napoli.repubblica.it Giro di vite sui taxi, sospese 30 licenze in sette giorni. Taxi fuori legge, assicurazioni stipulate per telefono, corse clandestine. Giro di vite nei controlli sulle auto bianche. Il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, sceglie una squadra di agenti, una taskforce, dedicata ai taxi. E le sorprese sono tante. Circa trenta licenze sospese in una sola settimana. A coordinare i servizi è la polizia turistica, alla guida del comandante Gaetano Frattini. «Ogni tre macchine che fermiamo troviamo un irregolarità — spiega Frattini — Il livello di illegalità è altissimo. Parlo di piccole infrazioni ma anche di vere e proprie truffe».
Diffusissime le false assicurazioni. «Abbiamo fermato un tassita a cui un mese fa era stata sospesa la licenza perché aveva un’assicurazione falsa — spiegano i vigili — al nuovo controllo aveva una nuova assicurazione, ma sempre falsa. Gli abbiamo ritirato la licenza». Chi rispetta le regole sembra essere l’eccezione.
Ma il nuovo business dei tassisti napoletani è l’assicurazione chilometrica. Si fa per telefono e il cliente dichiara il chilometraggio annuo. Nessun controllo. La compagnia stipula il contratto sulla fiducia. E addirittura i tassisti non chiedono gli sconti di categoria previsti, tanto dichiarano una manciata di chilometri annui. Peccato che sia una menzogna e se il taxi fa un incidente con passeggero a bordo o investe qualcuno la copertura assicurativa non è valida.
La polizia municipale di Napoli oltre a ritirare le licenze ai tassisti con l’assicurazione non in regola ha aperto un’indagine sulla compagnia assicurativa, che ha sede in Veneto e che stipula i contratti chilometrici per telefono.
I controlli della task force non si limitano solo alle auto con licenza. Intercettato anche il flusso di taxi abusivi e scuolabus non in regola. Su determinate tratte ci sono auto o furgoni privati che si sostituiscono a tutti gli effetti al servizio pubblico (taxi e bus) con un sistema di abbonamento o biglietti giornalieri. I bus gialli davanti alle scuole vengono pagati mensilmente dalle famiglie, solo che sono bus non in regola, che trasportano più bambini dei posti a sedere.
In settimana gli agenti della Unità operativa motociclisti, diretti dal capitano Giuseppe Imperatore, hanno effettuato una serie di controlli nel quartiere Arenella, nella zona ospedaliera, in viale Colli Aminei e zone limitrofe e hanno fermato 12 veicoli utilizzati per il trasporto scolastico: 5 conducenti erano privi di autorizzazione e i veicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo con sospensione della carta di circolazione. A Poggioreale gli accertamenti dei motociclisti sono stati concentrati verso coloro che svolgono abusivamente il trasporto di linea sostituendosi ai mezzi pubblici. Fermati 7 veicoli.
Ecco che è arrivata la vendetta delle istituzioni per i blocchi e guarda caso proprio ora che stiamo combattendo i ladroni d’oltreoceano. Questa è la marcia Italia.
Non sono d’accordo con Gige; si sta parlando di infrazioni gravi. Il marcio va tolto dappertutto. Le vere vessazioni sono quelle di Equitalia
È palese che tu non conosca i fatti. I colleghi napoletani sono i primi a subire le maggiori vessazioni in cambio della loro presenza determinante durante le varie “lenzuolate” dei vari governi che hanno tentato di distruggere i tassisti italiani per piazzare i loro amici in posizione chiave dove fare polpette (e quindi soldi a palate) dei tassisti con leggi scritte ad hoc per le loro menti fameliche di potere. I pochi che hanno resistito duramente e a lungo sono stati i napoletani che con le loro famiglie hanno condotto una lotta dura ed estenuante. Fosse stato per i quattro romani scesi in piazza a Roma e i due milanesi che si sono presi il disturbo di fare una gita a quest’ora noi saremmo schiavetti al soldo di qualche coop rossa, verde, o blu. Poi tieni conto che a fronte di incassi esigui chissà perché il tassista napoletano paga 3/4 volte l’assicurazione più del normale. L’Italia di normale non ha niente, con 3 governi non votati dagli italiani siamo tecnicamente sotto dittatura.
con 3 governi non votati dagli italiani siamo tecnicamente sotto dittatura.
io cambierei la parola”tecnicamente” con “PALESEMENTE”!
Accetto le motivazioni però mi sembra un po’ forzato l’assioma ” lotto per il posto di lavoro però ho l’assicurazione falsa”. Ammetto che per me è sbagliato pontificare su una realtà napoletana che, hai ragione, non conosco.
@ ma che cavolo scrivi…scusa… ma un tassista con assicurazione falsa o meglio senza assicurazione nn può essere difeso… ma se investe tua figlia o tua moglie?
una cosa è scioperare per il posto di lavoro, un altra è circolare senza assicurazione…gli zingari vanno in giro senza assicurazione e se ti vengono contro poi m racconti, se poi c sono feriti????? ragazzi, magari ho capito male, ma difendere un autista che gira senza assicurazione nn esiste.
Sembra che le assicurazioni fasulle siano opera di truffatori http://www.uritaxi.it/portaltest/?q=node/2733