OoSs taxi: E’ il momento di tornare a lavorare

altan-emergenza-razzismo_rivisto_da_taxistoryransa.it “E’ il momento di tornare a lavorare”. Questo l’appello rivolto ai tassisti di Milano dai loro rappresentanti sindacali dopo l’incontro, in Prefettura, sulla situazione delle proteste della categoria contro Uber, il servizio di noleggio con conducente che permette di chiamare una macchina con una applicazione per smartphone. Alla riunione in prefettura, a cui hanno partecipato una decina di sigle sindacali, “non si è raggiunto un accordo – ha precisato il segretario di Satam-CNA Nereo Villa – ma il Prefetto ci ha comunicato che il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha deciso di rompere gli indugi e non tollerare più la violazione delle norme di legge da parte di tutti, tassisti e noleggiatori”.

I sindacati hanno fatto appello “al buon senso dei colleghi per la ripresa del servizio“, e hanno precisato “che d’ora in avanti ognuno si assumerà le proprie responsabilità“. I tassisti che interrompono il servizio, ha fatto osservare, “commetteranno un reato perseguibile penalmente“.

Concetto, appunto, espresso dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza che, presieduto dal prefetto Paolo Francesco Tronca, ha fatto sapere che sarà poi intrapresa ”immediatamente ogni attività volta ad identificare e sanzionare le violazioni”, che ”possono rivestire anche carattere penale per i profili di interruzione di pubblico servizio e per quelli di altra natura, che costituiscono i presupposti per l’avvio dei procedimenti amministrativi diretti ad incidere sulle licenze di attività, fino a determinarne la revoca nei casi più gravi”. I tassisti, da parte loro, hanno ribadito scontenti “che alla fine gli illegali siamo noi e non quelli di Uber”.

Mercoledì intanto arriverà a Milano il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, per un altro incontro in prefettura con i sindacati dei tassisti: “Al governo – hanno detto i rappresentanti delle sigle sindacali – chiediamo un intervento urgente per aumentare le sanzioni ai noleggiatori con conducente che lavorano contro la legge quadro 21 del 1992”. Molti tassisti presenti fuori dalla prefettura, invece, hanno chiesto “che venga chiusa subito l’applicazione Uber, almeno in attesa di avere regole certe perché lavorano illegalmente”.

I tassisti milanesi stanno mettendo in atto una protesta spontanea da sabato pomeriggio contro Uber. A scatenare la rivolta, la presentazione di un nuovo servizio della società, Uber Pop, a cui ha partecipato anche l’assessore alla Mobilità del Comune, Pierfrancesco Maran. La notte scorsa si sono verificate anche aggressioni e liti in città, in piazza Duomo e nei pressi della stazione Centrale. Secondo quanto riferito dalla Polizia, un autista di Uber è finito in ospedale dopo essere stato aggredito da due tassisti che l’hanno offeso e colpito con schiaffi.

Mentre in piazza Duca d’Aosta, in zona stazione Centrale, protagonisti sono stati un tassista, che si è finto cliente e un autista Uber che ha provato a investirlo in retromarcia: il tassista è finito all’ospedale Niguarda con una leggera contusione. I tassisti, insieme ai loro rappresentanti sindacali, hanno chiesto poi anche le dimissioni dell’assessore alla Mobilità del Comune, Pierfrancesco Maran, “perchè non ha saputo confrontarsi con noi e tutelare il nostro lavoro”, e ieri, in corteo sotto la sede del Comune, glielo hanno ribadito. In serata, in circa 200, hanno infine dato vita a un presidio in stazione Centrale.

8 commenti

  1. ciao a tutti, sono alfa 57, e sinceramente sono stufo di questa situazione. Bisogna finirla di essere “politicamente corretti” con quei “colleghi” che non lo sono per principio. Con che faccia e con che armi arriveremo davanti al Ministro? Che progetto hanno i pochissimi che stanno tenendo in scacco la categoria? E soprattutto chi ha deciso di continuare il blocco selvaggio?
    Beninteso, dopo sabato ci voleva una risposta che le sigle sindacali non potevano attuare per le note pastoie del servizio pubblico, e mi aspettavo sinceramente che si facesse quello che si è fatto. Domenica sono uscito apposta per verificare che ci fosse il blocco (faccio il 5) e sono stato in piazza con i colleghi. Da lunedì però non aveva senso proseguire, anche perché il ministro ha richiesto un incontro con noi. Oggi poi, una volta fatto incazzare anche il Prefetto, cosa vogliamo? Ripeto, che progetto abbiamo? Chi ci sta imponendo questa situazione?
    Visto il risultato penso proprio che sia U…, che è l’unico soggetto che ottiene molto di positivo da questa situazione, mentre noi ci stiamo solo tagliando le palle da soli.

