Taxi in agitazione a Barcellona

(articolo di Sergio L. Sierra 67)

taxi-barcelonaRingrazio i colleghi Catalani che, tramite Twitter, mi tengono informato su quello che sta accadendo al servizio taxi di Barcellona. I tassisti di Barcellona sono in agitazione in città ma sopratutto all’ aereoporto El Prat, in quanto il comune di Barcellona esattamente l’ente “de la Generalitad transport català “ per far fronte alla crisi (dicono loro) ha indetto un referendum tra i conduttori di taxi per una rivoluzione del cambio dei turni. L’autorità al trasporti taxi di Barcellona ha comunicato che il voto dei tassisti e’ coinciso con le proposte di cambio turno del comune Catalano.

I tassisti invece dicono il contrario e cioè che il referendum e’ stato taroccato. Per capire meglio il disagio dei Taxisti di Barcellona bisogna saltare indietro di qualche decina di anni. Infatti una politica miope pseudo liberista e scellerata aveva fatto si che il servizio venisse liberalizzato per abbassare i prezzi alla utenza che avendo più taxi a disposizione veniva a crearsi un abbattimento del prezzo delle corse.

Questo non è mai avvenuto, anche se Barcellona può vantare un prezzo molto basso rispetto al resto d’Europa, si era creato poi un effetto collaterale che stava portando il servizio al disastro. Nel giro di poche settimane sono raddoppiati i taxi, il lavoro era sempre lo stesso, quindi ad un certo punto prima di salire su un taxi era indispensabile farsi il segno della croce. La criminalità era aumentata e tanti conducenti erano poco raccomandabili.

Siccome facevano la fame tutti, la licenza aveva valore zero ed il lavoro era zero, passavano la giornata a giocare a carte, quindi stessa torta di lavoro, il quadruplo delle bocche da sfamare. Ad un certo punto le associazioni dei Taxisti hanno deciso di comperare per poche pesetas le licenze in eccesso circolanti a Barcellona , e facendo così hanno potuto gestire in termini civili servizio e controllo del prezzo del trasporto taxi.

Le licenze in eccesso dovevano tornare utili in circostanze di forte richiesta , in alcuni casi state immesse a tempo determinato e poi trasformate a tempo indeterminato. Adesso però c e una crisi pesantissima in Spagna come da noi . Il governo catalano sta facendo l’errore di tirare da una parte e dall’ altra una coperta già corta che se la tiri verso la testa si scoprono i piedi e se la spingi verso i piedi si scopre la testa, in più c’è l’aggravante che pare che i referendum siano stati taroccati per scopi politici ( tanto per cambiare ) .

Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà , penso potrà succedere di tutto o nulla. Domani c’è un importante assemblea generale. Quindi avviso tutti coloro che vanno per Barcellona di non prendersela coi colleghi Catalani perché sono molto ma molto arrabbiati guarda caso con i politici del loro territorio.

Sergio Sierra 67 tassista Milanese con vocazione internazionale

youreporter.it/mio/sierra

20 commenti

  1. Notizie appena arrivate da Barcellona mi dicono che i clienti sono molto arrabbiati coi tassisti per questo disagio e che tutti i colleghi che scaricano all aeroporto El Prat sono invitati “con le buone maniere” da collrghi in agitazione a non prendere i soldi della corsa dal cliente..

  2. Ecco per esempio a cosa potrebbe essere utile il “Consorzione taxi” il giorno che riuscissero a liberalizzarci.
    Ricomprare le licenze in eccesso e gestirle temporaneamaente nei momenti di picco (quando e se mai più torneranno).
    Ripeto la strategia è quella di mantenere il CONTROLLO del settore nelle nostre mani.
    Partire dalla situazione di fatto ci mette in una posizione di forza nei confronti di qualunque altro “operatore” che volesse entrare sul “mercato”.
    Perdere questa posizione sarebbe solo colpa nostra e la fine del nostro mercato, delle nostre licenze, delle nostre famiglie e della nostra vita.

