamento; e ora l’Isvap cerca solo di renderlo adeguato al mercato. Visti i dubbi degli agenti assicurativi e dell’Isvap stesso sulla norma dei tre preventivi, l’automobilista ha anche diritto a rimanere molto perplesso di fronte alla parte della Legge liberalizzazioni che riguarda la Rca. Alla fine, di sicuro c’è che il colpo di frusta viene rimborsato solo a seguito di accertamento medico (un provvedimento contro le truffe ma un indubbio vantaggio per le Compagnie). Anche per quanto riguarda la scatola nera, siamo in alto mare. Addirittura, l’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) ha qualificato l’interpretazione Isvap sulla black box come “illegittima”, adducendo che l’offerta di prodotti con scatola nera abbia per le Imprese natura facoltativa. Se arrivasse l’obbligo, le Rca salirebbero. Sentite l’Isvap: “Francamente, se così fosse la montagna scaturita dall’intenso impegno del Parlamento sul tema Rc auto avrebbe davvero partorito il topolino”. Una beffa atroce per gli automobilisti italiani.
fonte: omniauto.it 6/08/2012