Perché il tassista non viene riconosciuto come LAVORO USURANTE?

charlie-chaplin-in-modern-timesVigili urbani, edicolanti e tassisti sono "i più esposti all’effetto di polveri, smog e ‘veleni’ di città. Abbiamo indagato sugli effetti dell’inquinamento per i lavoratori più esposti, ma non dobbiamo trascurare il problema di bambini, anziani e malati. L’inquinamento urbano è un nemico insidioso per tutti, e la soluzione per contrastarlo è difficile, costosa, e soprattutto comprometterebbe lo stile di vita dei cittadini". Lo spiega all’Adnkronos Salute Francesco Tomei, ordinario della Scuola di specializzazione in Medicina del lavoro della Sapienza, da anni impegnato nella tutela della salute dei lavoratori e della popolazione esposta all’inquinamento urbano, in vista dell’International Meeting ‘Effects of Urban Pollution on Exposed Workers and General Population’, che si terrà il 29 settembre a Roma (gli atti del congresso saranno disponibili sulla rivista online gratuita ‘Prevention and Research’, www.preventioandresearch.com).

"E’ vero che le dosi di sostanze inquinanti sono abbastanza basse", ma questi ‘veleni’ sono "numerosi, differenti fra loro e in alcuni casi si tratta di agenti cancerogeni, per i quali non c’è una dose soglia", precisa Tomei. Fra le sostanze più insidiose, "le polveri, che più sono sottili, più penetrano in profondità. Si è scoperto che fungono anche da veicolo per agenti chimici cancerogeni, metalli come nichel, piombo, rame e cadmio. Per non parlare dell’amianto. Ci sono poi i gas, come il benzene, che ha sostituito il piombo nella benzina: è cancerogeno. Le polveri più fini, secondo le ultime ricerche, possono provocare trombosi e aterosclerosi e addirittura sono sospettate di avere un ruolo nella leucemia".

"Noi alla Sapienza abbiamo condotto un grosso studio sui vigili urbani – ricorda – lavoratori che in media passano oltre 7 ore nel traffico. Si tratta di adulti sani, ma abbiamo visto che i parametri neuroendocrini di questi operatori del traffico si modificano rispetto a quelli di chi lavora in ufficio. In pratica, si verificano alterazioni di parametri immunitari, cortisolo e testosterone, che non sono ancora direttamente collegati a un problema di salute", ma arrivano prima che si raggiungano valori spia di un disturbo. "In questi anni si è molto studiato e si è fatto molto per contrastare l’inquinamento in città, anche a Roma. Ma una soluzione al problema, che resta grave, è difficile e costosa – conclude – e comporterebbe delle vere rivoluzioni nello stile di vita delle persone". E’ stato di recente approvato lo spin off universitario della Sapienza denominato Sipro (sicurezza e produttività), diretto da Tomei, che "sta mettendo a disposizione per gli amministratori delle città italiane le competenze necessarie per gestire nel modo migliore il problema dell’inquinamento".

fonte: adnkronos.com 26/09/2012

10 commenti

  1. Se questa banda di fanfalucchieri per professione facesse una SERIA indagine sui tassisti delle METROPOLI, scoprirebbe che il tasso di malattie e mortalita’ (dovuta anche a numerosi SUICIDI) ha proporzioni DEVASTANTI, ma siccome certi studi si fanno sempre su categorie privilegiate, guarda caso il BUBBONE non scoppia mai. MAI!
    Ammaliamoci tutti insieme, mal comune mezzo gaudio.

  2. Ma a chi vuoi che gliene freghi di noi pecoroni belanti sui blog e sui muri dei cessi?

  3. DI CHE COSA STIAMO PARLANDO? Non di un opinione soggettiva ma di leggi dello stato. Iniziamo da qui visto l’ignoranza sovrana in cui è tenuta la categoria come si è purtroppo visto nel caso della discussione sulla crisi di settore. L’elenco completo dei 374 lavori usuranti lo potetete trovare sul sito INPS e già ci sono GLI AUTISTI DI MEZZI ROTABILI DI SUPERFICIE. Perchè loro si e Noi no? Che abbiano + sindacati e – commercialisti? Se poi spulciate meglio trovate che sono lavori usuranti anche tutti i conducenti di veicoli DI CAPIENZA NON INFErIOrE a 9 posti adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Perchè loro si e noi no? Vedi sopra.
    E veniamo al secondo punto: che cos’è e perchè è importante la classificazione della nostra attività come lavoro usurante.
    “sono quelli per cui è richiesto un impegno psico-fisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti da misure idonee” ( il PM 10 lo respiri anche se guidi con la mascherina e il traffico non lo puoi evitare)
    Perchè vale la pena di lottare per il riconoscimento ? Perchè ” per queste mansioniè previsto un anticipo del limite di età pensionabile di due mesi per ogni anno di occupazione fino al limite massimo di cinque anni e una riduzione del limite di anzianità contributiva di un anno ogni dieci dioccupazione in queste attività fino a un massimo di quattro anni”
    A meno che non si sostenga che i lavoratori autonomi in quanto tali non si usurano mai se non per loro libera scelta e piacere.
    Certo se qualcuno si degnasse anche di fare una piccola indagine su quanti morti, quanti malati, quanti suicidi, che so una convenzione per una visita annuale preventiva, cuore, rachide, polmoni…. A meno che i lavoratori autonomi in quanto tali non si ammalano mai se non per loro libera scelta e piacere.

  4. Sono combattuto…Paolo ha ragione, ma ha ragione pure l’altro collega…diciamo che di noi proprio non frega niente a nessuno.