  3. milano 32> Il giorno in cui riuscissero a liberalizzarci potremmo solo comprarci dei carrettini per le caldarroste e andare a fare i venditori abusivi. Renato arriviamo! 😉

  4. Quello che è successo a Barcellona ,in occasione delle Olimpiadi,potrà succedere a noi con l’Exspo e con la deregolamentazione delle licenze con utilizzo del sostituto ,2 guida,collaborazione famigliare e cioè con la crisi del lavoro quale miglior soluzione che utilizzare queste aperture per sfruttare al meglio la licenza,senza preoccuparsi dell’interesse comune?Sarebbe necessaria una assemblea generale per discutere questi problemi che assieme alla concorrenza illegale di “Italo treno”,i Bus agli aeroporti a prezzi da saldo,il nuovo sistema alle colonnine,il redditest,ecc.Queste nuove preoccupazioni sono già all’orrizzonte e mi stupisce che i nostri generali non sentano la necessità di discuterne con la truppa.Ma alla fine sono solo il solo a stupirsi?

  5. La voceinfo.it con un post a firma Michele Polo ripropone la “tiritera” sulle liberalizzazioni, con un occhio di “speciale” riguardo al servizio taxi. Invito i colleghi ad intervenire -in modo civile e documentato- per esprimere il nostro dissenso e spiegare le nostre ragioni.Voglio ricordare ai colleghi l’importanza del confronto mediatico.

  6. Luciano, ottima la tua segnalazione, di sotto il messaggio che ho lasciato al “professore”:

    Egregio Professore,
    comprendo che sia duro rinnegare una vita dedicata alla religione economica neoclassica grazie alla quale ci si è probabilmente guadagnati la pagnotta fin quasi alle soglie della pensione.
    Mi auguro che almeno lei, a differenza mia e di tanti altri come me vittime del modello economico sponsorizzato da Lei e molti altri bocconiani della sua generazione, ci arrivi felicemente e con soddisfazione.
    Ebbene chi fa il suo mestiere sa molto bene quello che sta facendo: seguire scrupolosamente le 10 regole della comunicazione di Noam Chomsky , ovvero mentire, mentire e poi ancora mentire.
    Chi fa il suo mestiere sa benissimo (ma ormai ce ne siamo accorti anche noi) che le presunte liberalizzazioni, concorrenza, mercato e compagnia cantante, storicamente, NON hanno portato NESSUN beneficio al consumatore/cittadino, anzi esattamente il contrario.
    La teoria neoclassica è ormai talmente “usurata” che, visti i risultati, non hanno più il coraggio (e la faccia tosta) di sostenerla nemmeno quelli che l’hanno inventata.
    Lei sa o dovrebbe sapere che tutto il mondo accademico internazionale sta rielaborando modelli di economia ripartendo da Keynes e superare/riparare/evitare i colossali danni provocati dal neoliberismo.
    Lei sa o dovrebbe sapere di essere fra i pochi dinosauri del settore (assieme a Monti ed i suoi tecnici) sopravissuti, ma dovrebbe anche sapere che la vostra era geologica, appunto come quella dei dinosauri, è al capolinea.
    Immagino sia anche lei (del resto in numerosa e allegra compagnia) uno dei luminari di economia che fino al 2008 negava il rischio di una crisi finanziaria e predicava dal pulpito di qualche prestigiosa testata ai risparmiatori ad avere fiducia nel “sistema” , nel “mercato” ed investire in derivati, hedge fund, azioni, fondi comuni, pensioni integrative e compagnia bella.
    Dopo il disastro globale ancora in corso (e chissà quando e se mai se ne uscirà), siete ancora lì come e più di prima a propinarci (tali e quali le televendite berlusconiane) giorno/notte/sopra/sotto/davanti/dietro (soprattutto dietro) il vostro “pacco” pardon, modello di economia, ormai morto e sepolto.
    Sia gentile, credo le manchi poco alla pensione, si goda in santa pace gli ultimi anni di lavoro, o meglio ancora, si ritiri in prepensionamento volontario dimostrando almeno così un pochino di rispetto per la nostra intelligenza e per le inutili e brutali sofferenze che avete inflitto a così tanti cittadini.
    Come diceva il buon vecchio maestro Manzi: non è mai troppo tardi!

