Taxi di Aosta: allarme crisi

taxi_aostada: aostaoggi.it 27/02/13 – AOSTA. Un’austerity superiore alle precedenti quella in cui sono piombati i quattordici taxisti di Aosta, riuniti nel Consorzio ATNC presieduto da Fulvio Obino. Il calo del lavoro sfiora il 70 per cento, il futuro imminente non promette alcuno sblocco, impedendo di guardare avanti con serenità. Risultato: una presenza 24 ore su 24 in piazza Manzetti con il servizio, a turno, di “Allô Nuit”.

Il funzionamento altalenante dei treni non ha aumentato l’attività dei taxisti. La gente viaggia molto meno, scelta forzata dalle finanze all’osso. Quasi del tutto azzerati i trasferimenti in collina con l’istituzione di “Allô bus”. Questo servizio, su prenotazione, è stato avviato dalla regione in collaborazione con il Comune di Aosta e la Svap per andare incontro alle esigenze dei residenti di quell’area cittadina servita dal trasporto pubblico con orari non sempre conformi alle loro aspettative.

«Sulla piazza di Aosta – dicono i taxisti – operano altri quattordici taxi a noleggio con conducente. Parliamo di mezzi a richiesta dei cittadini che, però, diventano concorrenti in quanto per i titolari è una seconda attività». Sollecitano una maggiore regolamentazione del settore da parte della pubblica amministrazione, gestore del servizio.

Queste le tariffe stabilite dal Comune: alla partenza il tassametro è tarato su 5 euro e 91 centesimi, cifra valida per tre chilometri e mezzo. Poi lo scatto di 0,10 centesimi ogni 100 metri. «Dovrebbero essere riviste anche le quote», dicono i rappresentanti di questo comparto del trasporto pubblico che, fino a un paio di anni fa, era considerato un’alternativa di punta. L’utilizzo del taxi per chi scendeva dal treno, ma non solo, era una realtà consolidata. «Il lavoro non mancava ed era ben distribuito. La crisi – concludono i taxisti dell’ATNC – ha inciso anche sulla nostra attività. Chiediamo alle amministrazioni iniziative mirate a rilanciare uno dei servizi più importanti per la qualità di vita dei cittadini».