mi-lorenteggio.com“ È arrivato il momento di dire basta alle irregolarità, basta alle violenze e basta alle minacce. Serve che tutti facciano la propria parte in modo costruttivo, perché si possa raggiungere un risultato concreto e utile, in primo luogo per i cittadini”, lo dichiara l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, presentando una proposta in 5 punti al Governo per garantire innovazione e legalità in merito ai servizi taxi e NCC. “Come Comune di Milano vogliamo portare al Governo una proposta per restituire ai servizi taxi ed NCC regole certe e accettabili per tutti, definendo per legge l’esistenza di intermediari NCC (di cui oggi la legge 21/92 non parla, ma che nei fatti esistono) e stabilendo in modo chiaro le norme cui devono sottostare.
Ecco dunque i cinque punti che, per due settimane, rimarranno pubblicati sul sito del Comune per permettere a chiunque lo voglia di inviare possibili modifiche (alla mail dc.trasportiambiente@comune.milano.it) e che diventeranno poi la proposta ufficiale che il Comune di Milano porterà al Ministro Lupi, come contributo alla soluzione di una tematica su cui il Ministero non può più rimanere in silenzio”.
Di seguito i 5 punti della proposta:
1. Istituire un registro nazionale di intermediari NCC. Le società che fanno intermediazione definiranno gli accordi economici e avranno il vincolo di far rispettare le regole agli NCC che aderiscono. Gli intermediari dovranno fornire su richiesta alle istituzioni il registro degli NCC aderenti e delle corse effettuate, per un controllo sul rispetto delle regole: pena l’esclusione dal registro. Ogni intermediario dovrà dotarsi di una carta dei diritti dell’utente a seguito di consultazione con le associazioni dei consumatori.
2. Gli intermediari potranno assegnare corse solamente agli NCC della Provincia o Città Metropolitana dalla quale comincia o termina il servizio richiesto.
3. Dal momento della prenotazione all’inizio del servizio dovranno decorrere almeno 90 minuti.
4. Se verranno accertate più di 3 violazioni su base annua, l’intermediario sarà sospeso dal registro nazionale per 12 mesi. A un NCC che dovesse usare un servizio di intermediazione non registrato sarà revocata la licenza.
5. Istituire un registro nazionale di intermediari del car pooling. L’intermediario del car pooling potrà chiedere una commissione fino al 10% del valore del viaggio e, attraverso i suoi software, dovrà monitorare che al conducente venga riconosciuto nulla più del rimborso spese di benzina e pedaggi. Se il conducente riceverà una cifra maggiore, sarà perseguibile ai sensi dell’art. 86 del Codice della Strada (confisca del veicolo, sanzione amministrativa da 1.761 a 7.045 euro, sospensione della patente da quattro a dodici mesi).
“Il conflitto tra taxi ed NCC è in atto a livello mondiale ed è di difficile gestione attraverso le leggi vigenti, sia in Italia sia all’estero. Non si può più continuare in questo quadro di incertezza e ad oggi le città hanno cercato di intervenire nell’ambito ristretto dei loro poteri sanzionatori. È mancata però una visione nazionale in grado di adeguare le regole alle nuove tecnologie, imponendo ai nuovi operatori diritti e doveri”, prosegue l’assessore Maran. “Le nuove tecnologie offrono agli utenti opportunità straordinarie e vanno valorizzate. Per questo chi pensa di poterle impedire perde in partenza.
È opportuno, allo stesso tempo, chiarire che chi gestisce queste nuove tecnologie è corresponsabile del loro corretto uso e deve cooperare per il rispetto delle regole con le istituzioni. Tutto questo non significa, però, che saranno tollerati ulteriori irregolarità, atti di violenza, verbale e fisica, e minacce. La legalità viene prima di tutto e il Comune di Milano con la Polizia locale è già attivo per farla rispettare (anche in merito al nuovo servizio UberPop). Ma la sicurezza delle persone non deve mai essere a rischio”.
Egregio Signor Sindaco, Egregio Assessore Maran,
Sui 5 punti si esprimeranno senz’altro i nostri rappresentanti, che ormai ben conoscete, e i legali che la categoria intera sta finalmente e a costo di sacrifici aggiuntivi incaricando di difendere la legalità in ogni sede. Che altro possono fare i deboli se non affidarsi alla Legge?
Del resto il nostro Sindaco è avvocato e proviene da una famiglia fra le più illustri nell’esercizio di questa professione, che ha formato altri stimatissimi penalisti, quindi saprà ben ravvisare se oltre a illeciti amministrativi di ogni genere e tipo, la società U… non stia ponendo in atto comportamenti che attengono alla sfera propriamente penale, cioè dei reati.
Quel che è certo è che noi lavoratori non riusciamo più a capire. Le nostre giornate sono impregnate dal rispetto della legge, scioperiamo addiritura perchè venga applicata, siamo oggetto di commissioni disciplinari di ogni ordine e tipo, di visite annuali, e giustamente, e cosi via. Ci sentiamo ormai smarriti.
Non capiamo perchè domani sia stato concesso a U… il permesso di presentare una COSA che se funzionasse, ma non funzionerà, farebbe a pezzi non solo le nostre vite, le nostre famiglie, ma in primo luogo l’autorità dell’istituzione, il Comune, che rappresentate.
Cari colleghi, ci sono momenti in cui il cuore, per quanto generoso, e la pancia per quanto vuota, devono cedere il posto al cervello. E’ di intelligenza che abbiamo bisogno più che mai oggi.
Il quinto punto , come direbbe Fantozzi : è una ****** pazzesca !!!!
E le pene devono essere inasprite passando dal codice civile a quello penale !!!!
E che non rompessero i ********!!!