Bologna, taxi in agitazione

taxi_bolognailrestodelcarlino.it UN INCONTRO fiume di più di quattro ore per i rappresentanti dei sindacati dei taxisti Co.ta.bo. e l’assessore a mobilità e trasporti Andrea Colombo, per discutere di vari temi tra cui l’adeguamento dei piani tariffari in seguito all’aumento dei costi di carburante e assicurazioni degli ultimi anni. Ieri i taxisti di tre dei posteggi di maggiore affluenza (piazza Re Enzo, stazione e aeroporto), hanno scelto di ritardare i propri servizi, facendo attendere i clienti una decina di minuti prima di consentire loro di salire sul mezzo (eccezion fatta per i casi di emergenza), e nel primo pomeriggio si sono brevemente riuniti in assemblea per discutere con i rappresentanti dei sindacati i temi da portare all’attenzione dell’assessore Colmbo.

«I PUNTI principali sono quattro — spiega il presidente di Uritaxi Emilia-Romagna Ermanno Simiani —. Per prima cosa, bisogna risolvere il problema degli abusivi. Siamo in 706 ad avere la licenza e almeno 150 abusivi hanno libero accesso a Ztl, Sirio, Rita: non è ammissibile». Il secondo punto riguarda la viabilità: «La mobilità in città è sempre più difficoltosa a causa di traffico o lavori in corso e spesso siamo costretti a scegliere percorsi alternativi che intaccano la qualità del servizio», prosegue Simiani. Le donne taxiste tengono a sottolineare il tema portato avanti proprio da loro: «Noi garantiamo alla nostra clientela un servizio sicuro, come con il Taxi Rosa — rivendica Gabriella Gandolfi —, è giusto che anche la nostra categoria sia protetta dai malintenzionati». Infine, il tasto dolente: «Nonostante le spese per noi siano aumentante di oltre il 30%, le tariffe sono ancora quelle concordate nel 2007: è ora di aggiornarle. Oppure sciopereremo», conclude Simiani.