Il giocatore di biliardo, come quello di scacchi, si trova a volte in situazioni di gioco molto difficili, e, si sa, spesso la posta di una partita è molto alta, sopratutto se per disgrazia ti sei messo a giocare, magari a tua insaputa, con un professionista. E’ allora che si consiglia di prendere il gesso e cominciare a strofinare intensamente il girello, cioè la punta della stecca, prendendo tempo e valutando con calma il tiro difficile che ci si appresta a fare e da cui può dipendere il risultato dell’intera partita. Il gesso aumenterà l’attrito con la biglia e permetterà così di controllare maggiormente il tiro e imprimere alla palla gli effetti, ma sopratutto il giocatore avrà avuto il tempo di valutare attentamente la situazione, cioè di usare il proprio cervello e di agire di conseguenza.
1. Che cosa è successo e perchè.
I fatti sono ottimamente descritti dall’articolo di Leo qui sotto. Ma per i pigri e gli ignavi, per quelli che pensano solo agli affari loro senza capire che questi sono TUTTI gli affari loro li riassumiamo cosi’:
l’articolo del disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri della legge sulla concorrenza (liberalizzazioni) che toglieva ogni obbligo di territorialità e di rimessa ai noleggiatori con conducenti è stato stralciato.
Il perchè ce lo spiega con grande chiarezza Il Sole 24 Ore nell’articolo di Carmine Fotina dedicato all’analisi del provvedimento: “Dai circa 50 articoli si è scesi a quota 33… Diversi i capitoli stralciati o ridimensionati. Le norme a favore del noleggio con conducente, per fare un esempio, avevano già messo a subbuglio il mondo dei taxi sull’onda della battaglia al fenomeno Uber. Di qui in CdM (Consiglio dei Ministri, ndr) la decisione PER ORA di soprassedere: come evitare che i tassisti blocchino l’Expo si è chiesto qualcuno “
Il nostro problema amici sta tutto in quelle due paroline: per ora.
2. Calma e gesso.
Che fare? Se dormiamo sugli allori, ossia se ognuno pensa solo agli affari suoi come al solito, dal 1 novembre 2015, se ha ragione il Sole 24 Ore, ogni giorno è buono per farci fuori. Allora è essenziale per prima cosa capire per intervenire come ha detto giustamente il Prefetto di Milano. E qui purtroppo si arriva al solito problema della rappresentanza e del conflitto di interessi. Lo dirò con estrema franchezza: personalmente sono disgustato sia dalla cultura del sospetto (fanno finta di difenderti ma ti vogliono fregare per farsi gli affaracci loro, vogliono diventare Loro Uber, e così via) sia da quella del non disturbare il manovratore (ci pensiamo noi, stattene tranquillo e composto, che poi con calma facciamo un bel comunicato, e così via). Urge assemblea di categoria informativa che a Milano non si fa da 15 anni, in cui anziché il circo si illustrino innanzitutto a tutti, iscritti e non iscritti, colti ed ignoranti, tifosi e pantofolari, i termini del problema e le soluzioni che ognuno ritiene più opportune.
Come hanno fatto a Torino la settimana scorsa. Come fanno tutte le categorie di lavoratori del mondo quando sono in gioco i loro interessi essenziali.
Concordo al 100%quello che scrivi e necessario riunirci e organizzarci tutti insieme se poi questo governo non eletto dal popolo cadesse……
Parole benedette si perte sempre dalla base e con idee chiare, se non vogliamo farci trovare impreparati al prossimo giro.
Le istituzioni devono tutelare gli interessi dell’utenza e dovremmo essere noi a fornigli le soluzioni piu eque, per buona pace del popolo,
Parlare confrontarsi è importante iniziamo.
L’assemblea di categoria ce la facciamo noi e fondiamo un soggetto politico di rappresentanza sindacale. Non è così difficile, bastano 10 persone. Per cominciare.
