MILANO – Incastrato da una «app». Un tassista di Milano, che aveva rubato lo smartphone a una cliente, è stato rintracciato dalla polizia grazie a un’applicazione per la condivisione delle foto che ha inviato gli scatti del ladro sul computer della derubata. La singolare storia è iniziata a Milano il 7 settembre, quando S. L., di 43 anni, ha caricato sul suo taxi una professoressa di medicina dell’Università di Alessandria d’Egitto.
LA STORIA – La donna, di nazionalità egiziana, era a Milano in compagnia del marito per un convegno. Al momento di scaricare le valigie, però, il tassista ha «dimenticato» a bordo una borsa contenente un Samsung Galaxy S3, che ha spento appena il taxi è ripartito. Inutili i tentativi di recupero della professoressa, costretta a ripartire pochi giorni dopo per l’Egitto senza cellulare.
LE FOTO – Quello che il tassista ignorava era che il cellulare era dotato di una applicazione, «Dropbox», che permette di consultare le fotografie in archivio anche da altri terminali. Dopo qualche giorno, la professoressa con grande sorpresa ha visto apparire sul suo computer di casa in Egitto una serie di foto scattate con il cellulare rubato, in cui erano ritratti il 43enne, la famiglia e addirittura il taxi. La donna, tramite il consolato, ha allertato la polizia, che proprio grazie alle immagini non ha avuto difficoltà a raggiungere Stefano L. e a denunciarlo per appropriazione indebita.
fonte: milano.corriere.it 17/10/2012
Chiaramente se ci succede la stessa cosa in Egitto, paese in cui la legalità viene al primo posto, ci verrà subito riconsegnato no?
Copio e incollo mio intervento su blog del CDS.
Completamente d’accordo con la condanna se trattasi di furto.
Avventure di 3 generazioni di tassisti (padre, figlio e nipote).
1)Padre. Smarrimento (temporaneo) di figlio. Anni 60. 600 Multipla. Periodo tra Natale e fine anno, Famiglia immigrati siciliani in Centrale. Valanga di valigie. Riempita macchina e portapacchi. Partenza. In fondo a Vittor Pisani si alza un grido: “o’ picciriduuuuu!!!”. Taxista: quale picciriddu? Si’ o’ picciruddu che stava d’inta cesta! Cesta? C…. ne ho messa una sul portapacchi! Stop violento. Rapido controllo. Il picciriddu era proprio sul portapacchi invisibile e sotterrato dalle coperte (sano e salvo).
2) Figlio. Vigilia GP di Monza notte fonda caricati 3 olandesi in centro portati a Milano 2. Pochi minuti dopo averli scaricati, in tangenziale squillo di telefono. Dietro sul pavimento giace un cellulare. Mi fermo raccolgo e rispondo. L’olandese mi prega di riportargli il telefono. OK. Esco a Rubattino. Invece di riprendere la tangenziale prendo ahime’ per le lavanderie di Segrate. Al buio non vedo un “gobbo” maledetto violenta picchiata con la coppa. Arrivo a Milano 2 riconsegno il cell mancia di qualche moneta. Grazie buonanotte. Mentre ritorno di nuovo in tangenziale qualcosa non va. Conclusione; rottura della coppa olio 350 Euro di danni 3 giorni di fermo. Colpa mia per carità, ma c….!
3)nipote. Durante le pulizie a fondo della macchina spuntano da sotto i sedili documenti di una ragazza americana. A fatica ricorda di 2 americane caricate in Centrale e portate al Jolly Touring qualche giorno prima. Chiama la reception, confermato. La signora era lì ma ha già lasciato l’hotel. Va al consolato americano a riconsegnare i documenti (tra l’altro c’era una tessera del ministero della difesa). Niente da fare. Non accettano i documenti e viene instradato alla prefettura. Ivi giunto agente molto scocciato raccoglie denuncia ritira i documenti e ne esce dopo un paio d’ore. Totale 1/2 giornata persa a vuoto (ringraziamenti non pervenuti).
4)nipote: cliente ritrova cell. perso da cliente precedente. Finisce la corsa. Caso facile. Chiama numero in rubrica risponde un amico della proprietaria . “Indagine” durata un paio d’ore e nel frattempo sei ovviamente all’altro capo di Milano. Ritorna per consegnare. La signora è in riunione. Lasciato in reception. Ringraziamento non pervenuto.
Per farla breve, questo è il normale comportamento del taxista tipo.
