A Riccione il taxi abusivo è di moda

La coop Taxi denuncia abusivismo organizzato: situazione grave

cuore_riccioneda newsrimini.it Abusivismo organizzato con tanto di adescatori. Tra la fine di giugno e i primi di luglio, la cooperativa Taxi Riccione ha inviato una lettera di denuncia sull’aggravarsi del fenomeno dei taxi abusivi al Sindaco e al Prefetto. Al momento, spiega la cooperativa, non ci sono stati riscontri.

La nota della cooperativa taxi di Riccione: L’annoso ed irrisolto problema dell’abusivismo, in questo caso a danno degli operatori Taxi di Riccione, si ripresenta puntuale in forme sempre più gravi e sfacciate nella stagione estiva. Come è noto da anni, il fenomeno, ignorato e sottovalutato dalle Istituzioni locali e dai Loro rappresentanti, è ormai elemento di quotidiana normalità che si intensifica nei fine settimana dei periodi autunnali ed invernali per poi dilagare nel periodo estivo. Uno stato di illegalità tollerato dalle Autorità in maniera sconcertante, sotto qualsiasi punto di vista lo si voglia osservare.

Questa estate si stanno verificando preoccupanti fenomeni in pieno centro (in particolare all’altezza del sottopasso di V.le Ceccarini, ma non solo), con una vera e propria organizzazione fatta di improvvisati taxisti coadiuvati da adescatori di clienti per strada che orientano, talvolta in maniera quasi forzosa, i turisti al “servizio Taxi” abusivo. Diverse le segnalazioni da noi ricevute dagli stessi turisti.

Ci troviamo innanzi ad una giungla, al mancato rispetto della Legge e delle minime garanzie di sicurezza. Gli abusivi nelle varie forme, singoli o gruppi organizzati, svolgono un’attività totalmente illegale: non sono in possesso di abilitazione professionale che possa garantire la loro idoneità a svolgere tale lavoro, non pagano alcun contributo per la loro attività, tanto meno le tasse, esercitano una concorrenza sleale mettendo in atto una vera e propria turbativa di mercato, elementi ai quali si aggiunge a nostro avviso un danno di immagine turistica della nostra città, nota per essere una località piacevole, accogliente, ordinata, per questo frequentata prevalentemente da famiglie che qui cercano tranquillità e sicurezza.
Le dimensioni del fenomeno sono tali da ripercuotersi negativamente sull’immagine di Riccione, della sua Amministrazione, a danno di tutti gli operatori che vivono di turismo, quindi ben oltre le 30 famiglie riccionesi che vivono grazie all’attività di taxi (svolta legalmente) , ormai abituate ad essere ignorate e a non essere tutelate.
E’ del tutto evidente che questo problema continua ad essere ignorato o quanto meno sottovalutato da parte dell’Amministrazione pubblica che non ha mai risposto in questi anni ai nostri appelli, alle nostre preoccupazioni e manifestazioni di disponibilità. Le autorità hanno deliberatamente e colpevolmente scelto di ignorare il problema e la situazione degradante venutasi a creare ne è la diretta conseguenza.
La Cooperativa Taxi Riccione, preoccupata dell’aggressione di cui è oggetto, ma ancor più dello spettacolo di degrado giornaliero sotto gli occhi di tutti ha deciso di denunciare la situazione in quanto non più tollerabile e al limite della decenza.
Ritenendo che il fenomeno stia danneggiando in primis la città, la Cooperativa Taxi lancia un accorato appello affinché vi sia un intervento veloce, duraturo ed efficace nell’interesse comune, certi che sia volontà di tutti cooperare per garantire il buon funzionamento della città finalizzata ad una civile convivenza e ad un’accoglienza di qualità.