Uberpop, confiscata la prima auto «Paga l’autista non la società Usa»

Polizia-municipalemilano.corriere.it La prefettura di Milano dispone la prima confisca (di 13 attualmente pendenti) contro una vettura di Uber. Più precisamente per violazione dell’articolo 86 del codice della strada, e cioè quello che riguarda i «tassisti abusivi» ergo anche gli autisti appartenenti alla rete del servizio Uberpop, dichiarati fuorilegge dal ministero dei Trasporti all’indomani delle «cinque giornate» di scioperi dei taxi avvenute la scorsa primavera, proprio contro il diffondersi della app americana. 

Controlli
La disposizione verrà notificata a giorni al titolare della Mazda 6 fermata dalla «Freccia 1» del reparto Radiomobile della polizia locale, l’unità adibita ai controlli sui servizi taxi e Ncc (noleggio con conducente) in una sera della scorsa primavera. Controlli intensificati dopo l’ordinanza emessa dalla questura di Milano il 22 maggio con le «Misure straordinarie di contrasto al fenomeno dell’abusivismo» stabilite in prefettura dopo i cortei e l’intervento del ministro Maurizio Lupi. Non è tuttavia la parola fine sul destino della vettura, dato che il titolare potrà ancora ricorrere al giudice di Pace per evitare sia la confisca sia, la multa (che normalmente è quantificata con il doppio del minimo della sanzione da 1.700 a sette mila euro, e quindi pari a un importo di 3.400 euro). Un atto dovuto che lancia però un segnale forte a tutti gli operatori a rischio «abusivismo» (art. 86). Dalle vetture che raccolgono passeggeri in stazione senza averne il titolo a chi si fa reperire attraverso Uber, nella sezione low cost della app, Uberpop, con auto utilitarie, che pur presentandosi da «carpooling» – come si difendono dalla app – non sfuggono alla sanzione prevista del codice stradale.

Altri 51 a rischio
«Gli autisti che aderiscono a Uberpop sappiano che a rispondere delle infrazioni sono loro e non la società» spiegano i vigili. Sono altri 51 i sequestri ai fini della confisca (13 Uberpop e 38 abusivi) in coda, adesso, a cui dovrebbe toccare la stessa sorte. Le dure regole contro l’abusivismo – assai difficili da far rispettare per gli agenti della locale, non solo in strada ma anche nelle aule giudiziarie – non sono comunque le uniche che riguardano Uber. Anche gli altri servizi della app, come la flotta Uber black, comportano rischi per l’Ncc pescato a violare le norme (stazionamento in autorimessa, uso del tassametro): dai due agli otto mesi di sospensione della carta di circolazione e 160 euro di multa. Qui si entra nell’ambito dell’articolo 85. I vigili segnalano anche sempre più vetture da fuori città (dove vige il numero chiuso) per approfittare della maggiore domanda milanese. Dunque dal primo gennaio al 30 ottobre – per 52 sequestri di «taxi abusivi» – sono state ritirate anche 112 carte di circolazione: 59 per Ncc che non ottemperano alle «condizioni dell’autorizzazione»; 37 per violazione delle norme in vigore (Uber black); 16 per veicoli immatricolati per uso personale ma impegnati in servizio Ncc. L’incisività delle sentenze del giudice di Pace, però, pur quasi tutte favorevoli ai vigili, è inficiata dall’iter burocratico, che spesso rende inefficaci (e onerosi) gli sforzi.

2 commenti

  1. Art. 86 CdS
    Chiunque, senza avere ottenuto la licenza prevista dall’articolo 8 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, adibisce un veicolo a servizio di piazza con conducente o a taxi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.761 a euro 7.045. Dalla violazione conseguono le sanzioni amministrative accessorie della confisca del veicolo e della sospensione della patente di guida da quattro a dodici mesi, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI. Quando lo stesso soggetto è incorso, in un periodo di tre anni, in tale violazione per almeno due volte, all’ultima di esse consegue la sanzione accessoria della revoca della patente. Le stesse sanzioni si applicano a coloro ai quali è stata sospesa o revocata la licenza.

  2. Dunque un paio di stagioni per arrivare a una conclusione che ancora non è stata notificata all abusivo che poi avrà 60 giorni di tempo per ricorrere e poi forse poi però magari considerato che teneva pure lui famiglia….. e che il giudice di pace . Gli altri 51 se la stanno facendo sotto…… dal ridere.

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