Non sono più dei vostri

noCaro Taxistory vorrei raccontarti una storia che mi vede vittima della totale indifferenza che ormai attanaglia la nostra professione e che coinvolge ormai tutti all’assoluta mancanza di solidarietà fra persone che vivono ogni giorno le difficoltà comuni ad ognuno di noi.

Il giorno 2 Aprile sono rimasto in panne per un problema alla batteria, dalle ore 21 alle 24 ho aspettato e fatto richiesta di soccorso ai vari radiotaxi milanesi e pur specificando ai tre centralinisti che avrei pagato la corsa e che mi serviva solo l’auto in quanto i cavi me li ero procurati, dopo il passaggio di numerosi colleghi che vedevano la mia macchina con il cofano aperto e in palese bisogno di aiuto, finalmente un saggio tassista dell’8585 alle ore 24 del 3 Aprile perdendo circa tre minuti di tempo, riusciva a farmi ripartire, tutto questo accadeva al posteggio di Baggio.

La storia se finisse qui non avrebbe nulla di scandaloso, a chi non è successa una storia come questa, il problema è che la storia non finisce qui, ma continua con me che vado a cercare di fare almeno una corsa per ricaricare un po’ la batteria mi reco fino al posteggio di Bande Nere dove in transito mi viene assegnata una corsa da prendere alla stazione MM Bisceglie a nome P****, con la sicurezza della tracciabilità del numero di telefono e vedendo scendere da un furgone il tizio mi sento tranquillo, infatti il cliente mi dice che era stanco per aver lavorato tutto il giorno, di aver fatto chiamare il taxi dal suo amico che guidava il furgone e di essere un po’ ubriaco e facendomi vedere due banconote da 50 euro mi chiedeva di accompagnarlo a Vigevano.


Fatti 500 metri le intenzioni del soggetto cambiavano radicalmente, le strade erano deserte, il tizio incominciava a minacciarmi sempre più pesantemente in modo molto violento mi afferrava da dietro le braccia. Una volta mi ha messo una mano sugli occhi facendomi rischiare l’incidente. Premetto che in 15 anni qualche episodio mi è già successo, ma sia per esperienza o determinazione sono sempre riuscito a risolvere tutto in modo positivo, con questo invece ogni tentativo si dimostrava inutile. Mentre guidavo tenevo premuto l’allarme inutilmente e pensavo a come potermi sbarazzare di quel pazzo che era alle mie spalle.

Arrivati ad Abbiategrasso mi chiedeva di dargli i documenti per conoscere il mio indirizzo in caso di denuncia, a quella richiesta decidevo di fare un tentativo, con la scusa di essere in riserva mi fermavo ad un distributore di benzina ben illuminato, le telecamere sono sempre accese e se fosse successo qualcosa i carabinieri avrebbero individuato più facilmente il tizio. Con la forza della disperazione riuscii a tirare fuori dal mio taxi il delinquente che non volendo abbandonare il suo piano criminoso, estrasse dallo zaino che aveva con se un cacciavite con la punta lunga 20 centimetri, schivato il primo fendente che si stampava sul parafango sinistro mi ritrovai con la punta alla gola, obbligato dal pazzo a risalire in auto con destinazione Vigevano quel fuori di testa continuava a minacciare me e la mia famiglia dicendomi anche che mi avrebbe rubato l’auto. Prima di arrivare in paese si impossessava dei miei soldi, indicandomi la strada per arrivare ad un locale gestito da cinesi, pretendendo di doverlo aspettare due minuti. Io credo che volesse fare un’altra rapina e usare il mio taxi per la fuga, ma questa volta appena scesi dalla macchina, preso da un odio furibondo dandogli un calcio alla mano riuscii a disarmarlo, liberandomi da quell’incubo.
Questa è la continuazione dell’episodio accaduto a Fausto del ****. Se solo le centrali si fossero messe in contatto per segnalare a tutti noi quello che era accaduto poco tempo prima forse avrei evitato questo dramma. Quel pazzo ha avuto tutto il tempo di recarsi in un bar della zona dove lo aveva lasciato il collega del ****, minacciando di fare casino nel locale veniva accompagnato e sbolognato al tassista di turno che per pochi euro rischiava la vita.

