I taxi di Roma sull’orlo del baratro

altan-baratro2Allora domenica e lunedì inizio turno notturno, domenica e lunedì faccio 4 corse, lunedì e martedì 3 corse, incasso in due notti 90+40=130 euro. Rientrato a casa con una sensazione d’imbarazzo, quasi di colpa, verso il resto della famiglia che va a scuola (figli) o a lavorare (mia moglie). Mi chiama un collega poco prima di pranzo e mi racconta una questione successa in mattinata davanti alla zona arrivi di Italo a Ostiense, un gruppo di vigili allontana i colleghi in attesa dell’arrivo, in ritardo del treno, vicino a “Eataly”. Minacciati addirittura di denuncia per sosta non autorizzata e “adescamento di clienti”. Eppure i clienti all’arrivo del treno si lamentanto che non ci sono taxi e noi “facciamo le ragantele” nei parcheggi, sembra quasi un disegno”.  Arroganza e sopruso, contro il nostro silenzio.

Riccardo tassista romano.

9 commenti

  1. Ahime’ quanto risponde alla realta’ romana quanto scritto dal collega! Anni di tolleranza pilotata dell’abusivismo stanno portando il nostro lavoro alla totale rovina proprio in un momento di recessione economica. In piu’ mettiamoci comportamenti scorretti e illeciti da parte di una minoranza di colleghi (“battitori”, gente che lavora fuori turno, spaccio di corse via telefonino…. insomma chi piu’ ne ha piu’ ne metta!) ed il gioco e’ fatto: la rovina del tassista romano e’ il tassista romano stesso che ha sempre pensato a mettere avanti il suo piccolo interesse personale giornaliero piuttosto che tutelare il futuro del proprio lavoro.

  2. Siria1 ha ragione .
    Che c’è la crisi tutti lo sanno ma quando ci si mette anche la categoria sia taxi che NCC a appesantire il tutto allora c’è qualcosa che non va.
    In troppi si fanno i fatti loro rovinando il lavoro degli altri.
    È vi do un esempio:
    Una mia amica e andata a Roma in settimana e con il taxi da Fiumicino Aeroporto fino alla via Prenestina, Roma(42km) a dovuto pagare 160€…….LADRIIIIIIIII
    Appena mi fa vedere la ricevuta vedrò se pubblicarla o no.

  3. Scusa io ti pubblico il commento per “dovere di cronaca” ma credere che ci sia un fesso che sborsa 4 volte di più del dovuto mi riesce un tantino difficile. Piuttosto devo dire che parecchi nostri clienti si fanno portare al treno o al bus per Malpensa e ci chiedono la ricevuta “in bianco”, per fare che lo lascio alla vostra immaginazione.

  4. Personalmente trovo quanto scritto da Gabry abbastanza inverosimile (non impossibile) se non documentato.

    E’ altresi vero che i TAXI UFFICIALI del comune di Roma sono tenuti ad esporre sulle fiancate in dimensione A3 le tabelle identificative riportanti le tariffe massime consentite dagli Aereoporti (da Fiumicino a centro città la tariffa è di 48 euro) e in testa alle zone di carico passeggeri sono esposte le tabelle con le stesse tariffe: basta semplicemente farsi 2 conti per non essere ipoteticamente tratti in inganno e 160 euro va secondo me fuori da ogni immaginazione!

    Salire su un taxi equivale a tutti gli effetti accettare un contratto di prestazione di servizio, servizio del quale il passeggero dovrebbe implicitamente conoscere i termini e condizioni così come ad esempio si fa se compro un telefono: prima ci si accerta delle condizioni di servizio e del prezzo poi si decide se usufruirne o meno.
    Le tariffe dei taxi sono pubblicate sui siti internet delle amministrazioni comunali e quelle di Roma in particolare sono ormai veramente semplici da capire. Ma qui entra in gioco l’inerzia del cliente che poi una volta presa la “sola” va cercando giustificazioni alla propria ignoranza e omertà (…e già perchè se gli illeciti esistone è perche nessuno li denuncia)

