ilgiorno.it Lotta agli abusivi. Sono stati 5.500 i controlli di polizia locale effettuati a Milano sui taxi, da inizio anno a fine novembre, per un totale di 891 violazioni accertate. I dati arrivano dal Comune, spiegando in dettaglio che circa 250 violazioni (più di una su quattro) hanno interessato la zona della stazione Centrale. In totale su tutta Milano sono state 98 le violazioni accertate relative alla licenza Ncc (noleggio con conducente) relative al servizio ‘Uber’, e 33 quelle riguardanti altri servizi. In 11 mesi sono stati 60 i casi accertati di esercizio abusivo di taxi, di cui un terzo relativi al servizio ‘Uber Pop’. In totale sono stati 87 i veicoli stati sequestrati e 245 i documenti ritirati.
Oltre ai continui controlli dei vigili, ora, potrebbe arrivare un nuovo servizio: i volontari dotati di pettorina identificativa che aiuti i passeggeri a trovare i taxi e a evitare i servizi abusivi. ‘Taxi service‘ è il nome di un progetto proposto oggi da alcuni tassisti ai consiglieri della commissione Sicurezza e coesione sociale, polizia locale, protezione civile e volontariato del Comune. I consiglieri questa mattina hanno incontrato i tassisti al parcheggio della stazione Centrale nel corso di un sopralluogo. L’idea del servizio nasce per “tutelare gli utenti contro le aggressioni dei tassisti abusivi, che si presentano tutti i giorni, magari in giacca e cravatta, per adescare clienti”, spiega Paolo Evangelista, tassista di ‘Taxi service’. “Spero che il servizio possa nascere, così anziché bloccare la città si possa fare qualcosa di utile”, aggiunge Evangelista commentando la presenza di un cappio appeso alla pensilina dei taxi della stazione, rimasto lì dai tempi delle proteste della scorsa primavera. “La segnalazione del parcheggio dei taxi è inadeguata”, prosegue Evangelista, e “gli abusivi adescano clienti già sui binari della stazione. Prima di vedere un cartello piccolo così, i viaggiatori trovano una decina di abusivi”.
I tassisti lamentano la scarsità dei controlli contro l’abusivismo e la loro inefficacia. Lo spiega Marco Brustia, agente della polizia locale, indicando un’auto parcheggiata poco distante: “Vedete quella Toyota? È di un abusivo, lo conosciamo. I controlli si fanno, e l’auto gli è già stata sequestrata più volte, ma tutte le volte dopo il sequestro viene affidata a lui, che poi ritorna qui”. Per promuovere ‘Taxi service’ e reclutare volontari i tassisti hanno anche montato un gazebo accanto al parcheggio, con cartelli su cui ai legge: “Gli abusivi ti rubano il lavoro, non pagano le tasse e spaventano i clienti – Aiutaci a farli smettere”. La commissione ascolta le proposte e promette un interessamento e un coinvolgimento anche dell’autorità di Polizia, perché “se l’adescamento inizia sui binari, allora è la Polfer che deve intervenire”, spiega il presidente Gabriele Ghezzi.
Cambierà poco o nulla ma almeno non si ripeterà la cazzata dell’altra volta quando a rimetterci siamo stati solo noi per poi farsi menare per il naso dal solito politico di turno, sindaco e prefetto che hanno facili giustificazioni perché tanto le auto la “giustizia” le assegna proprio all’abusivo invece di batterla all’asta oppure schiacciarla in una di quelle belle presse che hanno gli sfasciacarrozze. Meglio allora intercettare l’abusivo prima che circuisca l’ignaro utente. Ma non sarà per caso “adeguamento della clientela”? No davvero con la cooperativa taxi service no! Del resto ce lo hanno insegnato gli amici ncc come si fa, basta seguire il loro esempio a linate: loro non adescano la clientela fuori dalla porta 6 col bancaletto dell’accoglienza, lo fa l’agenzia per loro così pure per gli alberghi li’ intercettano la domanda taxi perché sarebbero a disposizione dell’albergo ma in realtà caricano un cliente che aveva chiesto un taxi per l’aeroporto. ….e che poi paga di tasca propria.
Gli ncc sono l’esempio di come si consenta l’elusione del regolamento, ora però sarebbe proprio il caso di farli smettere vista l’imminenza dei riflettori di expo sulla nostra categoria. Non si può più sentire lo straniero che si lamenta dei prezzi dei taxi a Milano e poi vieni a scoprire che ha preso “quello nero”! Allora che si faccia chiarezza anche con la cartellonistica nei luoghi di transito e permanenza dei viaggiatori sensibilizzando anche la categoria degli albergatori che tollerando il sistema delle mance alimentano un giro milionario di lavoro “in nero” ed abusivo con grave danno all’immagine della città.
Solito pressapochismo dei giornali.
Come si fa a dire “5500 controlli sui TAXI” ..” con 891 violazioni accertate” e solo dopo scoprire che riguardano in gran parte vetture che nulla hanno a che fare col mondo dei taxi uffiaciali? Ammesso e non concesso che tra le violazioni ci sia anche qualche sporadico taxi ufficiale, meglio e più onesto scrivere “5500 controlli su TAXI e/o ABUSIVI PRESUNTI TALI “, altrimenti sembra che tutte le violazioni siano da addebitare solo ed esclusivamente ai tassisti ufficiali.
bravi