E’ stata una settimana intensa. Ricapitoliamo.
1) Il Tribunale di Milano condanna Uber a spegnere l’applicazione “pop” per concorrenza sleale pena un’ammenda di euro 2o.ooo al giorno e con obbligo di pubblicazione del dispositivo della sentenza.
2) L’authority dei Trasporti, Andrea Camanzi, propone al governo di modificare la Legge Quadro 21/92 indicando le precise disposizione di legge da modificare per legalizzare Uber
3) Uber presenta reclamo urgente al fine di sospendere l’esecutività della sentenza del giudice Marangoni al Presidente della Sezione Imprese del Tribunale di Milano. Il giudice prende tempo per decidere
4) Il Tribunale rigetta il reclamo e conferma la piena esecutività della sentenza. Viene oscurata Uber pop. Sulla causa pende l’appello, udienza fissata ai primi di luglio.
5) Il candidato a Sindaco di Venezia al ballottaggio per il Partito Democratico, Felice Casson, in una conferenza stampa, dice che nel caso venga eletto nominerà Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber, superconsulente del Comune per “l’avvento dell’era digitale“. All’economista Francesco Giavazzi, ultraliberista seguaced della scuola di Chicago, viene invece promessa la superconsulenza “all’economia e rispetto delle regole“.
6) Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano del Rio incontra il Presidente dell’authority Camanzi e annuncia che “il Governo è in piena sintonia con la proposta dell’Autorità e sta preparando l’intervento legislativo che includerà Uber e i servizi di trasporto potenziati dal digitale nel sistema italiano“. L’articolista del quotidiano “La Stampa” aggiunge poi che lo stesso premier “potrebbe voler giocare un ruolo di primo piano in una vicenda paradigmatica dell’Italia che cambia fra conservazione e nuovi modelli“.
A volte basta la cronologia per spiegare tutto.
Non vogliamo qui occuparci della campagna stampa immediatamente partita da Radio 24 dello stupefacente Giannino, il laureato, e di quello che verrà: ci siamo già fatti un’idea con Monti. E neppure delle lettere aperte di chi non può parlare a nostro nome, ma solo a suo nome. Il punto amici è un altro.
Mai un governo della Repubblica si è identificato in modo così palese con l’interesse privato di una società di intermediazione in coincidenza di una sentenza della magistratura contraria agli interessi di quella stessa società.
Che si tratti di un emendamento al DDl concorrenza o di un apposito decreto della Presidenza del Consiglio poco importa. Se l’urgenza è data dalla sentenza del giudice di Milano prima si fa e meglio è. E se l’idea guida è lo scontro fra la conservazione impersonificata dai 40.000 tassisti che pagano le tasse, i contributi, l’Inail e rispettano le leggi dello Stato, e la modernità impersonificata da una società finanziaria di intermediazione, una S.R.L. con sede legale ad Amsterdam, che nulla produce, ma che prospera sul lavoro altrui, un lavoro ad oggi senza contribuzione, senza professionalità, senza licenza e di dubbia fedeltà fiscale, se si immagina un mondo dove tutti fanno i tassisti e nessuno il cliente, è vero siamo conservatori.
Vogliamo conservare il nostro diritto al lavoro e uno stato di diritto.
E se sono pretese assurde, se siamo dinosauri in via di estinzione, pazienza, vorrà dire che ci estingueremo, ma con onore.
Se l’urgenza è data dalla sentenza del giudice di Milano , secondo me chi è preposto dovrebbe cercare di vederci più chiaro … è sorprendente la visita del presidente dell’Autorità Trasporti Andrea Camanzi al Ministro Delrio , proprio poche ore dopo la chiusura dell’ applicazione . PERCHE’ TANTA FRETTA ?
Partiamo dal fatto che sono anni che tentano di cambiare le cose, ma hanno sempre trovato un ostacolo invalicabile, le nostre proteste e minacce, ma adesso, a chi facciamo veramente paura?
