Taxi, una categoria allo sfacelo

Situazione Taxi‐NCC‐Bus turistici nella Regione Lazio di Sergio Mancurti

fastQuesta categoria è oramai allo sfacelo. La gestione politica da circa 10 anni ha prodotto solo guai, tentando di sfruttare l’intero settore del trasporto pubblico non di linea soltanto per benefici elettorali. La strumentalizzazione di Taxi e Noleggio Con Conducente, iniziata dalla giunta Storace con leggi prive di senso, visto il tentativo di rimandare il tutto a livello nazionale tramite un decreto Milleproroghe, votato a maggioranza, ma una volta trasferito al Ministro respinto perché inapplicabile, ha prodotto lo straripamento delle autorizzazioni NCC di tutta Italia, che sono operative a Roma, facendo illudere che tale lavoro era il futuro, creando di fatto l’aumento spropositato dell’abusivismo e dell’illegalità.
Il Governo di sinistra poi ha rincarato la dose, impostando il rapporto conflittuale tra la categoria dei Taxi. Il duo Bersani – Veltroni, dopo aver rilasciato 450 licenze Taxi, ha pensato bene di aumentarle senza nessuna forma di concertazione tra le parti, mostrando i muscoli, cosa che ha prodotto solo diminuzione di incassi per i tassisti onesti, già sovraccarichi di costi come benzina, assicurazioni, costi gestionali e usura auto.
Inoltre, mancano gli incentivi regionali per l’acquisto di nuove vetture come previsto dalla legge 32/07 ridotti alla cifra di 13 euro, dimostrando che il danaro serve a ben altro e non a chi lavora. Per esempio si potrebbero incentivare gli acquisti di auto elettriche diminuendo fortemente l’inquinamento ambientale e rimettendo in moto un po’ di economia.

Prima delle elezioni regionali la Presidente Polverini si era impegnata, con un’organizzazione di noleggiatori, a istituire una commissione per arginare il dilagante problema dell’abusivismo e dell’illegalità nei confronti di titolari NCC onesti. Invece con il passare del tempo, in risposta agli accordi presi, si tollera il prelevamento da e per gli aeroporti tramite bus privati, sponsorizzati anche dalle compagnie aeree, che invitano i passeggeri a servirsi di questi estromettendo di fatto Taxi e NCC.

Questa pratica è vietata, poiché la ricerca del cliente viene punita per legge, con multe per i titolari di licenze Taxi e NCC; quindi due pesi e due misure, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato, in nome del Popolo Italiano, si esprima con parere negativo sull’esercizio di tale servizio.
Se teniamo conto che il trasporto per Fiumicino Aeroporto è fornito da un treno regionale e in passato servito da una linea di pullman dell’azienda regionale COTRAL, unica autorizzata al prelevamento dell’utenza sia da Ciampino che Fiumicino, ci chiediamo quale sia la ragione dell’esistenza di queste linee operanti in sostituzione di quelle legali.
Ancora una volta si mette da parte il servizio pubblico, che sicuramente potrebbe portare introiti all’azienda regionale per tale linea, a vantaggio di operatori privati sprovvisti dei requisiti necessari per espletare tale attività ed esercitandola abusivamente servendosi di bus granturismo, in quanto non è stato pubblicato alcun bando di gara.

Un’altra illegalità perpetrata è il servizio navetta svolto da hotels e agriturismi che, spacciato per servizio di cortesia, preleva gli utenti dagli aeroporti romani senza alcun requisito di legge, sia per i veicoli che per i conducenti, in quanto il servizio di trasporto persone è regolato dalla legge 21/92 e dalla legge regionale 58/93.
Questo malcostume è utilizzato anche dalle aree aeroportuali ai parcheggi di sosta privati, visto che le leggi sopracitate sono valide anche per i piccoli tragitti.
Ci chiediamo se non sia ora di affrontare, da parte della politica tutta, questi argomenti, smettendola di giocarci sopra solo per scopi politico‐elettorali, stabilizzando le norme, vigilando sulla regolarità nello svolgimento di tali servizi che sono già regolati da leggi e facendo applicare sentenze del Consiglio di Stato.
A Roma sono circa 14.000 e circa 30.000 nel Lazio gli operatori del Trasporto Pubblico non di Linea e possono ben considerarsi una grande impresa.

Le istituzioni, nei periodi di crisi come quella che oggi stiamo attraversando, potrebbero aiutare la categoria con sgravi fiscali, con veri aiuti, incentivando, ad esempio, l’acquisto di auto elettriche, che sicuramente contribuirebbero all’abbattimento dell’inquinamento sulla città di Roma sia in termini di smog che di rumore, con ritorni economici anche sul piano sanitario pubblico e rimettendo in moto il ciclo dei consumi.
Queste sono scelte che vanno nella direzione del rispetto della legalità e della promozione di un lavoro più qualificato e moderno.
Bisogna mettere fine alle provocazioni che alimentano guerre e contrapposizioni tra i lavoratori del Trasporto Pubblico
non di Linea, facendo apparire questi agli occhi dei cittadini, come evasori o lavoratori agiati, senza conoscere veramente le problematiche della categoria, minacciata continuamente anche dalle istituzioni che non vigilano sul rispetto delle leggi vigenti rilasciando, di fatto, permessi e concessioni al di fuori di ogni normativa.

