Area C, via libera dai giudici respinto il ricorso del garage

da milano.repubblica.it del 7(11/2012

Il provvedimento antismog della giunta Pisapia era stato contestato dallo stesso garage che il 25 luglio scorso aveva obbligato il Comune a spegnere le telecamere fino a settembre.

area_C_La_RepubblicaIl nuovo round della lunga diatriba sul ticket antitraffico Area C tra Comune di Milano e l’autorimessa Mediolanum Parking si conclude questa volta a favore dell’amministrazione Pisapia: la quinta sezione del Consiglio di Stato ha deciso di respingere il ricorso, con richiesta di sospensiva, della ‘versione bis’ della congestion charge meneghina. Un punto a favore che però non può lasciare del tutto tranquilla la giunta. In vista, la settimana prossima, c’è il giudizio di merito del Tar della Lombardia sulla versione originaria di Area C, affossata dal precedente ricorso avanzato sempre del parcheggio di largo Corsia dei Servi.

Intanto però Palazzo Marino tira un sospiro di sollievo. “Siamo soddisfatti, Area C ha portato benefici sia in termini di riduzione del traffico sia delle emissioni inquinanti – ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia – ed è un provvedimento che trova la sua origine in un referendum cittadino votato a larga maggioranza dai milanesi”. L’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, da una parte assicura che “l’amministrazione è determinata a difendere gli obiettivi” raggiunti, dall’altra auspica che anche i detrattori del provvedimento tornino al dialogo, piuttosto che proseguire con le carte bollate. A esultare c’è poi tutto il mondo ambientalista, che però mette in guardia dal cantare già vittoria. “La partita non è chiusa. Incombono giudizi di merito e ulteriori ricorsi – è l’allerta dei referendari del comitato ‘Milano si muove’ – Per mettere al sicuro definitivamente i risultati raggiunti, l’amministrazione deve accelerare l’adozione del piano della mobilità urbana in cui inserire la congestion charge come provvedimento strutturale”.

E’ proprio l’ordinanza del Consiglio di Stato la prima a segnalare il prossimo appuntamento. A motivare il ‘no’ alla sospensiva è “l’imminente definizione del giudizio di merito in prime cure”, scrivono da Palazzo Spada, che “consente di escludere la sussistenza del presupposto del pericolo attuale di un pregiudizio irreparabile”. Ma in precedenza il Mediolanum Parking è riuscito dove altri hanno fallito: il suo primo ricorso aveva ottenuto lo spegnimento delle telecamere ai varchi del centro. In quel caso, era il 25 luglio, la richiesta di sospensiva fu accettata. Lo stop forzato al ticket da 5 euro per le auto portò il Comune a rivederlo (ridotta da 18 a 12 mesi la sperimentazione, convenzione con i parcheggi, orario ridotto al giovedì) e ad attivare la nuova Area C il 16 settembre. Non sufficienti le modifiche, per i ricorrenti. Che si sono opposti anche per la nuova versione, incassando però i ‘no’ del Tar lombardo, l’8 ottobre, e adesso del Consiglio di Stato.

Ora tocca al giudizio di merito, sul cui esito è però fiducioso il sindaco, che ha rimarcato come i giudici amministrativi della Lombardia “già più volte si sono espressi favorevolmente rispetto ad Area C, riconoscendo la superiorità dell’interesse pubblico rispetto all’interesse di un singolo”. Anche il Codacons ha accolto con favore la decisione, facendo notare che “se il ticket fosse stato congelato avrebbe prevalso l’interesse economico di un singolo sulla tutela della salute di tutti i cittadini”. Apprezzamenti a parte, l’associazione di tutela dei consumatori è pronta a rilanciare: “Abbiamo deciso di presentare un nuovo ricorso al Tar contro il Comune di Milano e Area C – ha spiegato il presidente del Codacons, Marco Donzelli – ma questa volta con l’obiettivo opposto: quello di ottenere l’estensione del ticket a tutta la città”.

E anche Legambiente Lombardia “esulta” per la sentenza. Per l’associazione ambientalista, intervenuta ad adiuvandum al fianco del Comune nei ricorsi contro il ticket antismog, “sono le imprese che devono adeguarsi alla città e alla tutela del bene comune: il contrario sarebbe la legge della giungla”. “Siamo felici, dunque – prosegue Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – per il fatto che la giustizia abbia considerato conforme alla legge un provvedimento che libera le strade del centro da una invasione di automobili”. Di tutt’altro avviso Matteo Salvini, segretario della Lega lombarda:  “A bocciare Giuliano Pisapia non saranno i
giudici ma i milanesi, sempre più arrabbiati, perché Area C non pulisce l’aria ma ripulisce le tasche di chi lavora”.