Ex imprenditore clochard multato a Natale

Renato(aggiornamenti a piè dell’articolo: video di Mediaset e stampa internazionale) Lo hanno multato il 20 dicembre, il giorno dopo il suo 53/o compleanno, allo scalo di Linate per ”aver svolto attivita’ di commercio su area pubblica senza autorizzazione”. Dovra’ pagare circa tremila euro che non ha, Renato, ex imprenditore che da un anno e mezzo e’ un senza fissa dimora adottato dai tassisti milanesi. ”Per cercare di tirare avanti vendo loro piccoli oggetti – racconta – come tagliaunghie, piccole lenti di ingrandimento, torce”. I tassisti hanno preso a cuore la sua situazione: ”E’ una brava persona – dice Marco Marani, vicepresidente Unica Filt-Cgil – non fa nulla di male, non ruba. Sta semplicemente cercando di avere una seconda possibilita”’. Prima di finire in mezzo ad una strada Renato era un imprenditore tessile: in quattro anni ha perso tutto ed e’ morta anche sua moglie. Oggi cerca di fare quello che gli riesce meglio, ovvero il commerciante, anche se su piccola scala: ”Guai a chi mi tocca i tassisti – dice oggi – sono la mia famiglia, altro che lobby. A casa di uno di loro ho passato anche la vigilia di Natale”.

fonte: ansa.it 28/12/2012


Questo è il servizio su Studio Aperto del 28/12/2012


La notizia riportata anche dalla stampa internazionale:

Taxi drivers in Milan have rallied around a former businessman who faces a 3,000 euro fine for selling cigarette lighters, small flashlights, and other items to make ends meet. Renato Moda, who spoke over lunch at a Milan soup kitchen, says he was charged with running a business in a public area without…

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5 commenti

  1. Finalmente un pezzo di vita reale che probabilmente è andato in stampa senza accorgersi che dava un’immagine positiva dei taxisti (…altro che lobby…) quindi in contrasto con la “linea editoriale” perseguita per anni del CDS (e non solo)!
    Oppure sta cambiando il vento?

  2. i giornali dovrebbero finire di fare tutta l erba un fascio perchè siamo una categoria di onesti lavoratori e come i giornalisti mica sono tutti onesti’?complimenti ai colleghi di milano siete grandi dall’associazioneliberitassisti napoli

  3. Non capisco perchè io mi devo svegliare tutte le mattine, alzare la saracinesca del negozio, rilasciare scontrini e pagare tasse, se fosse possibile vendere cianfrusaglia in modo cvompletamente ABUSIVO. Sarà un amico, ma rimane un tresgressore della legge, e come tale è giusto sanzionarlo.

  4. Allora bisogna sanzionare TUTTI i venditori di cianfrusaglie ai semafori, gli accattoni, gli abusivi che si procacciano clienti all’interno di aeroporti e stazioni, i portieri d’albergo che prendono fior di mazzette da certi noleggiatori (e anche certi tassisti, perchè no) e da TUTTI MA PROPRIO TUTTI quelli che non stanno esattamente nei binari della giustizia, compresi gli amici dentisti che ti fanno il prezzo stracciato se non pretendi la fattura e mettiamo pure un carabiniere con gli occhi fissi su ogni cassa di negozio. O no?

  5. Caro Salvatore, il problema non è il “lavoratore” giornalista più o meno onesto e che per inciso è spesso un free lance precario sottopagato insomma anche lui uno schiavo del sistema. Il problema sono le proprietà dei giornali e gli inserzionisti pubblicitari che comprando anima e corpo dei dirigenti responsabili della testata gestiscono la “linea editoriale” in nome e per conto dei loro “padroni”.
    Cara Antonella, anche in questo caso il sistema crea prima le condizioni e poi sapientemente “gestisce regole e sanzioni” affinchè noi ci si faccia la guerra “fra poveri” confinando ai piani bassi della scala sociale la “lotta di classe”.
    Intanto lassù dai piani alti se la godono guardandoci sbranare fra noi per un tozzo di pane.

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