Pero’ quanta pazienza e quanto costa essere normali!
Buona giornata
Bravo Thomas condivido in pieno!!!Anche se non ho bisogno del cellulare dei clienti
I soliti corvi che si aggirano in cerca di carogne da spolpare.
Naturalmente ognuno ha le sue storie, tra le tante ricordo con sconcerto quel giorno che a Linate sono dovuto andare a cercare i clienti che avevano dimenticato le valigie sul mio taxi! Oppure la volta che il radiotaxi ha rintracciato la posizione della mia macchina ed e’ venuto un collega al posteggio con un incazzatissimo americano che quando ha visto l’Iphone sul sedile posteriore della mia macchina (che aveva dimenticato e di cui non mi ero accorto perche’ era silenziato) si e’ calmato e se lo e’ ripreso senza tante cerimonie e con tanto di smorfia. Cos’era successo? Semplice: il radiotaxi non riusciva a contattarmi grazie a un “buco” di radiofrequenza e la speaker ha pensato bene di comunicare la mia posizione al cliente invece di contattarmi sul cellulare, quindi sono passato per ladro.
E quell’altro genio che mi ha fatto rapporto (poi archiviato per insussistenza del fatto) all’Ufficio Autopubbliche perche’ secondo lui mi ero impossessato del suo cellulare, forse l’ha fatto perche’ non voleva fare sapere a sua moglie che era uscito da un bordello di trans di via Sammartini.
Circa un anno fa’ trovo un portafoglio con 700 euro in contanti + diverse carte di credito, riconosco il portafoglio e lo associo ad un cliente caricato al volo, informo la centrale. Vengo messo in contatto diretto con il cliente e mi faccio da metà Lorenteggio a piazza Castelli, tassametro acceso, Arrivo a destinazione e chiedo l’equivalente sul tassametro che era qualcosa come 12,70, il beneficiato paga con 13 e aspetta i 30 cent di resto.
Alcuni giorni dopo anziana scorda bastone da passeggio sul pianale, contatto la centrale la Signora è impegnata e mi fissa un orario per restituirglielo invitandomi a tenere il tassametro acceso per il relativo percorso e poi si fa pure scorrazzare per tutta Milano per circa un’ora, all’arrivo pure 10 euro per un caffè.
Signori si nasce da entrambe le parti conducente e cliente.
Comunque non solo I-Phone e tablet sono tracciabili, ma anche pc e simili.
Comunque qui mi viene in mente l’associazione con il fatto che noi non siamo un servizio pubblico ed il taxi un mezzo pubblico ed il fatto che la depositeria degli oggetti smarriti invece ci considera tali e non restituisce gli oggetti non ritirati.
Roba da ricorso al TAR.
come si fa a pubblicare un articolo di giornale (vero redattore dei miei c……i) dove nel titolo si parla di furto(RUBATO!) e alla fine del capolavoro giornalistico si parla di appropriazione indebita(che è tutta una altra fattispecie giuridica tra l’altro facilmente smontabile dalle circostanze- E’ IL CLIENTE CHE DIMENTICA E NON IL CONTRARIO RENDENDO LA RES NULLIUS O AL MASSIMO DERELICTA COME INSEGNA IL DIRITTO ROMANO) …lo vorrei vedere il proboviro giornalista riconsegnare tale oggetto, anche se riuscisse ad individuare il proprietario,ad ALESSANDRIA D’EGITTO!!!
URGE RETTIFICA …a pena di querela per diffamazione, ma la categoria incassera’ mestamente anche questa perla……….ennesimo sproloquio dello scribacchino di turno che si erge a paladino della legalità…..
1) l’ignobile articolo è firmato dalla redazione di milano on line, quindi è il giornale intero o meglio il responsabile della redazione interessata che il nostro collega dovrebbe querelare per diffamazione
2) in questo paese vale la presunzione di innocenza fino al giudizio della magistratura, e se sfavorevole, il ricorso in appello e poi in cassazione non le esecuzioni sommarie ANONIME sui giornali
3) Chiunque abbia una vaghissima idea di cosa sia un taxi sa che non essendo il PROPRIETARIO del taxi lo schiavetto del Buana di turno e neppure un facchino abusivo o di una cooperativa, sono gli utenti a dimenticare i bagagli e non chi trasporta loro e i loro pacchetti
4) chi trova un telefonino o un miliardo di dollari o un preservativo o il corriere della sera nel bagagliaio lo deve portare all’apposito ufficio comunale degli oggetti smarriti non ad Alessandria d’egitto, altrimenti rischia di essere accusatgo di appropriazione indebita dagli organi competenti e non dal corriere on line redazione di milano
5) se un giornalista è un idiota o un lacchè non ne consegue che tutti i giornalisti sono dei manigoldi prezzolati
con uno dei tanti telefoni riconsegnati mi sono sentito dare del ladro perché pretendevo € 8,50 di corsa per la riconsegna…….