In ultimo, ma solo per cronologia, bisogna metter fine ai continui attacchi a cui la categoria è sottoposta dagli organi di stampa per il parcheggio, definito selvaggio, nelle piazze romane, senza tener conto che il Taxi è obbligato al servizio; sarebbe come dire che gli autobus pubblici non possono sostare a un capolinea perché intralciano!
Vorremmo inoltre conoscere i costi per i cittadini di OPEN BUS e ROMA VATICANA e altri, che svolgono un servizio in antagonismo con ATAC e in concorrenza con i Taxi per gli spostamenti dei clienti, nella città, al fine di visitare i siti storici.
Altro grave abuso che viene perpetrato, per la gestione romana degli eventi sportivi (vedi gli Internazionali di tennis) e Fiera di Roma, dove il servizio di trasporto persone è svolto da soggetti privati senza alcun requisito previsto dalla normativa.

Togliendo sprechi e sperpero di danaro pubblico si potrebbero realizzare molte cose riguardanti il Trasporto Pubblico non di Linea.

fonte: sindacatofast.it nov/2012

5 commenti

  1. Forse i miei colleghi lombardi non se ne sono ancora accorti o sono rimbambiti dal sole a cui non sono abituati (visto che il cambiamento climatico ci regala giornate incredibili):
    IL “SERVIZIO” NCC CI HA SPAZZOLATO TUTTE E RIPETO TUTTE LE CORSE BELLE!

    Traduzione per i più tardi: Fino ad una decina di anni fa capitava spesso e volentieri di fare corse che oggi non si ha neanche il coraggio di immaginare, poi una cieca gestione delle regole imposte (con la complicità delle nostre associazioni) da una disciplinare in modo feroce ed ingiustificato, ha lasciato spazio a ncc di tutto il nord Italia che piovono a Milano a scremare tutta la panna, lasciandoci il fondo del pentolino col latte bruciacchiato.
    Avete capito? Siamo fottuti quasi quanto i romani e andiamo in quella direzione ed ora gli ncc spingono per portarci via anche il fondo del pentolino pretendendo di fare il nostro lavoro con l’abolizione delle regole a colpi di TAR, Tribunale Europeo e fiumi di lacrime di coccodrillo sulle pagine dei loro prezzolati amici giornalisti.

    Siamo chiusi in una riserva indiana coi cowboy che stanno caricando i winchester per sterminarci.

  2. OOOPS, ziotaxi che coraggio che hai! Adesso ti devi comprare un ombrello paralacrime e un tappo da damigiana!

  3. Riflettano gli amici Ncc. Lo squalo divorerà loro insieme a noi. E con loro lo sta facendo in maniera ancora più subdola. Ma sono talmente impegnati a voler fare i taxi che rischiano di non accorgersi che gli stanno togliendo la terra da sotto i piedi

  4. A differenza di noi tassisti gli NCC guardano lungo o meglio hanno qualcuno sopra che guarda lungo e si muove a colpi di avvocati e sentenze forti delle normative europee sui servizi. Quello che mi chiedo è questo: se lo fanno loro perchè non lo facciamo anche noi che in termini di qualifica professionale siamo ancora più tutelati dalla 21/92???
    Risposta: perche’ non conosciamo a fondo il nostro lavoro, non studiamo le leggi e i regolamenti e ci affidiamo al “sentito dire in piazza” dimenticando che una buona parte di noi a volte le spara così grosse da farci camminare i treni! ci affidiamo a personaggi che vanno a sedere agli stessi tavoli di concertazione a cui siedono rappresentati delle controparti e spesso e volentieri rappresentano gli uni e gli altri.
    Chi ci ha rimesso??? NOI, che ci siamo fatti portare via il lavoro migliore da chi è stato meno immobilista di noi nel corso degli anni e si è saputo guardare bene le spalle tanto da arrivare a levarci il piatto da sotto il naso.
    Ora quello che è perso è perso ma quello che possiamo fare è cercare di iniziare ad essere più competitivi. Nella vita chi mena per primo mena 2 volte, noi abbiamo incassato e basta

  5. Finchè staremo a guardare e parlare tra di noi sui posteggi non risolveremo niente! Quanti di noi sarebbero disposti a segnalare per iscritto gli abusi che vediamo tutti i giorni? Secondo me pochi anzi pochissimi!!!!!!!! Siamo capaci di telefonare alle centrali radio per segnalare un collega senza sigle(che poi chissà cosa ci porta via) oppure cacciare dal posteggio un collega che sfora di pochi minuti il turno! Ma per esempio stiamo a guardare gli NCC parcheggiati a tutte le ore davanti agli hotel (me ne viene in mente uno tipo corso Garibaldi 84 a Milano dove nel posteggio taxi ci sono 2 se non 3 ncc tutte le mattine). Noi deleghiamo tutto alle nostre associazioni………diciamo…….non fanno niente! Ma noi cosa facciamo per difendere il nostro lavoro? Vi rispondo io…..NIENTE!!!!!!! Ci lamentiamo e basta, tra di noi. Abbiamo centrali radio che addirittura vogliono abbassare i prezzi per portare via clienti alle altre. Abbiamo centrali radio guidate da persone che hanno più di una carica. Se partecipate ad una assemblea di un sindacato o associazione che ha 1000 o 1200 associati vi renderete conto che i presenti sono il 10 % del totale. Sono 26 anni che guido il taxi. Dobbiamo smettere di stare a guardare. Questa è la mia opinione e la mia visione. Una buona serata a tutti. Michele

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