  2. Stiamo chiedendo legalità, in un modo illegale quindi non siamo credibili. In realtà siamo in balia di un centinaio di teste calde in cerca di notorietà, forse vogliono formare il sindacato di Beppe Grillo? Guadagnare senza lavorare? Quante giornate di lavoro pensano di farci perdere questi signori? Noto poco rispetto verso la nostra clientela, lasciati a piedi, come fossero lori i responsabili delle nuove applicazioni tecnologiche. Non sempre le maniere forti del muro contro muro pagano, anzi la vita è fatta di compromessi che andranno trovati anche con U…, oggi illegale, ma in futuro?

  3. Sono Zenit 4 e premetto che dopo l’incontro fissato con Lupi avrei ripreso il servizio ma mi chiedo se é mai possibile che dopo un’anno e mezzo dall’entrata di U… solo adesso il ministro si degna di affrontare il problema.Forse xché la giunta collusa non ha mai posto il problema?!?!???
    Vi ricordo che siamo stati bravi in tt questo tempo con la ns amata giunta,sciopero revocato nei giorni della moda ne é stato esempio,in tt risposta abbiamo visto un’ulteriore lancio ancora + illegale sponsorizzata anche dal comune!!!!Quindi basta compromessi anche xché é da un’anno e mezzo che lavoriamo insieme ad U… ….+ compromesso di questo.

  4. Il caos doveva essere fatto altrimenti nessuno ci considera, imbarazzante il silenzio del Comune l’ignoranza del Ministro e il ritardo dei sindacati.
    Brutti da vedere i litigi in stazione ieri tra colleghi di una radio e un dirigente di un’altra.
    Gli organizzatori stanno derivando su una china di prepotenza fuori luogo.
    Ora il lavoro va ripreso, il nemico e’ l’immobilismo del comune, il garantire il patrocinio ad un evento dove si presenta un’applicazione fuorilegge (a detta del Comune stesso) non il cliente che ti guarda e non capisce.
    Facciamo dei cortei dei fuori turno in centro, piazza della scala, sotto la sede di U… in via forcella,
    e se il corteo poterbbe dire qualcuno va autorizzato, allora “andiamo semplicemente in macchina”
    Possiamo farlo o anche quello va autorizzato?
    Alla fine di ogni turno un ora di passeggiata per godersi le meraviglie del centro x 24 ore fino a che serve non mi sembra male.
    E’ senz’altro una proposta ingenua ma bisogna cambiare bersaglio e metodo di protesta.

  5. io proporrei che i giorni pari lavorano i civici pari e viceversa coi dispari.

  6. Ciao a tutti io sono un turno 21 e sono stato presente per 3 notti consecutive(sabato,domenica e lunedi notte) all’assemblea permanente in staz. centrale. Chiedere “Che progetto hanno i pochissimi che stanno tenendo in scacco la categoria? ” oppure dire “In realtà siamo in balia di un centinaio di teste calde in cerca di notorietà, forse vogliono formare il sindacato di Beppe Grillo? Guadagnare senza lavorare? Quante giornate di lavoro pensano di farci perdere questi signori? ” a me sembra una grandissima mancanza di rispetto nei confronti di chi il culo l’ha mosso veramente e non solo a parole. Io non mi reputo una testa calda e sinceramente in queste notti al freddo in Centrale l’unica cosa che ci abbiamo guadagnato è stato un grandissimo mal di schiena e di gambe…In più visto che siamo solo un centinaio a tenere in scacco la categoria dove sono gli altri 4700 ? Vengano a parlare con noi invece di scrivere al pc e magari tutti insieme un progetto lo si può anche tirare fuori…finchè si sta a casa non ci si PUO’ lamentare se altri prendono decisioni e di conseguenza agiscono…Una risposta forte andava data e sono convinto che il solo fatto di essere convocati dal ministro non basti per smobilitare….l’ultima volta che abbiamo creduto alle promesse dove siamo finiti? Proviamo a essere uniti una volta ogni tanto e non a pensare solo con il portafoglio perchè se noi avessimo pensato col portafoglio invece che con il cervello sabato sera avremmo lavorato e guadagnato non preso solo insulti e freddo. Ciao a tutti

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