Grande esempio di giornalismo italiano. Se esistesse il Pulitzer degli str**** sapremmo a chi darlo. Dimenticandosi delle migliaia di buone azioni (compresa quella di portare a casa in pieno centro di Milano la figlia minorenne strafatta e ubriaca di qualche facoltoso, invece di lasciarla in mezzo alla strada cosi’ che venga il papino a prenderla a pedate in culo, invece che dilettarsi con altro e lasciare la figlia in mezzo alla strada) i nostri cari ignobili lustrascarpe dei potenti e sputasentenze coi poveri cristi, si ergono a cesari abbassando il pollice ancora prima che si sappia la verita’. Si’ perche’ la vera verita’ non la sappiamo, la presumiamo schizofrenicamente e ci aggiungiamo pure il sillogismo: ladro uno, ladri tutti.
Ottimo il sillogismo mascherato di khoolas.
Cosa aspettarsi da un giornale che martedì nella cronaca di Milano titola: “Agguato in zona Forlanini.Motociclisti sparano 9 colpi contro incensurato…” se gli attentatori fossero stati in macchina cosa avrebbero scritto,automobilisti?A piedi pedoni sparano 9 colpi…?
Peccato che il blog sia letto in stragrande maggioranza da tassisti e qualche loro familiare, i privati ovvero i nostri clienti, se ci capitano, scommetto non sia mai per un motivo disintereressato. Le esperienze personali che leggo nei commenti sono solo una minima parte dell’universo degli “smarriti e ritrovati”. Su questo tema potremmo scrivere un libro a più volumi, come una enciclopedia, dove emergerebbero sempre gli splendori e le miserie dei nostri colleghi e dei nostri passeggeri, ma al di la del leccarsi le ferite a vicenda, occorre ricordare, nelle sedi legali più opportune, che solo un giudice – una volta verificate tutte le prove – è legittimato a “dare del LADRO” a chicchessia!! Un giornalista, se vuole ritenersi tale, dovrebbe solo esporre i fatti secondo il dovere di cronaca, senza sostituirsi nei suoi giudizi (non richiesti) a soggetti ben più qualificati. Tanto di cappello al capo redattore assai distratto…
Voglio vedere se i “dormienti” che ben sappiamo, avranno qualche rimostranza da fare!
Quoto khoolaas.
Se il collega non ha fatto il suo dovere fino in fondo, “consegnarlo all’ufficio oggetti smarriti”, in più ingenuamente fa degli autoscatti, beh avrà un problema da risolvere.
credo che ci sia una sostanziale differenza tra rubare e trovare e non consegnare:Io credo che dovremmo rimarcarla e non accettare questo tipo di aggressioni mediatiche da parte della stampa.
si…………..che gli hai disturbato il pisolino!
mah….. io per esempio sono 8 anni che con passione faccio questo lavoro… ed ogni corsa controllo appena sceso il cliente il sedile posteriore, certo mi dimentico ogni tanto di farlo, ma facendo cosi’ ho sempre riconsegnato il cell. o il portafoglio nell’immediato…. e poi non dimentichiamoci dell’articolo 34: OBBLIGHI DEI CONDUCENTI AL TERMINE DELLA CORSA _ 3) ACCERTARSI CHE L’UTENTE NON ABBIA DIMENTICATO O SMARRITO ALCUN OGGETTO ALL’INTERNO DELL’AUTOVETTURA
e naturalmente abbiamo l’obbligo di consegnare l’eventuale ritrovamento all’apposito ufficio….
