da varesenews.it Buongiorno, sono un utente da parecchi anni di Malpensa, prima come dipendente di un vettore cargo e ora, trasferitomi all’estero sono un passeggero tanto di Malpensa quanto di molti grossi aeroporti in giro per il mondo, nessun continente escluso. Vivendo in Germania da ormai un anno e mezzo e tornando in Italia almeno un weekend al mese ho potuto notare come le situazione aeroportuale sia palesemente peggiorata. Scrivo giusto ora al ritorno dalla mia ultima esperienza: arrivo Venerdì sera al terminal 1 e subito mi scontro con almeno quattro richieste da parte di taxisti ‘’abusivi’’ che mi si avvicinano subito dopo l’uscita ‘’Schenghen’’e con fare losco mi chiedono ‘’Capo, capo, taxi to Milan….taxi? Eh, Taxi….’’ rifiuto e mi dirigo all’esterno dove mi accoglie un infernale traffico.
Il traffico qui non è dovuto alla grossa affluenza bensì alla scellerata decisione di creare ulteriori parcheggi a pagamento, a prezzi decisamente proibitivi, e costringendo le macchine ad un improbabile slalom ,con nessun addetto alla viabilità se non ausiliari del traffico in zona uscita (parte opposta del terminal), pronti con libretto delle multe alla mano per divieti di sosta, perdendo di vista il caos in entrata e i taxisti abusivi.
In molti aeroporti del mondo i parcheggi hanno una franchigia di 30 minuti dove ognuno può dare un passaggio ai propri cari senza pagare nulla, dopo i trenta minuti la tariffa scatta; questo rende il traffico fluido e, addetti privi di libretti delle multe guidano gli utenti ai suddetti parcheggi, chiamati ‘’kiss and fly’’, certo si fa meno cassa ma si offre un servizio (e a cosa serve altrimenti un aeroporto?)
Bene, è ora arrivato il momento di ripartire e mi faccio dunque accompagnare nuovamente in aeroporto, ovviamente la situazione caotica dovuta alla mancanza di parcheggi persiste con macchine in terza fila, traffico bloccato, vetture già ferme subito dopo l’uscita della superstrada insomma una baraonda.
Scendo dalla macchina e subito due individui mi avvicinano chiedendomi se necessito di un carrello, sono i ‘’cugini’’ dei taxisti abusivi, solo che questa volta abusivamente si spacciano carrelli, schivo e passo oltre.
Vado a fare check-in e mi dirigo ad effettuare i controlli sicurezza, qui assisto a qualcosa di incredibile, l’addetto alla maccina X-ray rileva un computer all’interno di una sacca e ad alta voce, dalla sua postazione (distante dal passeggero), ‘’ Alloraaa , il computer della sacca viola, o voiamo tirare fori e buttare ‘na monnezza l’acqua?’’ il tutto ripetuto tre o quattro volte senza alcuna traduzione in inglese, nel completo disinteresse degli altri operatori sicurezza e di un responsabile presente sul luogo.
Mi sono dovuto avvicinare io alla coppia intimorita dall’aggressione verbale e che parlava un perfetto inglese, spiegare cordialmente e scusarmi per la maleducazione dell’operatore e il menefreghismo di chi doveva facilitare il processo di controllo.
Finisce qua la mia ultima esperienza ma ne avrei di aneddoti da raccontare ma non voglio tediare oltre, ho due grossi rammarichi dopo questo racconto:
1-io come molti altri colleghi abbiamo lavorato per anni a MXP dando il 110% delle nostre possibilità per poter dare alle nostre compagnie e ai nostri clienti un servizio degno di ciò che avevano pagato. Queste situazioni non fanno che vanificare i nostri sforzi.
2- L’aeroporto non è solo dove atterrano e decollano aerei è la vetrina di un paese, è la prima impressione che dai a un turista o a un businessman di un popolo.
Beh, la nostra vetrina è semplicemente pessima, e ora da espatriato mi trovo mio malgrado impossibilitato a difendere certe critiche che vengono mosse al mio paese da colleghi.
La prima impressione è quella che conta e nel caso in questione questa impressione è composta da scortesia, generale menefreghismo ed illegalità diffusa, il tutto sotto gli occhi di Sea, gestore aeroportuale e dei tutori dell’ordine.
Chiudo con l’amaro in bocca sapendo che tante persone ci tengono a questo nostro aeroporto e che non servirebbe molto per poterlo adeguare a standard internazionali, certo ci vuole la collaborazione dall’alto, purtroppo il singolo non puo’ che fare bene il suo e nel caso scrivere lunghe lettere di lamentele.
Disitnti saluti
Michele Albergante
p.s. Ho tentato di trovare un indirizzo mail per SEA ma purtroppo la gestione reclami viene effettuata solo attraverso il loro sito previa registrazione, francamente non ne sono interessato, leggeranno dalle vostre pagine se avrete la cortesia di pubblicarmi
Cliccando qui si va alla risposta di SEA alla lettera, chiesta da VareseNews
E che dire della “baraonde” nelle stazioni Centrale, Garibaldi e Rogoredo? Abusivi in pianta stabile, asfaltature fatiscenti, stalli di sosta insufficienti, traffico privato che crea gravi ostacoli alla sosta e alla viabilità in generale e per finire cantieri eterni…?
L’EXPO si avvicina e il paese invece che migliorare regredisce.