  7. AGGIORNAMENTO DA BARCELLONA

    La situazione a Barcellona sta ritornando alla normalità ,dopo che per 2 giorni in circa 500 hanno bloccato l aerostazione terminal di Barcelona El Prat . La situazione si è sbloccata in quanto oggi c è stata una assemblea generale con le parti in questione e quindi alle ore 18 sono tornati i turni vecchi che erano stati cambiati il 03 gennaio 2013.

    Lo zoccolo duro della protesta di questi giorni sono stati gli autonomi ( titolari di licenza soprannominati anche Impresarios ).

    Le parti che hanno trattato invece sono -Instituto Metropolitano del Taxi Imet- che sarebbe un po’ come il nostro assessorato alla mobilita del comune, e il Sindicat del Taxi de Catalunya (STAC), il Coordinadora Metropolitana del Taxi, UGT e Associació Empresarial del Taxi ( titolari di licenza che ho specificato prima ).

    Stamattina durante l assemblea ci sono stati dei blocchi del traffico in Plaza de Catalunya (dove ce la famosa Rambla di Barcellona ) e in altre parti del centro dove si svolgeva l incontro.

    L orario di lavoro dei colleghi di Barcellona è quindi quello che c era prima e cioe orario libero 5 giorni su 7 con 2 giorni di riposo alla settimana. L orario proposto dalla -Instituto Metropolitano del Taxi Imet- era il T1 e il T2 due turni che non ho capito come si sarebbero svolti.

    Anche per il carico all aeroporto El Prat segue la turnazione mensile licenze pari e licenze dispari, cioè, le licenze pari possono caricare il mese pari dell anno e quelle dispari il mese dispari (danno collaterale della liberazione selvaggia ) –

    Concludendo, le parti si incontreranno settimana prossima per ridefinire i segni di riconoscimento sulle vetture delle turnazioni che sono state rimosse per far posto alle nuove turnazioni che devono consiedare i riposi di tutta la flotta taxi, quindi devono riessere assegnati in maniera omogenea per garantire il serevizio.

    Tanti tassisti erano contrari alla protesta per dar modo di metabolizzre e capire se le due nuove turnazioni erano valide, chiedevano almeno la sperimentazione di un mese, invece le nuove turnazioni sono durate solo pochi giorni.

    Ringrazio i colleghi di Barcellona alla quale sono in contatto in particolare Alberto .

    Sergio Sierra 67

    Twitter @SergioSierra67

  8. Lodevole l’intento di Sierra, che ringrazio comunque, ma non ho capito un accidente sulla situazione dei taxi spagnoli. NOn è questo il modo in cui possiamo andare avanti: urge un panorama europeo documentato. Per quello che riguarda la grecia rimando ai miei articoli di agosto. Si cerchino dei corrispondenti, se piace la chiacchera, ma oltre ai racconti individual ci vogliono i datii: turnazioni, valore licenze, regole, enti di controllo, incassi etc etc. UNA TABELLA COMPARATIVA A NOSTRO USO E CONSUMO. Anche In Francia hanno liberalizzato, MA LE LICENZE VALGONO 250mila euro e non le hanno certo comprate i tassisti per mantenere i prezzi. Se vi documentate scoprirete che a parte Grecia, Spagna, e Irlanda dove il valore è precipitato perchè tutto è precipitato a partire dai redditi, dal valore delle case, dei titoli di stato, e nessuno ha più soldi neppure per mangiare, le licenze taxi dappertutto valgono più e a volte molto di più che in Italia. NON PRENDIAMO PER BUONE PER CORTESIA LE FANDONIE CHE RACCONTANO GLI AVVOLTOI, IMPARIAMO A CERCARE E LEGGERE I DATI; A CERCARLI. Quanto ai generali Martano chi sarebbero? QUi mancano proprio financo i tenenti! Se poi ti riferisci a chi ci tiene la contabilità, radiotaxi, autosostitutive, e servizi vari, l’unica cosa che hanno firmato è un volantino con numeri di autovetture per paese e tariffe, distribuito peraltro dopo mille esitazioni l’anno scorso in pieno attacco liberalizzatore che riprendeva peo’ dati pubblicati dal quotidiano la repubblica. Provate a bussare amici e scprirete che non c’è neppure uno straccio di studio sull’utenza, figuriamoci un benchmark europeo. Del resto il loro business siamo noi. Quindi diamoci da fare al solito per conto nostro.