quindi questo collega e’ indifendibile… concludendo fino a quando ci saranno colleghi che si comportono così certi articoli c’e li meritiamo!!! (e secondo me nn e’ un caso isolato purtroppo)
cristiano » Che brutta parola che hai usato: “indifendibile“. Perchè lo sarebbe? Solo per il modo in cui ti è stata presentata la frittata? E se fosse una panzana? E se la gentile signora avesse dimenticato il cellulare apposta per provocare un casino da sbattere sul giornale per fare un piacere al suo amichetto giornalista? E se il malcapitato tassista non potendo restituire l’oggetto alla cliente in modo diretto (visto che quel tipo di telefono è predisposto con psw anche per la ricezione delle telefonate) avesse pensato di scattare una foto alla sua targa per farsi identificare? E se il telefono l’avesse invece acquistato ad una bancarella? (Il reato contravvenzionale del cosiddetto “incauto acquisto” (art.712 c.p.), sanzionato con l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda non inferiore a 10 €, ricalca sostanzialmente la condotta di acquisto o ricezione incriminata dall’art. 648 c.p. La particolarità è rappresentata dalla sospetta provenienza dei beni da reato e, nonostante ciò, dal mancato accertamento della legittimità della loro origine.)
E se gliel’avesse regalato un altro tassista? E se l’avesse trovato in terra? E se… e se… e se… sai quanti se ci sono tra Milano e Alessandria d’Egitto?
La parolaccia “indifendibile” l’ho sentita pronunciare ultimamente troppe volte e guarda caso proprio da chi dovrebbe invece difendere proprio per il motivo per cui si fa pagare laute parcelle dal suo “tesserato”. Insomma è una parola che eviterei di usare proprio perchè:
Diritto di difesa
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Il Diritto di difesa è uno dei principali diritti riconosciuti all’imputato (e all’indagato) nel diritto processuale penale.
Il diritto di difesa è tecnico e sostanziale: nella prima accezione si verifica con il diritto e dovere di avere un difensore che guida la parte nel processo tramite consigli tecnici, la seconda col la titolarità dell’imputato stesso che sceglie la tesi sulla quale dibattere la propria posizione (di ammissione o di sostegno dell’innocenza).
Il diritto si articola in vari aspetti:
il principio secondo cui nessuno può essere obbligato a rendere dichiarazioni autoincriminanti. Fondamentale in tal senso è la forma d’interrogatorio dell’imputato disciplinata dall’art.64 .
diritto di tacere, connesso anche al diritto di essere informato al riguardo
diritto alla contestazione del fatto
diritto di nominare uno o due difensori o di essere assistito in mancanza da un difensore d’ufficio, e di conferire in ogni stato e grado del procedimento
diritto per i non abbienti di vedere garantiti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione (Patrocinio a spese dello Stato)[1].
Diritto al contraddittorio nella formazione della prova
diritto alla prova
.
cristiano autoflagellante non hai capito il punto: l’articolo ce l’ha con te che fai il tassista e non gliene frega assolutamente nulla se con passione o meno, seiunsospetto ladrone, anzi sei quasi sicuramente un ladro se solo ti capita l’occasione e per di più un ladro scemo.Poi certo c’è l’eccezione, l’ebreo buono. E anche l’utile idiota, quello non manca assolutamente mai
GRRRRRRR………CRISTIANO!!!!…..
il furto contiene l’elemento soggettivo della volonta’ di sottrarre l’oggetto contro la volonta’ del legittimo propritario quindi c’è dolo specifico ; nell’appropriazione indebita,come pare che sia il reato contestato,questo manca ……..ma che te lo dico a fare!!!…..non puoi capire….TU SEI TASSISTA DA BEN 8 ANNI ( appero!! un pozzo di esperienza)…e credi di giudicare perche conosci 4 articoli del nostro regolamento che è quanto di più lacunoso possa esistere…..
appropriazione o furto poco cambia, bella figurazza di mmmmmmmm
perche pensate che se era u n cell di un italiano , cambiava qualcosa?????? alla fine ha trovato il cellulare ed ha pensato di tenerlo e usarlo…..
facciamo fuori le mele marce e iniziamo a dare un servizio di miglior qualita e affidabilita!!!
questo è solo un esempio di come si comportano alcuni colleghi,m per nn parlare di tariffe inventate, posti che nn conoscono perche troppo vicini… eccccc
servono piu controllo nella ns cattegoria,, nn serve lavorare da 20 anni o 2 anni per capirlo!!!
Scusate ma leggendo i vostri commenti vi volevo solo ricordare che esiste un regolamento ben preciso…
ART. 34 – Obblighi dei conducenti al termine della corsa
I conducenti di autopubbliche in servizio devono, al termine della corsa:
1.far prendere visione all’utente del prezzo della corsa specificando gli eventuali supplementi tariffari applicati;
2.aiutare a scendere le persone ed a scaricare i bagagli;
3.accertare che l’utente non abbia dimenticato o smarrito alcun oggetto all’interno dell’autovettura;
4.azzerare il tassametro.
