Milano, numero unico, i radiotaxi verso il boicottaggio

comunicato_congiunto_8585_6969_4040_set-2015ilgiorno.it NUMERO UNICO, i tre radiotaxi rompono gli indugi. In attesa che il Tar si esprima nel merito sul loro ricorso contro lo 02/7777, due giorni fa i vertici di 02/4040, 02/6969 e 02/8585 hanno deciso di «incaricare una parte terza – si legge in una nota – di valutare se il servizio “Milano In Taxi” può essere configurato come un radiotaxi concorrente, per poter prendere decisioni coerenti con regolamenti e statuti delle tre strutture». Fuori dal burocratese, le centrali radio chiederanno alle aziende leader nel settore se a parer loro il software messo a punto da Fastweb per sostituire «virtualmente» le colonnine di chiamata ai posteggi sia oppure no un competitor diretto. 

«Secondo noi lo è – chiarisce Emilio Boccalini, presidente del consorzio Taxi Blu 4040 – perché il tassista può ricevere chiamate anche in corsa, non solo ai parcheggi: di fatto, il Comune ha creato un altro radiotaxi». Se questa opinione verrà confermata dalla consulenza tecnica, verosimilmente scatterà il divieto per gli associati di utilizzare la nuova app del Comune: «Ovviamente – precisa ancora Boccalini – sarà necessario un passaggio in assemblea e in Consiglio d’amministrazione, ma l’orientamento è chiaro: aderire a un altro radiotaxi va contro il regolamento interno nel caso di una srl come il 6969 e contro il regolamento interno e il codice civile nel caso di cooperative come 8585 e 4040».

INSOMMA, il percorso pare segnato. Con buona pace dei tanti padroncini che attendono da mesi ormai l’implementazione dello 02/7777. Non resta che attendere la reazione dell’assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran, che in un recente incontro con i conducenti ha dichiarato: «Aderire allo 02.7777 è un diritto di ogni tassista e rende più efficiente il servizio per i milanesi e per i turisti». Pensiero condiviso da Giovanni Maggiolo, delegato di Unica Cgil: «Si tratta di un servizio pubblico e non si può impedire
ai colleghi di utilizzarlo, poi saranno i cittadini a scegliere ». Gli fa eco Silla Mattiazzi, segretario regionale Uiltrasporti: «Porterà vantaggi a tutti, in particolareall’utenza: perché vietarlo prima che entri in funzione?».

Nicola Palma – nicola.palma@ilgiorno.net

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10 commenti

  1. Ma è proprio un’idea intelligente?…E se i tassisti rispondessero unendosi per boicottare i Radiotaxi???

    Tutto sommato, se lo 02 7777 è un radiotaxi (come si vorrebbe dimostrare…), sarebbe pur sempre IL PRIMO RADIOTAXI LIBERO – SENZA CANONE – APERTO A TUTTI I TASSISTI – potenzialmente L’UNICO IN GRADO DI DARE AL CLIENTE IL TAXI PIU’ VICINO

  2. Come diceva la Mondaini: Che barba e che noia. La storia insegna… stessa cosa è avvenuta a Roma, solo che in questo caso gli attori, utilizzarono un termine diverso: “aiuto pubblico”, e secondo loro (i radiotaxi) vietato dalla legge.
    Lo già fatto presente più volte nei commenti, il numero unico di Roma, che perdipiù è più cazzuto del vostro, è stata come una cometa, all’epoca i radiotaxi pensarono a scene apocalittiche dove tutti i tassisti romani sarebbero migrati verso il numero unico, lasciando il loro mulino senz’acqua. Invece ci furono 2 costanti: A) Poca pubblicità, nei primi mesi di questo nuovo servizio, ci furono solo dei siparietti su radio locali e qualche manifesto sui bus. Poi il nulla, purtroppo il comune non ha i mezzi per fare pubblicità martellanti e alla grande stile Vodafone. B) I radiotaxi esistono da molti anni, qui a Roma il principale è in giro dal 1960, quindi mezzo secolo, e i cittadini conoscono solo quel numero e pertanto le vecchie abitudini sono dure da sradicare. Morale della favola se leviamo qualche zona dove il numero unico viene usato spesso dai cittadini, la maggior parte della città non ne fa uso. Vi faccio un esempio di oggi della mia zona dalle 5:00 AM alle 14:00, la colonnina a squillato una sola volta, e come al solito presi due anziani per una corsa brevissima.

  3. Ci stiamo perdendo in un bicchier d’acqua. Sono sufficienti delle piccole modifiche al sistema come per esempio l’impossibilità di ricevere chiamate al di fuori di un raggio di 50 metri dal parcheggio e la conseguente registrazione solo in prossimità del medesimo e tutte le perplessità cadrebbero all’istante.

  4. É molto miope x non dire altro la guerra al comune. Se si arrabbia i tassisti di milano ne pagheranno le conseguenze. E anche chi ha follemente scatenato una guerra da evitare a tutti i costi xché dovrà rendere conto a tutti gli associati

  5. Credo che riportando la app comunale all’accordo iniziale e cioè al fatto che tecnicamente le colonnine sarebbero dovute essere soppiantate dalla app, tutto si potrebbe risolvere. Purtroppo non sarà così.

  6. ma l’accordo iniziale con chi??? Sono in tanti ad invocarlo, ma esiste? E se sì, lo possono conoscere anche i comuni tassisti? Aiuterebbe a capire.
    Anche per stabilire se qualcuno ha mancato ad un accordo preso…

  7. Caro laportapia, se ben ricordi a suo tempo i tromboni del comune strombazzarono a mezzo stampa che avrebbero SOSTITUITO le colonnine col numero unico; poi il numero unico è diventato misteriosamente un radiotaxi. Zoppo, ma di radiotaxi o suo equivalente si tratta.

  8. allora.. abbiamo una licenza comunale … dobbiamo adempire alle regole comunali… visita annuale..tariffe… prestabilite……..e poi andiamo contro l’utenza….. che è l’utilizzatore….. no non ci siamo … i radiotaxi li manteniamo noi con il nostro sudore… quindi cambiare lo STATUTO subito!!!!

  9. Forse a molti non è chiaro il concetto di cooperativa… e come recitava un noto spot la coop…(erativa) sei tu. È fuorviante pensare ai rtx come entità esistenti non si sa perché, imposte da chi sa chi. Esse (le centrali) esistono perché dei soci ritengono conveniente per il proprio lavoro associarsi ed organizzarsi. Se i tassisti trovano altri soggetti che gli organizzano il lavoro in maniera migliore o più conveniente liberi di aderire, come si è liberi ( potenzialmente) di creare una coop unica con un numero unico.

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