sostariffe.it Le società di taxi-on demand hanno spopolato soprattutto negli Stati Uniti. Negli ultimi tempi si è spesso sentito parlare di Uber e Lyft, le start up divenute famose per aver reso possibile il trovare un passaggio in auto in pochi minuti. Gli amministratori delegati delle suddette società di noleggio con conducente tramite app sono però in attesa di più stringenti normative in tema di assicurazioni e dichiarano guerra al Senato californiano.
I democratici americani si scagliano contro le società di taxi-on demand. Leggi più restrittive sulle assicurazioni
Uber e Lyft, le note società di taxi-on demand hanno dichiarato guerra a Susan Bonilla, membro democratico della California State Assembly seriamente intenzionata ad aumentare il costo delle assicurazioni ed impedire che polizze sottoscritte da privati vengano utilizzate per attività a scopo di lucro. Le pressioni delle due società sul Senato Californiano e sulla California Public Utilities Commission si fanno più forti in vista del voto che riguarderà proprio l’emanazione di normative più stringenti in materia assicurativa.
Pareva strano in effetti che un fenomeno come il taxi-on demand non fosse ancora passato sotto la lente d’ingrandimento governativa americana, che in questo caso ha avvertito la necessità di restringere la normativa del settore assicurazioni. Uber in risposta, ha lanciato una petizione online ed avviato una campagna contro la democratica Susan Bonilla sostenendo che le restrizioni vanno contro gli interessi dei consumatori.
Sulle decisioni governative peserà l’opinione della National Insurance Association, la quale ritiene che l’assicurazione sottoscritta dagli autisti della società di taxi-on demand non è idonea a tutelare i passeggeri.
Li odio, loro e le loro petizioni del craxo!
Ma che non rompessero i co****ni , queste multinazionali del ca**o devono chiudere e basta ! Mi meraviglio che in California ancora operino, con tutte le diatribe legali che hanno negli States.