Ora ho ripreso a lavorare ma sono molto sfiduciato; io ho sempre risposto quando un collega aveva bisogno di aiuto, sono sempre accorso se mi trovavo vicino ad un collega con la vettura in panne, sono sempre stato solidale per ogni vicenda che ha riguardato uno di noi, come ricompensa non ho avuto una parola di conforto da nessuno neanche da quelli della centrale che sanno dell’episodio, qualcuno mi ha addirittura consigliato di far finta di nulla. Se siete tutti cosi,se volete diventare tutti cosi,allora io non sono più dei vostri.
Dimenticavo di dirvi ed è l’ultima cosa che farò per voi, di stare tranquilli quel pazzo è stato preso.

Cordiali saluti, Enzo.

12 commenti

  1. Enzo hai tutta la mia stima, ma sappi che non è questione di categoria bensì di paese. Il nostro paese è pieno di piccoli uomini codardi. Tu sei meglio di questi piccoli mediocri e squallidi ometti.
    Vai avanti, uomini come te renderanno questo paese migliore.
    Ciao Marco

  2. Vi segnalo questa richiesta di Uniontaxi al Prefetto:

    Ill.mo sig. Prefetto di Milano

    Dott. CAMILLO ANDREANA

    Anticipata via fax e mail

    Con la presente, le sopra citate organizzazioni sindacali sono a chiedere di anticipare l’incontro da noi richiesto il 27 marzo 2013 per le problematiche che riguardano la sicurezza dei tassisti in servizio.

    L’urgenza della richiesta d’incontro e’ scaturita da un episodio, riportato da un articolo di stampa, avvenuto il 2 aprile 2013, dove un tassista trovatosi in seria difficoltà a causa del comportamento estremamente minaccioso da parte di un cliente e malgrado fosse riuscito a segnalare la situazione di pericolo alla propria centrale radio non ha potuto avvalersi di alcun sostegno degli agenti di pubblica sicurezza , in quanto alle chiamate di soccorso della centrale radiotaxi al 113, la polizia non ha potuto intervenire perche’ la competenza territoriale era da attribuirsi al 112 dei carabinieri che, a loro volta, non hanno risposto alle chiamate telefoniche di emergenza.
    Tutta la vicenda ha comunque avuto un esito positivo, da attribuirsi solo alla fortuna del tassista.

    Siamo, di conseguenza, a chiedere delucidazioni sull’accaduto e stabilire ,nel caso ,le eventuali responsabilita’

    Nel contempo ci rendiamo disponibili a proseguire il confronto per trovare eventuali soluzioni per contrastare gli episodi di aggressioni e/o rapine.

    Anticipiamo che una possibile soluzione,considerato i fatti sopra citati, e’ quella di voler prendere in esame la cosiddetta chiamata da “punto a punto”, ovvero mettere in contatto diretto le centrali radiotaxi con le forze dell’ordine.

    Riteniamo, inoltre, opportuno coinvolgere gli Assessori preposti alla sicurezza del comune e provincia di Milano ,e di regione Lombardia.

    Certi dell’accoglimento della richiesta, porgiamo i migliori saluti.

    Milano 10 aprile 2013

  3. Mi dispiace per quello che ti è successo. Io devo dire che qualche anno fa mi è successa la stessa cosa con la batteria ed al mio appello per radio in 5 minuti ne sono arrivati 2 di colleghi con I cavi. Poi ieri sera in via Tortona dei cinesi sbevazzati hanno litigato sul mio taxi. La scena e stata vista da due colleghi che sono scesi per aiutarmi a buttare fuori dal taxi 1 dei 3 cinesi che non voleva scendere. Io se vedo qualche collega. In difficoltà mi precipitò. Non siamo tutti uguali grazie a Dio. Un saluto . Sergio