  9. No Martano, nonsei il solo a stupirti….sempre piu spesso rimango stupito anch’io, per la latitanza di taluni e il disinteresse di altri. Perchè vedi, se da una parte c’e chi non informa, dall’altra c’è chi nonsi informa e pensa solo a se stesso e al proprio incasso quotidiano, senza voler guardare a ciò che gli capita intorno……….

  10. Vorrei precisare per quell che non lo sanno .
    In Spagna il servizio taxi varia da città a città , anche i regolamenti sono diversi , i colori dei taxi sono variegati , Solo a Barcellona e in qualche atra piccola realtà i taxi sono stati liberalizzati . Comunque sia in Spagna il rapporto taxi/abitante e’ il più alto d Europa .
    I tanti contatti con i colleghi sparsi per il mondo , mi daranno spero un giorno l occasione di poter essere informato su tante realtà mondiali del trasporto taxi , il mio obiettivo e ‘ quello .
    Mi aiuta la mia passione per le lingue . Posso avere già informazioni di tariffe e regolamenti di diverse città del mondo .

    Sergio sierra67

  11. khoolaas!!!!!gentilmente potresti spiegarmi com’è possibile che in un sistema di licenze liberalizzate come in Francia, come dici tu,le licenze valgono 250 mila euro circa???significa che comunque il numero delle licenze è contingentato?!!o sbaglio?quindi è giusto dire liberalizzato?mi pare un’equazione semplice,numero chiuso+valore,numero aperto- valore,o sbaglio?la differenza sta su chi è proprietario di licenze,al plurale,le società.Un esempio facile facile è forse il modello newyorkese dove il valore della licenza è altissimo ma a capo troviamo società che si spartiscono il buisness,pagando miseramentei tassisti.ciao grazie!

  12. il senso del commento di Kloolaas è evidente,rimprovera che chi paga una tessera sindacale ha diritto di essere informato su cosa avviene attorno a lui e non essere lasciato nell’ignoranza.Indiscutibilmente siamo a parità di mezzi e operatori come la ATM della città di Milano ,ma come visibilità e peso siamo decisamente lontanissimi ,ci è mancata la volontà di rappresentazione di interessi condivisi e proseguendo nello stesso atteggiamento saremo destinati a sparire,non per la crisi di lavoro,(in questi anni la mobilità con servizi tramite auto è aumentata),ma per la nostra incuria ad affrontare la realtà di un mercato che cambia velocemente in ogni suo aspetto,(comunicazione e bisogni):Non ci rimane molto tempo e se non riconosciamo che persone come Kloolaas ,formazione di manager a discreto livello,siano ascoltate e seguite ripercorreremo una strada senza uscita.

  13. più che discreto, martano, ma grazie per la stima. Frataxi mi dai l’occasione per chiarire ulteriormente, una volta di più il recente passato così ti sarà più chiara la faccenda. I “liberalizzatori” sostengono di avere due obiettivi:
    1) favorire l’utenza: più taxi, più concorrenza, tariffe più basse, disponibilità assoluta di vetture in ogni momento del giorno e della notte
    2) creare nuova occupazione in un’attività che non necessita di requisiti partricolarmente elevati: basta la terza media e un paio di patenti.
    E’ il combinato disposto di questi due ragionamenti che crea quella singolare e meravigliosa unione fra neoliberisti puri alla Monti e riformatori di sinistra alla Bersani, quello dell’Italia GIUSTA che quindi sospetta dei lavoratori autonomi perchè evasori, e sta dalla parte dei deboli, cittadini utenti e giovani disoccupati. E’ per questo caro Frataxi che tu e la tua famiglia fareste meglio a diventare impiegati statali e alla svelta.
    POI PERO’ C’E? LA REALTA’ E SOPRATUTTO LA CAPACITA’ DI AUTODIFESA DEI LAVORATORI IN QUESTO CASO I TASSISTI.
    Allora cosa è successo in Francia? Che dopo uno scontro durissimo, si sono fermati a metà strada e hanno fatto quello che hanno tentato di fare pure qui all’ultimo minuto: la cumulabilità delle licenze, che si è tradotta nell’affitto 24 ore al giorno ai lavoratori alla modica cifra di 1.000 euro circa alla settimana. Quindi frataxi più vetture in circolazione, perchè se il collega padroncino come te, lavora ” solo” 11 ore e magari riposa 1 o 2 giorni, quello che deve pagare i 1000 stai sicuro che ne lavora sette su sette. Percvhè le licenze non sono crollate di valore come in Grecia o in Irlanda? Perchè amico mio a Parigi c’è talmente tanta domanda che gli incassi sono calati ma non precipitati, in altre parole il mercato ha assorbito l’aumento delle vetture circolanti, mentre un’operazione simile qui ci farebbe morire tutti di fame esattamente come in Grecia. Spero di avere chiarito, a disposizione.

