LE NUOVE APPLICAZIONI TELEFONICHE (APP)
PORTANO PIU’ LAVORO PER I TASSISTI !!!
Ultimamente alla categoria taxi sono state proposte diverse applicazioni per telefoni smartphone, come Ez Taxi ed altri, che sono destinate ad incrementare le corse taxi, aprendo la strada ad un uso razionale delle nuove tecnologie dove il tassista paga solo le corse che gli vengono assegnate ed effettuate
La piena operatività di tali tecnologie ha però suscitato l’attenzione di alcune centrali radiotaxi alle prese con la concorrenza di sistemi tecnologici che non abbisognano di sistemi fissi e strutture di personale pagate dai tassisti (canoni e cauzioni a fondo perduto)
Tali centrali radio hanno cosi avviato iniziative di comunicazione, verso i propri aderenti, tendente ad escludere l’uso di tali applicazioni telefoniche esterne
Ricordiamo che Ez Taxi e altri non sono centrali radio, ma applicazioni telefoniche, e di conseguenza le centrali radio non possono penalizzare i propri aderenti se utilizzano tali nuove tecnologie
Sarebbe come, se al tassista, fosse proibito di rispondere alle colonnine taxi !!
La UIL TAXI vigilerà affinché non vi sia nessuna discriminazione, societaria o istituzionale, che impedisca il giusto utilizzo da parte del tassista di nuove tecnologie che, in regola con le norma vigenti aumenteranno le corse taxi, tenuto conto anche della grave crisi lavorativa degli ultimi 5 anni
Inoltre questi sistemi si rendono fondamentali visto il lassismo dell’Assessorato ai trasporti del comune di Milano nella realizzazione del nuovo sistema telefonico Assessorato che contemporaneamente non gestisce adeguatamente il corretto funzionamento delle colonnine telefoniche , non essendo incredibilmente in grado di fornire le tessere telefoniche ai tassisti che ne sono sprovvisti.
Ricordiamo che il funzionamento della telefonia e’ prerogativa per legge del comune che e’ obbligato a far funzionare correttamente il servizio pubblico rivolto alla cittadinanza!!
Milano 3 ottobre 2013
ALFONSO FACCIOLI – RESPONS. SINDACALE UIL TRASPORTI COMUNE DI MILANO
“Inoltre questi sistemi si rendono fondamentali visto il lassismo dell’Assessorato ai trasporti del comune di Milano nella realizzazione del nuovo sistema telefonico Assessorato che contemporaneamente non gestisce adeguatamente il corretto funzionamento delle colonnine telefoniche , non essendo incredibilmente in grado di fornire le tessere telefoniche ai tassisti che ne sono sprovvisti.”
Potra essere sicuramente vero, ma ditegielo Voi alla persona anziana 70enne o più di dotarsi di smartphone ecc. ecc. Non bisogna mollare sulle colonine o numero unico, queste applicazioni danno un alibi al Comune per non fare il proprio dovere!!!!!!!!!!!!!!!!
il migior modo per contrastare U…… uno contro tanti….tutti dagli altri nessuno da U….
il progresso avanza e ni tassisti dobbiamo essere sempre aggiornati,qualunque radio,applicazione smartphone colonnina telefono,alzata di mano,e così via legge permettendo dovrà arricchire il nostro servizio.
bye
Bravi, bravi, bravi, consegnatevi pure da soli ai vostri prossimi Padroni.
Il problema non è app sì/app no (ovvio che SI’!), ma:
CHI ci guadagna di più con l’app? Il taxista o il creatore dell’app?
E l’altra domanda è: perchè i taxisti pensano sempre all’incasso di stasera e mai alle conseguenze a medio-lungo termine?
Perché il mio radiotaxi non è forse gestito da privati? Qualcuno mi spiega che cambia? che invece che far arricchire un privato faccio arricchire tre tassisti?
Beh, Anonimo, il mio radiotaxi, invece, è gestito da taxisti.
Mi dispiace per te, ma credo sia l’unica soluzione per non finire cornuti e mazziati.
Passare da un rtx “esternalizzato” (cioè non auto gestito) ad una app non autogestita significa cadere dalla padella nella brace (perché le app che si affermeranno sul lungo periodo saranno quelle con alle spalle budget multimilionari, che faranno ciò che vorranno dei taxisti).
Almeno gli attuali rtx “privati” hanno budget molto più risicati ed agganci politici/mediatici più scadenti.
Caro Edbologna, stavolta non sono d’accordo. Chi ci guadagna? Ma adesso chi ci guadagna? O meglio quanto ci costa? ogni mese gli devi pagare gli alimenti (e non sono pochi) come a un figlio minorenne dopo un divorzio! Czzo non l’ho mica sposata la mia RTX! e soprattutto NON abbiamo la comunione dei beni! ! In cambio di che? Allora ben venga un servizio che:
1°- pago un tot (poco) SOLO in cambio di qualcosa (LA CORSA)
2°- il giorno che QUEL “padrone” come lo chiami cercherà di spremermi più di quanto IO ritenga giusto, embè…. grazie, arrivederci, amici come prima e ognuno per sè e dio per tutti.
3°- il CASH resta nelle MIE mani. Non come U… che si succhia tutto lui, ci fa la sua bella cresta e poi quel che resta con calma arriverà infine in tasca a chi ha lavorato per davvero.
Come già discusso varie volte la priorità vera è il CONTROLLO del servizio.
Se le adesioni avvengono individualmente è ovvio che il controllo resta in mano all’Apps. Se invece la flotta aderisce in gruppi “organizzati” allora i rapporti di forza si ribaltano. Di App’s ne potranno esistere decine e decine ma di taxi sempre solo quelli ne sono. E non c’è App’s che tenga se poi non ha una flotta dietro.
La flotta non aderisce in gruppi organizzati PER NIENTE, questo è un tuo auspicio!
Se “la Flotta” ragionasse razionalmente ci sarebbe UN radiotaxi e non ci sarebbero auto senza rtx, ma come sai l’andazzo è ognun per se è Dio per tutti: perché con le app non dovrebbe essere diverso? Solo che di app ne nascono tutti i giorni, di rtx tradizionali no.
E poi i taxi sono quelli che sono OGGI, gli sviluppatori delle app hanno tutto l’interesse che i taxi aumentino per avere più clienti, e sappiamo che gli sviluppatori “giusti” hanno agganci e DENARO per influenzare amministratori e pubblico