agenparl.com “Puntuale come il Natale, ecco esplodere un nuovo scandalo legato ad un sistema di illeciti diffusi, basato sul rastrellamento di autorizzazioni di noleggio in tutta Italia per poi alimentare, in barba a tutte le norme di settore, quello che tassisti e ncc capitolini definiscono come “il nuovo sacco di Roma”. E’ quanto dichiarano in un comunicato le strutture sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi, Associazione Tutela Legale Taxi, Anar – autonoleggiatori romani, e Anaf – autonoleggiatori Fiumicino.
“Questa volta però” – continua la nota – “la situazione sembra davvero grave, poiché chi opera nell’illegalità non è un improvvisato operatore abusivo, bensì una benestante famiglia che nel corso degli anni ha costruito sul malaffare un vero e proprio impero, arrivando a detenere il monopolio del trasporto per gli Hotels a 5 stelle romani”. “Un business milionario costruito sul rilascio e l’uso illecito di autorizzazioni NCC extra capitoline a tutto a danno, neanche a ripeterlo, degli operatori regolari romani”.
“Un vecchio adagio popolare recita che è ladro chi ruba, ma anche chi para il sacco” – prosegue la nota – “ed in questo caso, nonostante le ripetute denunce fatte dalle rappresentanze di settore, si configura una sorta di responsabilità morale dell’amministrazione comunale e di alcuni sui autorevoli rappresentanti, quali l’Assessore Improta, la delegata alla sicurezza Matarazzo ed il presidente della commissione mobilità Cesaretti che hanno puntualmente ignorato le nostre grida di allarme, dando ampia e vergognosa prova di sciatteria istituzionale: in un paese normale, le loro dimissioni sarebbero scontate”.
“A noi che non abbiamo più fiducia nelle istituzioni capitoline” – conclude la nota – “come del resto la gran parte dei romani, non resta che sperare che la magistratura locale, sull’esempio di quanto sta già avvenendo in tutta Italia, possa prima o poi smantellare anche questo ramo di Mafia capitale che vede, tra l’altro, già sotto indagine alcune delle persone che avrebbero dovuto esercitare i controlli: per questo proclamiamo sin d’ora lo stato di agitazione della categoria che porterà inevitabilmente nel mese di gennaio, ad una grande manifestazione di protesta degli operatori regolari taxi ed ncc romani.”
Probabilmente sarebbe opportuno concertare qualche forma di solidarietà con i colleghi romani, senza illudersi che a Milano certi fenomeni capitolini non siano puntualmente replicati con le identiche modalità e responsabilità per mancati controlli da parte dei nostri amministratori locali.