  14. Riflettendo sulle parole di Khoolaas e su quello che è successo a dicembre-gennaio scorsi mi sono chiesto perchè, a differenza dei lavoratori dipendenti e i loro fortissimi sindacati che hanno ingoiato “riforme” pesantissime (pensioni ed art. 18 senza quasi battere ciglio), la NOSTRA “resistenza” è stata enormemente superiore fino a respingere al mittente la riforma del servizio taxi.
    Almeno finora.
    Ora la domanda è perchè invece NOI che siamo nella sistuazione opposta abbiamo reagito molto più energicamente fino a spuntarla?
    La spiegazione che mi sono dato è che la percezione individuale di NON avere una rappresentanza di categoria FORTE ed UNITA ci spinge ed obbliga a responsabilizzarci e a difenderci individualmente.
    Come quando nei momenti di pericolo il branco viene attaccato da qualche predatore, istintivamente, TUTTE le rivalità e dissapori individuali vengono “sospese” per fronteggiare il “nemico comune”, così è stato per noi!
    L’istinto di sopravvivenza è stato il collante che, in quei momenti critici, ci ha aggregato TUTTI intorno allo stesso obiettivo.
    Curiosamente mi pare che avere una rappresentanza debole e poco autorevole sia stato in realtà il nostro VERO punto di forza.
    Purtroppo alla lunga non penso che questa stranissima situazione possa durare. Ci prenderanno per sfinimento e ripeto è quanto mai necessaria una forma di rappresentanza forte, unitaria, competente e soprattutto “onesta” in grado di tenere testa a quei marpioni della Bocconi che passano le loro giornate a pensare come inkaprettarci…….

  15. MILANO32> Semplice: i lavoratori dipendenti hanno ingollato il rospo delle riforme che hanno tolto loro parte del potere di acquisto (e anche di trattativa, purtroppo), mentre i tassisti hanno lottato e lotteranno per la SOPRAVVIVENZA! Toccare il nostro settore modificando in qualsiasi modo la Legge 21/92 significherebbe la nostra fine. E io sono disposto a sacrificarmi per la mia famiglia perché l’istinto animale me lo impone da migliaia di anni di evoluzione.

  16. bene marco, bene milano 32. Aggiungerei però una postilla: la riforma delle pensioni ha distrutto anche noi esattamente come i lavoratori dipendenti: a me per esempio ha regalato cinque anni di lavoro in più. Ma con una differenza rispetto al dipendente: che se io in questi cinque anni regalatimi per la salvezza dell’Italia, mi rompo una gamba, mi ammalo garvemente o altro, NON HO NE’ MALATTIA, NE’ CONSERVAZIONE DEL POSTO, e siccome come noto, guidare un taxi 10 ore al giorno NON E’ LA STESSA COSA CHE AD ESEMPIO FARE UNA RIFORMA SULLA PELLE DEGLI ALTRI, sia pure a malincuore e piangendoci sopra, paradossalmente ci ha colpito di più degli altri.

  17. sierra 67: una follia che segnala solo lo stato di disperazione in cui arriva un paese con la disoccupazione al 30% e che non ha nulla a che vedere con le necessità di trasporto di una città con 1 milione 615mila abitanti. Meditate tassisti italiani, meditate

  18. Infatti khoolaas lo conferma che nelle città dove hanno liberalizzato, non son più liberalizzate, l andamento è a cercar di eliminare o regolamentare le licenze in esU…o per garantire un sistema decente. Come ho scritto, per esempio nel mese di gennaio che è dispari possono andare a caricare clienti solo le licenze dispari all aeroporto El Prat, e le licenze pari il mese pari.

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