Di Davide Pinoli Il Giorno del 24/11/2014
Che gli Italiani siano più bravi ad arrangiarsi che ad organizzarsi è universalmente noto, ma che per potersi difendere dall’abusivismo dilagante una categoria esasperata debba farsi carico anche della difesa del proprio lavoro è quantomeno paradossale. Cosicchè, tra gli sguardi incuriositi dei viaggiatori e nell’indifferenza delle istituzioni, in stazione centrale ha ripreso vita il “Gazebo” simbolo della lotta dei taxisti contro la mancanza del rispetto delle regole e soprattutto della tutela della propria sopavvivenza sempre piú stritolata da una deregolamentazione non dichiarata ma fortemente percepita. Nell’attendere i milioni di visitatori in vista di Expo, speriamo di non dover assistere a nuovi blocchi di protesta da parte di chi, in fondo, chiede solo di poter lavorare nel rispetto della legalità.