L’arrivo di U… ha fatto precipitare un po’ tutto, ma allo stesso tempo niente si stava muovendo è tutto sommato forse fra qualche tempo ci guarderemo indietro e ci pentiremo del casino sollevato.
Perché l’Italia, purtroppo è questo, si tira avanti, si aspetta, si sta a guardare, ma se vai a muovere più del dovuto l’acqua, qualche volta vengono fuori un po’ di onde, ma in altri caso può svilupparsi uno tsunami.
Noi abbiamo voluto andare a testa bassa in nome della legalità, abbiamo suonato le trombe per la decisione del tribunale di Milano e adesso stiamo lì ad aspettare lo tsunami.
Poi parliamo di tasse ecc. Ma la FIAT? Che facciamo, non compriamo più le macchine della ex casa torinese? Oddio, a noi riguarda poco, siamo tutti ibridi giapponesi.
Non so, che dite, analisi sbagliata, mea colpa eccessivo? Mah!
Si parla di
Stamattina aprendo la posta elettronica, ho trovato tra le offerte di groupon un deal che comprende un biglietto per l’expò di Milano e un passaggio con autista di U…… a onor del vero non specifica se U… Pop o U… Black… considerando che U… Pop attualmente è vietato, se si trattasse di ciò, non sarebbe il caso di far partire una segnalazione a chi di dovere?
Lorenzo noi siamo la legalità gli “altri” no.
Non è che più semplicemente sta succedendo che la balena, avendo fallito, sta per essere scaricata dalla multinazionale ed i suoi amici si stanno dando da fare per regalarle un comodo paracadute nella politica italiana ? (speriamo affondi nella laguna)
Calma e gesso, analizzando i fatti abbiamo una sentenza di un tribunale che riconosce la concorrenza sleale e questo ci permetterà, una volta confermata in appello, di chiedere un bel risarcimento danni.
Per fare una legge in Italia ci vogliono anni ed anche in caso di un decreto legge, dopo 60 giorni decade automaticamente, quindi non cambierà niente per un bel po’ ed anche se faranno una legge così come prospettata dall’Authority, non faranno che autorizzare chiunque a fare un’app per il servizio taxi low cost con conseguente scannamento di prezzi per farsi concorrenza l’un l’altro. Sappiamo benissimo che quelle tariffe sono insostenibili e dopo l’entusiasmo iniziale non troveranno più nessuno disposto a deteriorare la propria auto per niente. Insomma tanto rumore per nulla, perché su piazza ci siamo solo noi, la scritta taxi l’abbiamo solo noi, nei parcheggi ci siamo solo noi e continueremo a lavorare come sempre.
A proposito…. oltre il mio sfogo e la mia inziativa personale che certamente porrò a termine se la situazione dovesse precipitare……..iniziamo a chiedere ai nostri Ottimi Legali dello studio Pavia- Ansaldo se ci sono gli estremi di una class action nei confronti di uno stato che cambia le leggi a partita in corso a favore di un concorrente sleale per ottenere il risarcimento dei soldi erogati per l’acquisto della licenza.
Ricordo che la class action adesso è prevista dalla nostro emendamento giuridico, è passata in parlamento poche settimane fà sotto inziativa del M5s.
Si decisamente si evidenzia che, il signore e laureato.
Io mi chiedo come sia possibile che nell’era post Berlusconi vengano studiate leggi ad aziendam e ad una perfetta sconosciuta senza né arte né parte calata da chissà quale pianeta e che manco sa esprimersi in corretto italiano vengano promessi incarichi politici da aspiranti sindaci del PD. A questo punto tra i mali preferisco il minore: W Giannino, almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare.
Urge incontro con Delrio per capire cosa passa per la testa del Governo. Certo questi sono ricchi e sanno come muovere le pedine. Bisogna fare quadrato,essere informati dai legali e intervenire con argomenti che mi sembrano i più logici del mondo,ma evidentemente non per la stampa in generale che peraltro vive di contriButi pagati dai cittadini. Le licenze nuove ce le rimborsa Renzi?