osservatorelaziale.it L’emendamento che abolisce la proroga dell’entrata in vigore dell’1 quater mette a rischio 5mila aziende e 10mila posti di lavoro solo nel Lazio. Il coordinamento tra le sigle più rappresentative degli NCC (Cna, Anitrav, Anc, Federnoleggio, Federncc– Confcommercio, Confartigianato Imprese Roma) si è riunito oggi per calcolare l’impatto che questa norma avrebbe sulle imprese di Roma e Lazio e valutare lo stato di agitazione.
L’1 quater prevede che le imprese di NCC abbiano la sede legale e la sede operativa, quindi uffici e garage, nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione.
E prevede quindi che il conducente vi rientri a ogni giorno. Il coordinamento chiede norme chiare per gli operatori che investono in questo settore e che hanno bisogno di certezza normativa. A tal fine è stato sollecitato l’intervento delle segreterie nazionali che si riuniranno nelle prossime ore.
Prevedere che il noleggio rientri in rimessa ogni giorno mi sembra più sensato che non prevedere il rientro dopo ogni servizio.
Soprattutto permette ai noleggi regolari di lavorare, impedendo agli “extraterritoriali” di fare come pare a loro, dividendo quindi gli interessi dei regolari da quelli degli irregolari.
C’è poco da interpretare: ad oggi l’1q ha solo facilitato l’alleanza tra imprese oneste e disoneste.
Capisco che l’interpretazione “rientro a fine giornata” rispetto al “rientro a fine servizio” infastidisca qualcuno: certo, la seconda taglia le gambe a U…, la prima no.
Ma quello che non si è ancora capito è che l’appetibilità o meno di un mercato per U… non è data dalla possibilità di prendere corse “al volo” senza rientro in rimessa. Ma è data, soprattutto, dalla mancanza di una struttura di coordinamento preesistente tra i noleggi locali.
I noleggi, non essendo stati capaci di integrarsi in una struttura “superiore” di coordinamento (come hanno fatto i taxisti coi rtx), faticano molto a “vendersi” sul mercato, allora arriva U… che gli fornisce questa struttura bella e pronta e succede quello che è successo.
Perchè U… nasce negli Stati Uniti? Perchè la i rtx sono molto meno presenti.
Perchè decide di associarsi, in Italia, ai noleggi e non ai taxisti?: perchè i taxisti hanno già, in larga parte, le loro strutture di coordinamento, promozione e vendita, mentre i noleggi no.
Quindi bisogna prima di tutto capire che U… arriva dove c’è una mancanza, in questo caso una mancanza dei noleggi e NON dei taxisti: almeno questo si sarebbe dovuto spiegare meglio all’opinione pubblica.
Ora però c’è la logica conseguenza: in alcune città continuano ad esistere molti taxisti slegati da qualunque rtx. Molti colleghi dicono “fatti loro”… Beh sono anche fatti nostri, a meno che non si voglia credere che prima o poi U… non approfitti della situazione per offrirsi come intermediario anche per il servizio taxi
Lo dico per chi non vuole capire, il blog ha un sistema automatico di cancellazione dei commenti sgraditi, chi finisce in quel cestino virtuale viene automaticamente bannato a vita.
Io non c’e l’ ho con U… ma con quelli che aderisconosi fanno del male da soli, questa guerriglia fra’ NCC e TAXI mi ha proprio stancato , mentre cooperative sociali , abusivi , navette Hotel ecc..lentamente stanno assorbendo tutto quello che ci spetterebbe di diritto . Uniamo le forze e forse usciamo dal pantanaio , tanto I politici ci tengono solo per le p……. Un giorno stanno con I TAXI e un giorno con gli NCC
Caro EdBologna, stavolta non sono da’ccordo con te.