Nell’ipotesi in cui vengano rinvenuti oggetti che non sia possibile restituire immediatamente, i conducenti hanno l’obbligo di consegnarli al più presto all’Ufficio Comunale Oggetti Rinvenuti o al più vicino Ufficio di Zona della Polizia Municipale o di Stato.
Detto ciò rileggetevi il punto “3” se ci troviamo i cellulari sul sedile è solo un nostro errore…. se qualcuno si dimentica le valigie è sempre un nostro errore….
Ritornando al collega è giusto che chi sbaglia paga.
Saluti
Condivido pienamente con Cristiano, dobbiamo vergognarci è riflettere!
classificare un collega come ladro,e cioè delinquente ,è ben lontano da quanto commesso e cioè moralmente ingiustificabile e sicuramente punibile,ma non ascrivibile alla precedente ipotesi.Pane al pane e vino al vino e riconduciamo questa discussione nei suoi limiti ed argini.
….CHE NON PASSI IL CONCETTO CHE SE QUALCUNO SI DIMENTICHI QUALCOSA NEL MIO TAXI E’ COLPA MIA!!!!!…….adesso mi inc…o!!!!!!!!!!!!! ….BLUEX SEI UN TASSISTA FASULLO!!!!!! …..il comma 3 dell’articolo 34 è ovviamente e ,sottolineo OVVIAMENTE , di problematica applicazione qualora nel mentre si congeda un utente se ne palesi subito un altro (a piedi, per radio, per telefono ,per telecinesi ,per teletrasporto ,PER VATTELAPESCA e questo insieme a un miliardo di altre ipotesi impedisca di ottemperare alla prescrizione che si badi non costituisce un comportamento illecito se non se ne dimostri il dolo……….con le prime pioggie provvedero’ a farti recapitare la mezza dozzina di ombrelli scassati che troverò incastrati sotto i sedili cosicchè tu cittadino modello consegnerai all’Ufficio oggetti Rinvenuti(!?)……non scrivete sul blog facendovi passare per tassisti….quelli veri non prendono posizioni così sgangherate!!
Di fessi autolesionisti per piacere
o per vocazione e di falsi monaci ne e’ pieno il mondo. Perche’ ti stupisci smartfart?
Caro Smartfart, non meriti la mia replica. non voglio abbassarmi al tuo livello……
Ciao
contra facta nihil valent argumenta……il livello come vedi è troppo elevato per le tue deboli argomentazioni………azzera il tassametro!!
Ut nemo tam surdus qui audire non est
Scusate l’ignoranza, non avendo studiato latino non riesco a capirvi ma vi rammento che i commenti sul blog non debbono per forza essere una gara a chi l’ha piu’ lungo o a chi e’ piu’ colto, forse e’ meglio parlare tricolore … ci si intende meglio.
Sierra 96 » Se vi volete sbizzarrire: wikipedia.org/wiki/Locuzioni_latine
Come facilmente profetizzavo tre giorni fa l’utile idiota non manca mai. E ripeto per quello strano latinista che immagino voglia dire che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: al giornalista non frega nulla delle mele e delle pere, e neppure dei cellulari: gli frega di farci passare come una categoria DI LADRI IN POTENZA, blu o rossi, ma libedralizzati. D’altronde caro Sierra già nel 1855 Maupassant grande scrittore francese, libertino impenitente, morto di sifilide a 42 anni, allievo di FlaU…t, scriveva come nei salotti i giornalisti si lamentassero della ” malcreanza dei vetturini”. E cari flagellanti o scrivani in incognito, 157 anni fa l’art 34 comma 3 del regolamento comunale non era ancora stato scritto. Infine: qualsiasi regolamento o legge sottosta alla Costituzione e al principio di innocenza presunta. Addio su questo post miei cari.
I dormienti che fanno?
La mia risposta in latino era una risposta ad una ad un post in latino di mr. Smartafrt….
Chiede comunque scusa per aver risposto ad una provocazione.
Non mi sta bene però, essere considerato tassista fasullo ecc. ecc.solo per aver espresso un mio pensiero, che può piacere o no…
Il “chi sbaglia paga” è chiaramente dopo tutti gli accertamenti e indagini del caso, non sono sicuramente io a giudicare.