  5. Ma all’interno delle 9 , 11, 13 ??? categorie c’è qualcuno che si sta muovendo in proposito? Ha detto bene l’amico sopra, non c’è nessuna differenza tra noi e gli autisti di autobus. Anzi forse c’è, loro lavorano 6 ore o poco più al giorno. E’ terribile pensare a ciò che respiriamo quotidianamente. Personalmente sono già un pò di anni che cerco di sensibilizzare i colleghi a non tenere acceso il motore inutilmente nei post. Proporrei di lavorare tutti con mascherina antismog. Pensate all’impatto visivo-mediatico che avrebbe sull’opinione pubblica in virtù della futura battaglia che si intende combattere per ottenere la classificazione di lavoro usurante.

  6. ho l’impressione Koolass,che voli troppo alto,stai chiedendo troppo a personaggi che hanno sempre badato alle loro tasche,salvo qualche raro esempio ,e si sono disinteressati delle condizioni di lavoro dei loro rappresentati.Ora c’in ballo la metro 4 che ci toglierà lavoro,la metro 5 è alle porte,ieri ho visto 2 risciò in Largo Augusto,e stai tranquillo che con la passione della bicicletta,già evidente ,saranno presto presentati in pompa magna in P.zza Duomo,ma già sopperiscono alla mancanza di Taxi……frase ricorrente dei nostri prodi giornalisti,e allora godiamoci sta’ crisi facendo finta di niente tanto non succederà mai nulla ,come da vent’anni a stà parte ,naturalmente in positivo,che in negativo invece non sono mai mancate.

  7. Caro Martano grazie a Dio il mondo non aspetta le associazioni dei tassisti. Ad esempio il Decreto Legge 13 giugno 2012 pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 17 giugno, riconosce lo stato di crisi generale e si occupa della revisione degli studi di settore PER TUTTI LE CATEGORIE SOGGETTE sospendendo gli accertamente relativi al 2011 per i contribuenti congrui. Un elementare principio di equità che finalmente viene riconosciuto, sia pure eccezionalmente, mi auguro prorogabile per tutti gli annni sciagurati di questa crisi infinita. Chi ne sa qualcosa? Da chi i tassisti dovrebbero essere informati se non dai loro cosiddetti rappresentanti? E a che cosa serve il parlamentino se non per tutelare a livello nazionale la categoria tutta da Bolzano a Caltanisetta? Noi di taxi story facciamo quel che possiamo innanzitutto per rendere trasparenti le notizie e le esigenze dei tassisti in carne ossa, quelli che guidano, non gli altri

  8. Il Decreto Legge del 13 Giugno 2012 dice che:

    “Approvazione della revisione congiunturale speciale degli studi di settore, per il periodo di imposta 2011….

    …3. I contribuenti che, per il periodo d’imposta 2011, dichiarano, anche a seguito dell’adeguamento, ricavi o compensi di ammontare non inferiore a quello risultante dall’applicazione degli studi di settore integrati con i correttivi approvati con il presente decreto, non sono assoggettabili, per tale annualita’, ad accertamento ai sensi dell’art. 10 della legge 8 maggio 1998, n. 146.”

    e poi prosegue dicendo anche:

    “3. CORRETTIVI DA APPLICARE AI RISULTATI DEGLI STUDI DI SETTORE…

    Tali correttivi sono stati previsti per gli Studi di settore di seguito elencati:
    .. VG68U – Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco;
    .. VG72A – Trasporto con taxi e noleggio di autovetture con conducente;
    .. VG72B – Altri trasporti terrestri di passeggeri.
    Per tali studi il costo del carburante rappresenta una delle variabili più significative nell’ambito delle funzioni di stima dei ricavi. Al fine di adeguare, per il periodo d’imposta 2011, i risultati derivanti dall’applicazione delle funzioni di stima dei ricavi, sono stati operati i seguenti interventi:
    a) per gli studi di settore indicati nella tabella sottostante, è stato individuato uno specifico correttivo da
    applicare alla variabile “Costi per carburanti”.
    Studio di settore Correttivo
    VG72A -16,6%
    VG72B -18,1%”

    Quindi lo Stato ammettendo la crisi in atto, e solo per il solo periodo di imposta anno 2011, concede una percentuale di studio di settore INFERIORE DEL 16,6% RISPETTO ALL’ANNO 2010.
    A questo punto ci si chiede per quale motivo, stante il periodo di profonda crisi e di aumento dei costi di gestione dovuto principalmente a carburante e assicurazioni, per l’anno corrente non si debba applicare COME MINIMO la stessa percentuale e, anzi, ci viene richiesto di più, sempre di più.
    COME SE LA CRISI ESISTESSE SOLO PER GLI ALTRI SETTORI!!!

  9. Il problema purtroppo non sta nel far riconoscere il TAXI come lavoro usurante, ma nel fatto che TUTTI i lavoratori autonomi sono esclusi dai benefici previdenziali previsti per i lavori usuranti, così come i titolari. E questo viene da una precisa impostazione del decreto che è bL….ta dai sindacati dei lavoratori.
    Tanto per fare un esempio, quando si parla di autisti di autobus, si parla di dipendenti: in una piccola azienda con tre o quattro pullman turistici, in cui il titolare o uno di essi, guida i mezzi come i dipendenti, questo non
    ha diritto a nessun beneficio, pur svolgendo la stessa mansione, e così è per tutti gli altri mestieri che rientrano nel D.L. 11 agosto 1993, n. 374. Teniamo conto che dal decreto sono esclusi importanti settori come l’edilizia e l’autotrasporto merci.

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