federtaxi.it Roma, 13 AGO – «Mentre a Civitavecchia proseguono i controlli dei carabinieri nei confronti dei noleggi con conducente che operano in maniera difforme, a Roma gli organi preposti al controllo continuano a chiudere gli occhi permettendo agli ncc, provenienti da altri comuni, di svolgere senza problemi la loro discutibile attività». È quanto dichiarano in una nota congiunta Alessandro Atzeni e Ivano Fascianelli di Uil Trasporti settore taxi.
«Scandaloso anche il fatto che per cercare di tutelare i propri diritti di lavoratori e per veder rispettate le norme che regolano il trasporto pubblico non di linea – continua la nota – i tassisti e noleggiatori regolari di Roma sono costretti a fare tutto da soli tramite le operazioni di denuncia alle varie procure della Repubblica che hanno portato al risultato di molti sequestri di autorizzazioni ncc, che operavano stabilmente nel territorio di Roma Capitale senza far riferimento al principio del rientro in rimessa nel comune di appartenenza. Speriamo solo che l’amministrazione comunale e tutte le parti politiche – conclude la nota – escano da questo insano stato di indifferenza e insensibilità difronte alle molteplici forme di abusivismo che continuano a logorare, giorno dopo giorno, gli operatori onesti del settore taxi e ncc». red 131829 AGO 15
FINE DISPACCIO
Noitassisti Roma
SINDACATI TAXI-NCC: TAR ANNULLA NUOVO REGOLAMENTO E BANDO DA 58 LICENZE NCC
Le scriventi sigle Sindacali taxi-Ncc Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Anar Autonoleggiatori Romani e singoli Tassisti del Comune di Civitavecchia e Roma rendono noto che, con sentenza pubblicata ieri, il Tar Lazio ha annullato il Regolamento taxi/ncc del Comune di Civitavecchia. In particolare, sono stati oggetto di annullamento le parti in cui il Comune prevedeva il rilascio di ben 58 nuove autorizzazioni di noleggio con conducente, gli atti con i quali è stata nominata la Commissione consultiva taxi e la sezione relativa al nuovo regime sanzionatorio comunale da applicarsi agli operatori taxi e di noleggio.
Con questa sentenza si chiudono due anni di processo durante i quali si è più volte tentato un confronto con l’Amministrazione comunale – confronto sempre negato e quasi osteggiato – costringendo così associazioni e singoli operatori ad andare sino in fondo per vedere dichiarato da un giudice quello che per noi è sempre stato chiaro sin dall’inizio: ossia che il Comune di Civitavecchia aveva commesso dei macroscopici errori che avevano condotto a calcolare il fabbisogno di autorizzazioni NCC quasi nel triplo di quello delle licenze taxi.
Gli errori adesso devono essere emendati: si spera che questa volta il Comune accetti un confronto costruttivo con gli operatori senza agire con le medesime imposizioni unilaterali che sono state cassate dal Tar e si avvi un serio programma di lotta all’abusivismo.
Roma 07/08/2015