Quello che U… sta tentando di fare non è “colmare” una mancanza degli NCC. Gli NCC esistevano prima di U… e continueranno ad esistere con o senza U…. Il piano di U… è mooolto più ambizioso e pericoloso. U… vuole arrivare a U…X alla faccia delle centrali RTX. Basta guardare a Parigi. Il “servizio” attuale è solo la prima zeppa che gli serve per tenere la porta socchiusa. Da lì intende partire per scardinare tutta la porta ed aggredire anche il mercato taxi. Infatti tutta la martellante campagna mediatica non mette in risalto il “servizio”, che ripeto ancora una volta, è un miserabile lavoro di intermediazione (broker). Il loro marketing è concentrato nel rendere attraente per le “menti fragili” (rincitrullite da anni di indottrinamento mediatico) e abbagliate dai miraggi del “mercato”, dell’innovazione, delle App’s. L’intento è chiarissimo: scardinare l’intero “sistema” di regole per papparsi in un sol boccone sia gli operatori (noi e NCC) sia i clienti.
E gonfiarsi le tasche.
Ma dove si è mai visto che un intermediario si intasca l’intero CASH del servizio prestato.
Ci sono dozzine di intermediari in rete attraverso i quali prenotare biglietti aerei, hotel, auto a noleggio e quant’altro che sono, per il cliente, completamente GRATIS.
Nessuno di loro manco si sogna di incassare dal cliente l’intero CASH.
Immagino che il loro budget sia fatto di pubblicità e di una piccola commissione che gli viene riconosciuta dall’operatore che svolge il servizio.
Ed allora è, secondo me, chiarissimo che o si riesce a ricacciarli da dove sono venuti (e alla svelta e comunque prima di Expo) oppure si corre il rischio che una volta lasciati “ingrassare” indisturbati, riescano a “convincere” il Rottamatore di turno a deregolamentare il servizio e spianare la strada a tutti gli U… di sto mondo.
Dal momento che sono abbastanza scaltri ed hanno risorse finanziarie illimitate bisogna contrastarli nei loro punti deboli che sono 3.
1) perseguire gli NCC e abusivi totali associati a U… facendo intervenire le forze dell’ordine. E allora avanti con le segnalazioni e libretti sequestrati. Piano piano vedrai che quando si accorgeranno che il gioco non vale la candela pian piano verranno a più miti consigli. Se U… non avrà più “operatori” a sufficienza per prestare il servizio, la clientela evaporerà come neve al sole.
2) La modalità di pagamento che richiede U… è scorrettissima e noi dobbiamo evidenziarne in ogni circostanza l’approccio PREDATORIO.
In primo luogo, INCASSA l’intero importo del servizio (ma questo riguarda l’operatore). E in più (e riguarda il cliente) il sistema tariffario cosiddetto PRICE SOURCING dove U… (in totale assenza di controlli e vincoli) decide come, quando e QUANTO aumentano le tariffe.
3) L’aspetto fiscale. Incassa Euro italiani per un servizio prestato in Italia e paga tasse (forse) in Olanda! Allora perchè mai anche noi non andiamo a registrarci alla Camera di Commercio delle isole Caiman e poi andiamo a pagare le tasse alle Caiman????? Eccheca..o mazziati e cornuti?
Non siamo mica i più coglioni della combriccola che oltre subirne la concorrenza sleale poi dobbiamo pagare le tasse (anche per loro che non le pagano)!
@EdBologna Ottimo post e analisi lucida.Una piccola replica.
Il problema di “prendere al volo” la corsa da parte degli ncc non è affatto secondaria. Anzi è il nocciolo del problema e vera forza competitiva dei servizi offerti da U… & simili. Non a caso in Francia si discute della legge dei “15 minuti”.
Per “prendere al volo” le corse ncc, vtc e/o minicabs di varia natura non “transitano”, ma stazionano nella pubblica via esattamente come i taxi. Da qui a caricare in strada il passo e breve ed ecco “cucinata e servita” la deregulation.
Evidente l’evoluzione del servizio taxi (e quale destino attenda gli autisti) strutturato in offerta premium soggetta a price-sourcing e offerta low-cost (sulla pubblica via) implementata da minicabs affidati a lavoratori marginali e part-time. Nella migliore delle ipotesi il disastro Irlandese!