I tassisti di San Pietroburgo contro Uber

taxi_russiit.rbth.com I tassisti di San Pietroburgo si sono rivolti al governatore locale Georgy Poltavchenko per chiedere di porre un freno ai servizi Uber (l’app di San Francisco che offre un servizio di tipo taxi, ma senza licenza, in cui è possibile ottenere passaggi da privato a privato, ndr), GetTaxi et Yandex.Taxi. Lo riporta il quotidiano Kommersant facendo riferimento a una lettera pubblicata sul sito dei Taxi di San Pietroburgo. “Chiediamo misure di emergenza contro le compagnie per la prenotazione online di taxi a San Pietroburgo, che sostengono servizi di taxi illegali. Esortiamo quindi ad avviare verifiche sulla regolarità di questi servizi nella nostra città”, si legge nella lettera. 

I tassisti descrivono infatti come “critica” la situazione del trasporto locale, aggiungendo che la città “si è trasformata in un campo di battaglia per la commercializzazione delle tariffe più basse” a causa di queste applicazioni di prenotazione online.

Gli autori della lettera aggiungono che, nel caso in cui venissero meno i controlli, si rischia di arrivare al fallimento delle compagnie di taxi e, di conseguenza, alla scomparsa dei taxi regolari dalle strade della città.

Qui la versione originale del testo

5 commenti

  1. mandiamogli la coppia Camanzi – Taddei come offerta di amicizia al governo russo per risolvere il problema. Sono certo che Putin saprà come utilizzarli al meglio

  2. khoolaas se c’ è posto spediamo anche Orfini , Delrio e Rienzi (ancora deve riprendersi dal borseggio , colpa dei taxisti ovviamente !!!)

  3. Questi ….nquentelli qui, con Vladimir Putin, fanno la fine delle Femen 🙂

  4. … Ma questa ***r qua che viola ogni legge per fare soldi .., perché non viola la legge sulla falsificazione di denaro… Es.: crea un’ APP che si chiama non so … ArtMONEYmake… Che consiste con un semplice click di riprodurre opere d’arte che so riproduzioni fedeli di banconote di ogni taglio con l’ausilio della tecnologia naturalmente … Quindi stampanti laser di ultima generazione a triplo getto d’inchiostro con ologramma molto simile a quello della zecca di stato. Poi chissà magari si decide di conservare le opere d’arte nel portafogli e magari per sbaglio le si confondono con le banconote vere…. Ecco quindi risolto tutto l’appetito di denaro da inviare alle Cayman.

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