    Ben altro discorso sono le forme di abusivismo nate a seguire dal decreto Bersani in poi come servizi integrativi: una su tutte? il servizio shuttle con pullman granturismo che diverse società operano da qualche anno a questa parte sebbene il Consiglio di Stato con sentenza del 07/02/2012 n. 645/2012 ne abbia decretato l’illegittimità.
    PURTROPPO PERO’ PARLIAMO DI UNA SENTENZA DI UN ANNO FA …. cosa ha fatto la “categoria” per farla rispettare in questo anno??? NULLA! solo sotto elezioni qualcuno se ne ricorda e decide per una “manifestazione”.

    Idem dicasi per il box informativo sul servizio taxi all’interno dell’aerostazione ormai sommerso da altri box informativi dei più svariati tipi di “servizi”, dei servizi Limosine service che si spacciano per taxi sui vari motori di ricerca in rete, degli open bus che ormai effettuano servizio di linea a tutti gli effetti con non si sa bene quale tipo di autorizzazione e sicurezza, degli apecalessino ed i risciò gestiti un tempo da coop sociali di ex detenuti ed ora non si sa da chi e come.

    Da Tassista Romano (la T è volutamente maiuscola perchè sono anni che faccio il mio lavoro in modo onesto e trasparente) sono giorni che giro per la città e mi rendo sempre più conto di una cosa: il nostro male è la nostra INERZIA, la nostra totale incapacità di promuovere la nostra attività in modo trasparente sebbene gli strumenti ed i diritti per farlo ci siano tutti scritti per Legge nei fondamenti del nostro lavoro, oggi basta accendere un pc e navigare per farsi una cultura sul proprio lavoro.
    Esistono i liberi mercati e la tecnologia ha fatto passi da gigante in termine di comunicazione tra domanda e offerta, esistono le leggi che abbiamo voluto modificare a suono di scioperi, assemblee e processi (finiti nel dimenticatoio perchè sarebbe pubblicità scomoda) a tutelarci e non siamo in grado di applicarle.
    In fondo c’è la crisi no? Meglio come al solito delegare qualcun altro a provvedere alle magagne piuttosto che avere il coraggio di metterci la faccia in prima persona l’importante è “mettere su giornata pure oggi”
    Questo è il destino del “tassinaro” di Roma.

  5. Vorrei sommessamente far notare che non sempre chi si presenta come la nostra Giovanna D’arco poi alla fine ottenga i risultati migliori per la categoria. Credo che a Roma abbiamo purtroppo pagato un prezzo salatissimo avere avuto (e ancora hanno) un rappresentante di categoria (pure bravo) ma purtroppo schierato politicamente. Alla prima occasione solo per fargli un dispetto e fargli vedere che chi comanda li può gettare nella miseria da un giorno all’altro, il buon Veltroni gli ha buttato sulla piazza le x licenze che hanno distrutto il mercato dei colleghi.
    Questa amara esperienza ci dovrebbe far riflettere circa la “convenienza” di legarsi a questo o quel partito. Di noi a quelli lì gli importa solo per i nostri voti. Dal giorno dopo aver ottenuto il cadreghino tanto agognato non gli ne può fregar de meno del nostro destino.
    L’unica vera difesa siamo noi stessi.
    Solo la conoscenza e consapevolezza dei nostri diritti potrà fare muro allo tsunami che cercano con tutti i mezzi di scatenarci contro.

  6. …ed anche sulle 2500 licenze veltroniane ce ne sarebbe da dire parecchio riguardo a chi furono assegnate, come siano state “gestite” e che fine abbiano fatto allo scadere dei 5 anni, ad andare a fondo per credo almeno la meta’ salterebbero fuori belle sorprese…. Come si dice: chi e’ causa del suo mal pianga se stesso

  7. 100% il mio commento non era per fare polemica.
    Appena avrò tutti dettagli li metterò sul blog.
    Buona serata e buona domenica a tutti !

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