lastampa.it Tra gli autisti di Uber c’era persino un uomo cacciato dalla Guardia di Finanza per una storia di concussione ai danni di ragazzini del carcere Ferrante Aporti. Per sbarcare il lunario aveva pensato a Uber Pop, il sistema di trasporto privato arrivato nelle scors settimane anche a Torino, dopo aver avuto successo (e sollevato polemiche) in diverse città italiane.
L’operazione di ieri . Lui guidava un furgone Fiat «Scudo» ed è stato fermato dal agenti del Nucleo Sequestri della polizia municipale al terminal dei bus, in corso Vittorio Emanuele II. Paletta, controllo, la conferma del passeggero di aver pagato per quel trasporto, che lo trasformava in cliente: abbastanza per ipotizzare il servizio di taxi abusivo, l’utilizzo dei furgone diverso da quanto previsto dalla carta di circolazione e la mancanza del certificato di abilitazione professionale, il «cap», previsto per chiunque guidi un veicolo noleggiato con servizio di autista.
Ma, soprattutto, per applicare (a norma di codice della strada) due fermi amministrativi e un sequestro finalizzato alla confisca (per il servizio taxi abusivo) sullo «Scudo». In più, le multe: 2 mila e 241 euro, oltre al ritiro della patente. Lo «Scudo» è stato affidato al proprietario, autorizzato a guidare fino a casa come prevede la legge. Ma non lo potrà utilizzare, pena la confisca immediata.
Stessa procedura per il Suzuki «Vitara» fermato dai vigili davanti al Parco della Tesoriera, in corso Francia, e per la Lancia «Delta» fatta accostare al marciapiede in piazza Bernini. Sempre lontano dalle piazzole dei taxi, i più agguerriti avversari del servizio Uber.
Le proteste dei taxisti
Erano stati i tassisti a chiedere a gran voce l’intervento di Palazzo civico per quella «concorrenza sleale». Questione di tariffe, certo. Attraversare la città in taxi può costare anche 20 euro, con Uber è possibile spendere meno della metà. Offrendo garanzie sul veicolo (non oltre i sette anni di immatricolazione) e su chi lo guida, con l’invio dei certificati penali agli uffici di Uber (anche se alcune condanne prevedono la non menzione penale» .
Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber Italia, commenta: «Assisteremo i driver nel ricorso perché non è giusto che vengano colpite così duramente persone che partecipano attivamente a migliorare la mobilità della propria città». I controlli dei vigili saranno difficili. I «civich» non possono infatti utilizzare «agenti provocatori», che salgano sui taxi abusivi per sanzionare i guidatori. Possono solo intervenire sulla strada, con un controllo. Serve qualcuno che faccia una «soffiata». Ma di questo, in via Bologna nessuno vuole parlare. Forse, perché i sequestri sono appena incominciati.
Pare che il van fosse anche immatricolato come autocarro. Siete la fogna del mondo, dovete tornare nei tombini!!! Balena annegati!
B A L, general manager di U, commenta: «Assisteremo i driver nel ricorso perché non è giusto che vengano colpite così duramente persone che partecipano attivamente a migliorare la mobilità della propria città.
Anche i faccendieri di EXPO, del MOSE, e della mafia romana erano dei facilitatori di gare, appalti, progetti e contribuivano attivamente a migliorare la speculazione edilizia, gonfiare i costi e detenere un potere di controllo grazie agli ingenti capitali, oltre a frodare il fisco. Ovviamente tutti benefattori di Milano, Venezia e Roma
Già nella pagina di registrazione come “driver” *ber ti fa dichiarare di essere consapevole del fatto che *ber “è uno strumento di richiesta non un vettore di trasporto”, evidentemente perché in *ber sanno che i vettori di trasporto sono normati, mentre gli “strumenti di richiesta” non lo sono.
Quindi già dall’inizio avvertono che *se ti beccano sono cazzi tuoi*, perché il vettore di trasporto (abusivo e illegale) sei tu, non *ber.
E la storia del “ti sosteniamo in causa” serve solo ad abbindolare quelli che non sono ancora “partner”, ma stanno pensando di diventarlo.
“Abusive” ….perche tra virgolette? Ci sono ancora dubbi nonostante tutto?
La querela è sempre in agguato e Black Rock fa paura ai giornali.
http://economia.elpais.com/economia/2014/12/09/actualidad/1418132663_205298.html Invio questa buona notizia della Spagna. Dove sono andato in Tribunale i sindacati per defendere i diritti dei tassisti spagnoli. qui invece la solita…….