Io ritengo che dovremmo coordinarci a livello nazionale, partendo da assemblee locali con idee e proposte, per poi trovare una sintesi unitaria a livello nazionale. L’abusivismo, peraltro organizzato da U…, non riguarda solo le realtà locali, ma presto si espanderà a macchia d’olio se le nostre istituzioni non mettono loro un freno deciso. L’intenzione di Renzi & Co. è sempre stato quello di dare in pasto all’opinione pubblica la vittoria sulle lobby (vere o inventate) ed anche il Ddl sulla Concorrenza di questi giorni ha dimostrato che, nonostante i toni trionfalistici con i quali è stato presentato, le vere Lobby (Banche, Assicurazioni, Notai etc) ne escono assolutamente indenni. Non dobbiamo perdere tempo ma mettere a punto un piano convincente basato sul rispetto della legalità a garanzia dell’utente finale e far capire a lor signori che l’avvento di intermediari mangiasoldi tra l’utente finale ed il servizio non può portare altro che ad un aumento del prezzo finale della corsa senza parlare dello sfruttamento a cui andrebbero incontro centinaia di lavoratori sottopagati dagli Ncc.
Ci vorrebbe un azione legale comune, indipendentemente dal sindacato di appartenenza e a livello nazionale. Prima della fine di EXPO bisogna aver cancellato totalmente servizi come il Pop dalla faccia della terra. Se Lupi ha definito illegale questi tipi di servizi perché la polizia postale non ne ha bloccato l’erogazione?
Non capisco perché cancelli sempre i commenti non c’era scritto niente di male il mio pensiero era di fare più pochi i filosofi invece di cacciare le palline
Buona proposta Koolaas. Assemblea informativa.
Senza paura, chi deve, organizzi una assemblea unitaria che faccia il punto della situazione. Che dia informazioni puntuali e precise e che non lasci cinquemila operatori in balia di indiscrezioni e voci di posteggio riportate male. Si temono contestazioni?
Allora che ogni associazione faccia la sua.
Non si raggiungeranno tutti perché tanti sono i non associati?
Pazienza. Se ne saranno raggiunti almeno buona parte.
Usciamo dall’ ignoranza.
vittorio, ma cosa significa si temono contestazioni? Che problema c’é? Chi vuole contestare, purché lo faccia civilmente e con argomenti sensati, contesti quanto gli pare. Qui si tratta di diventare normali.
In questi giorni ho portato dei clienti di Torino che mi hanno riferito di come l’abusivismo a Torino sia notevolmente diffuso e che viene chimato Cabo – Cabo ,gestito da stranieri soprattutto Africani e Sudamericani .
Veramente no komment…….
Assemblea di categoria? Non te la faranno mai perché sono dei codardi e vigliacchi, hanno paura che gli mettano lo scranno in testa per cappello.
Caro koolaas , le assemblee e soprattutto quelle aperte non sono delle tavole rotonde dove ci si confronta . Prima di tutto si deve ascoltare ma purtroppo e’ proprio quello che sappiamo fare meno…… dopo dieci minuti volano gli stracci . Di questi tempi ci vuole l’ elmetto per qualcuno che ha aspettato un po’ troppo a parlare.
Non ho capito, per quel “qualcuno” che sta in silenzio da troppo tempo ci deve andare di mezzo una categoria intera? Quel “qualcuno” può anche fare un passo indietro, oppure dotarsi di un paio di marcantoni, come fa da sempre “qualcun altro” e darsi una svegliata. Altrimenti l’assemblea la farà la piazza e quando queste cose le fa la piazza vola sempre qualcosa.
scusate se contrariamente alle mie abitudini intervengo su un mio articolo ma la questione é secondo me vitale: Marco e Vittorio bravi ed esperti condividono una sfiducia verso i tassisti che io non ho: i limiti sono noti ma qualunque categoria di lavoratori sarebbe esasperata dal non sapere se sopravvivera’ domani. Fare i sindacalisti diventa allora pìu’ complicato ma anche pìu’ onorevole e alla fine contano sempre e solo i fatti.
http://www.ilgiorno.it/milano/U…-taxi-1.699075
Eccola la cicciona attapirata… che a breve ritorna alla carica
Hai ragione Marco . Infatti , chi ha orecchie per intendere intenda. Di sicuro una passatina su questo blog la fanno tutti…….anche quelli che fingono di snobbarlo.