uritaxi.it La colpevole inerzia con cui le Istituzioni stanno assistendo all’imposizione da parte di Uber nelle principali città italiane di forme di “Trasporto Pubblico Locale” attuate in totale e palese violazione delle Leggi di Ordine Pubblico che regolano il settore, denotano il totale disprezzo non solo dei diritti di coloro che operano in base alla Legge e nel rispetto delle norme, ma anche degli stessi utenti che sono esposti ai pericoli di un’offerta di servizio pubblico privo di alcun controllo e garanzia.
Il tavolo di confronto avviato col Ministero dei Trasporti per varare la normativa secondaria volta ad arginare in modo uniforme ed incisivo l’abusivismo e l’illegalità si è arenato dopo appena due riunioni e non ha più avuto seguito. Le promesse di intervento legislativo del Ministro dei Trasporti sono rimaste lettera morta mentre, al contrario, si sono attivate le Authority con iniziative da un canto paradossali e dall’altro prive di chiara finalizzazione. L’Antitrust, anziché ribadire il principio della libertà di concorrenza e di mercato nelle regole ha enunciato quello assurdamente contrario della incontrollata libertà dalle regole.
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha avviato interviste alle Organizzazioni di categoria non si sa bene a quale scopo finalizzate. Nel frattempo Uber e Uberpop dilagano e comuni cittadini si improvvisano tassisti e noleggiatori alla faccia delle regole, della concorrenza leale e della tutela degli utenti. Dal canto nostro abbiamo intrapreso le iniziative giudiziarie più idonee a rappresentare come l’operatività di Uber vada fermata nel modo più incisivo ed efficacie possibile. Ma nel frattempo che l’attività di indagine viene svolta dalla Magistratura con i tempi in Italia ben noti, è il Governo che deve intervenire per fermare la divulgazione e la pubblicizzazione dell’attività svolta illegalmente da Uber mediante l’oscuramento dei siti. A questo punto occorre una forte e ferma mobilitazione delle categorie del TPL non di linea per rivendicare l’intervento del Governo, anche in via di decretazione d’urgenza, nei confronti di una Società che i Governi del resto del mondo hanno già saputo arginare con iniziative dure ed incisive.
Sapremo manifestare la nostra rabbia ed il nostro diritto a non sottostare alla concorrenza sleale e alla illegalità di chi in nome della libertà di mercato sta stravolgendo le nostre vite e le nostre attività e la serenità delle nostre famiglie. Daremo vita, ancora, alla capacità di reazione che già nel passato ha dato prova di saper fermare le improvvide e precedenti aggressioni operate dal Decreto Bersani e dal Decreto Monti! Saremo in grado, anche stavolta, di dimostrare che il lavoro è più forte del capitale e che i lavoratori sono più forti dei poteri finanziari che anche in Italia, come nel resto del mondo, dovranno trovare argine alla speculazione che Uber sta attuando con l’intermediazione del servizio pubblico locale”.
Lo afferma in una nota Loreno Bittarelli, Presidente Nazionale Uritaxi
…Oscurare i furbi subito!!!
Lunedi 4 maggio casa pound organizza un presidio anti U… fuori dal Tribunale, ho chiesto ad una nostra associazione di farne uno analogo per non lasciare a loro il monopolio di difendere il lavoro dei tassisti ma per ora hanno nicchiato. Dicono che mischiarsi con certi gruppi non conviene per la nostra immagine. Intanto la sentenza incombe. Vorrei sapere cosa ne pensate.
Io penso che se dovrò cancellare affermazioni “sconvenienti” chiuderò i commenti.
Bittarelli , finalmente uno che parla come si deve , uno con 2 palle così !!! Grazie Loreno !!!
Chi ha orecchie per intendere intenda… Ci manca solo una data.
Io non lo chiamerei sciopero ma, flashmob!
Rimanendo in tema tecnologico……
La data rigorosamente dopo la fine dell’ Expo , in modo che possano unirsi anche i colleghi di Milano , che hanno un leader sindacale che ha garantito alle Istituzioni che fino ad allora non ci saranno scioperi ……… categoria !!!!!
Grande Bittarelli! Questo è un comunicato!! Dacci una data Loreno!!!
Finalmente la voce autorevole di Bittarelli esprime il nostro disappunto.
Comunque essere associati a casa pound. È come tirarsi la zappa sui piedi.
impariamo dai lavoratori dell’atm: in frett e furia comune e sindacat firmatari di intese sconfessate da chi guida 40 xcento in +….
Io sono di Milano ma dico……….GRANDE DAVIDE condivido il tuo pensiero
Davide Milano del suo ha sempre fatto la sua parte, sicuramente non ha mai usato bombe carta o quant ‘altro, ma si è sempre impegnata.Ora mi sembra che Bittarelli parli a livello nazionale quindi tira tu le conclusioni.Le stesse promesse fatte aTorino furono addirittura fatte da un ministro e i risultati li conosciamo.Certo ci vuole ‘unitá senza non si ottiene nulla abbi fede.ciao.
Oggi impariamo che la “sharing economy” vale solo per gli sfigati, se invece vai a pestare i piedi sbagliati (tipo la Stampa, ché poi in Italia, significa la Finanza), le istituzioni preposte si muovono rapide ed efficaci
Chissà perché, chissà perché…
Il passo più bello è il seguente:
” L’attività, svolta in collaborazione con la Federazione italiana editori giornali (Fieg), nell’ambito dei rapporti istituzionali con le associazioni di categoria, si inquadra nel più ampio contesto della tutela della sicurezza economica delle imprese italiane”…
Tutela della sicurezza economica delle imprese italiane UN Ca..o, lo posso dire?
Forse tutela della sicurezza economica delle vere LOBBIES del paese sarebbe più corretto.
Dani , la mia non era una polemica contro i taxisti milanesi , ci mancherebbe , con alcuni ho parlato durante lo sciopero di Torino del 17 Febbraio , ti ho fatto un copia incolla di un articolo su Taxistory di qualche giorno fa , tratto da un comunicato Ansa : MILANO, 21 APRILE 2015 – I tassisti milanesi aderenti al Tam non sciopereranno per protestare contro U… nel periodo dell’ Expo. Lo ha assicurato il presidente dell’associazione di categoria, Claudio Severgnini, a margine della presentazione della Carta dei valori e dei servizi per il settore dei Taxi alla Camera di Commercio di Milano. “Non siamo pronti a scioperare durante Expo, non abbiamo assolutamente intenzione di utilizzare queste armi, ma vogliamo che la legge faccia la sua parte”
oggi la capitale é milano perché qui si gioca molto pìu’ di U…. Quindi siccome io voglio che expo funzioni bene x il paese ma non voglio che fra 6 mesi mi condannino a morire di fame il buon renzi x cortesia dovrebbe rassicurarmi con impegni chiari e scritti visto la fine che fa chi sta sereno. Poi c’é il giubileo e noi vogliamo offrire serenamente il miglior servizio possibile a tutti
Bravo Edbologna. Ma chi di dovere le fa notare queste cose?
Mi pare che le affermazioni di Severgnini (Tam) siano rivolte ai soli rappresentati e non a tutti i tassisti milanesi.
In ogni caso le affermazioni di Severgnini (Tam) , con quello che stiamo passando come categoria , sono davvero raccapriccianti , roba che a confronto Profondo Rosso è un fiaba per bambini !!!!