E Monti?
«Ho la massima stima di lui come persona. È stato mio professore alla Bocconi, è stato un ottimo commissario europeo, direi che è stato un ottimo presidente del Consiglio, ma quando si è trattato di combattere contro un monopolio-simbolo come quello dei taxi, cosa è successo? Monti ha perso. Pensi se avesse tentato di "attaccare" i veri monopoli, i veri gangli del potere economico. In un Paese di lacci e laccioli è l’agenda e non la persona quello che importa. Quanto a Monti se vuole essere protagonista, deve sottoporsi al giudizio popolare: siamo in democrazia e deve ottenere il consenso al suo programma nelle urne».
(chi è Luigi Zingales) - fonte: report84.it 1/11/2012
Eccone un altro. Ma questo chi è ? Wiki: “È editorialista de Il Sole 24 ORE[3] e ha una rubrica sul settimanale L’Espresso. È uno dei promotori di Fermare il Declino.” In pratica sta con il centro di Confindustria e la sinistra dell’Espresso – Repubblica. Il prossimo probabile governo. Lui in una botte di ferro e noi in un mare di…. Ma su due cose sono d’accordo con il giornalista: 1)Monti deve farsi votare e attaccare i veri monopoli non quelli simbolici (noi). Anche se non capisco: come lobby ci accomunano ai notai adesso siamo promossi a compari della Apple, Microsoft, Siemens, e Toyota.
2) Dobbiamo fermare il declino. Smettiamo quindi di leggere caro moderatore e il sole 24 ore e l’espresso e pensiamo con la nostra testa. Se poi licenziassero l’amico Zingales per tagliare i costi, una licenza gliela troviamo sempre così entra anche lui nell’elite e si associa alle associazioni della creme della creme
LZ fa il suo porco interesse vendendo il proprio cervello al miglior offerente, noi ignoriamo lui e gli altri colti opportunisti suoi colleghi e cerchiamo di fare il nostro interesse meglio di quanto non abbiamo fatto finora.
Oramai questi attacchi sono stucchevoli e provengono sempre dalla stessa direzione.
Anche un bambino di 5 anni e’ in grado di comprendere che questi continui bombardamenti non sono disinteressati anzi.
Sicuramente nel 2013 alle elezioni avranno la meglio questi pseudo cattocomunisti, ed a quel punto dovremo tutti, ma proprio tutti, unirci e fare fronte comune, perche’ secondo il mio modesto parere saremo i primi a finire nelle loro “amorevoli” attenzioni!
Un altro del quale non preoccuparsi, l’ennesimo scendiletto
del Prof.
un altro dei Chicago boys,la banda di Giannino si fa numerosa,francamente mi sembrano veramente patetici e anche ridicoli,con che coraggio facciano ancora scrivere qualcosa a un’economista con tutti i danni che hanno fatto negli ultimi anni.
Sempre più teste pensanti si stanno accorgendo che il liberismo sfrenato che tanto piaceva ha prodotto solo danni.
Interveniamo numerosi x spiegare al signor Zingales come funziona il mercato dei taxi. Non perdiamo questa occasione x difendere le nostre ragioni e confrontarci -in modo educato e con argomenti- con uno dei massimi paladini dell’ortodossia neoliberista
Perché dovrei confrontarmi con uno zerbino di Monteprezzemolo? Non ho tempo da perdere
Il problema non è lo zerbino, ma chi legge lo zerbino e crede allo zerbino.
In effetti in un paese di maghi e fattucchiere credere in uno zerbino ci può anche stare.
Questi economisti che seguono una dottrina vecchia ormai di 40 anni sono come il moribondo che tira gli ultimi spasmi prima di riposare in pace.
Adesso che i bei risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutto il mondo sviluppato capiscono di essere arrivati al capolinea e intravedono il rapido e inesorabile declino delle loro teorie, della loro autorevolezza e dei loro lauti compensi.
Insomma l’estinzione del liberismo e dei suoi “guru”.
La favola è finita (male).
Fine della storia (loro).
Sentono di essere seduti su una sedia che comincia a scottare.
Sanno di aver perso la faccia e adesso hanno paura di perdere tutto il resto.
Avrebbero una via di scampo dignitosa ed indolore; chiedere pubbliche scuse, salutare il pubblico, scendere dal piedistallo su cui qualcuno li ha issati e ritirarsi a vita privata.
E invece no! Hanno ancora la pretesa di venire a pontificare e strombazzare ai 4 venti quant’è buona la loro mercanzia pretendendo di continuare a venderci il loro l’elisir di lunga vita per l’eternità.
Tali e quali i venditori di fuffa sulle reti TV locali.
Peccato (per loro) che la realtà e la storia di questi anni si sia ampiamente incaricata di demolire dalle fondamenta l’enorme castello di bugie e scemenze costruito su quelle teorie.
Ora il nostro problema (ma non solo nostro) è quello di resistere fino alla loro definitva evaporazione.
Ci vorrà tempo e pazienza ma noi non abbiamo più quasi nulla da perdere.
Loro hanno già perso.