torino.repubblica.it È ultimatum: cinque giorni di tempo fino a domenica 19 aprile – data di apertura dell’ostensione della Sindone – per sequestrare almeno 60 auto agli autisti di Uber e una task force “anti-Uber” dei vigili urbani, che insieme ai tassisti intercetti i “driver” della multinazionale fuori dai locali e dalle discoteche. È questa la decisione presa dall’assemblea dei tassisti torinesi, riuniti stasera in piazza Palazzo di Città, dove da oggi pomeriggio sono in presidio per protestare contro Uber e per chiedere al Comune – che li aveva convocati per domani pomeriggio in vista dell’ostensione della Sindone – di “neutralizzare” l’app della multinazionale californiana.
La protesta delle auto bianche
Presidio permanente – in vista dell’incontro di domani col sindaco Piero Fassino – e blocco rimandato a dopo l’inizio dell’ostensione, se il Comune non accetterà l’ultimatum lanciato dall’assemblea delle auto bianche. In una piazza occupata dai taxi, in mezzo a due centinaia di tassisti, il sindacalista dell’Ugl, Valter Drovetto, ha annunciato: “È inutile fare il blocco da subito – ha proposto tra gli applausi – Diamo loro tempo fino a domenica: se non sequestreranno 60 vetture di Uber e metteranno in piedi una task force dei vigili urbani contro l’abusivismo, bloccheremo l’ostensione della Sindone”.
Viva la Legalità Viva i Tassisti!
È noi???? Già c’è il salone del mobile daiiiiii che si incassa 10€ in più!!!!!!!Svegliaaaaaaaa
Grande Torino Napoli e con voi
TORINO C’ E !!!
Ciro a milano fanno i conigli ass di categoria in primis e rU… sguazza