  4. caro Enzo come uomo hai la mia solidarieta’ …….come cittadino sarei anche accorso in tuo aiuto…..MA ANCHE TU CADI NELL’ODIOSO ERRORE …..”…se le centrali si fossero messe in contatto per segnalare a TUTTI NOI quello che era accaduto……”……Uniontaxi nella richiesta al Prefetto anticipa come una possibile soluzione la cosiddetta chiamata punto a punto,ovvero mettere il contatto diretto le centrali RADIOTAXI con le forze dell’ordine…….P * * *A P * * * * *A……..MA CHI NON HA LA RADIO CHE C***O DOVREBBE FARE !!!??? Quello che sento e leggo non mi fa recedere dalla decisione di fare a meno di tale servizio (pagato profumatamente peraltro)….io e altri come me siamo consapevoli di essere poco tutelati per quello che riguarda la sicurezza e per questo non piagniucoliamo…..MA NON CI CONSIDERATE TASSISTI-PARIA….se mi si ferma la macchina chiamo il carro-soccorso(servizio che pago volentieri)….il non avere allarmi di alcun tipo ha sviluppato in me un speciale sesto senso per individuare i rognosi…non faccio turni di notte(preferisco dormire)… come tutti confido nella protezione del Padreterno….ripeto se ci consideriamo uomini che fanno lo stesso lavoro contate su di me….ma se comiciamo con i distinguo – radiotaxi , cetrali radio , allarmi ,punto a punto , punto croce ….beh !
    io preferisco combattere da solo le mie battaglie…..possibilmente in silenzio…scusa per lo sfogo Enzo ma credo che alla fine te la sei cavata egregiamente……DA SOLO …..ERGO……

  5. Mi spiace tanto per quello che ti è accaduto.. ma vorrei che non pensassi che tutti i colleghi sono uguali.. ho fatto la notte per diversi anni e ti assicuro che mi sono trovato in momenti di difficoltà anche io.. e di colleghi se ne sono fermati tanti anche solo per chiedermi come stavo… e altrettanto faccio io tutte le volte che vedo un collega in difficoltà… sei stato sfortunato ma spero che tu possa non perdere la fiducia nel prossimo.. perchè ogni 10.000 teste di *****. almeno un centinaio si salvano…

  6. enzo mi dispiace per quel che ti è successo, sentirsi abbandonati dalle forze dell’ordine ma soprattutto dai propi colleghi ti fa cadere le braccia.
    ci sono colleghi e colleghi però..e comunque la radio in questi casi dovrebbero comunicare a tutte le radio taxi l’allarme così da poter ricevere aiuto più facilmente.

  7. ..e comunque mi piacerebbe sapere il nome di quel locale che ha chiamato il taxi invece che la polizia facendo rischiare la vita al collega, almeno per non rischiare di entrarvi nè io nè la mia famiglia neppure per prendere un caffè..

  8. “Nel contempo ci rendiamo disponibili a proseguire il confronto per trovare eventuali soluzioni per contrastare gli episodi di aggressioni e/o rapine.” SMARTFART QUESTO VALE PER TUTTI I COLLEGHI CON O SENZA RADITAXI

  9. Brutta avventura. Personalmente cerco di essere solidale con i colleghi, ma vedo che è un atteggiamento per niente reciproco, né diffuso.
    Certamente quanto ti è accaduto è oltre la normale corsa con lo sbandato o il bevuto; qui ci sono già svariati reati compiuti dal tuo “cliente”, quindi la vergogna più rilevante della vicenda credo sia stata la mancanza di intervento da parte delle forze dell’ordine.
    Personalmente sono molto toccato da queste vicende, forse anche perché, mentre lottavo con la banca per avere il mutuo per acquistare la mia licenza, venne ucciso Luca Massari.
    A Genova, sull’antenna della mia auto, l’11 novembre c’è sempre il drappo nero.
    Riprenditi dalla delusione, che comunque comprendo.
    Un cordiale saluto.
    Beta 73

  10. il fatto è che qui da noi purtroppo non c’è qualcuno a cui rivolgersi che comanda di modo che non si possano, sia vietato rapinare i taxi, come succede invece magari a Palermo, Napoli eccetera

  11. carissimi,in questi casi :spray al peperoncino a portata di mano e freno a mano tirato all’improvviso.chiaramente dovreste avere la cintura inserita mentre il disperato dietro fa un po’ di montagne russe.saluti

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