Chi mi conosce sa bene che sono piuttosto impermeabile alla cosiddetta “teoria della cospirazione”, non credo che l’11 settembre sia stato voluto dalla CIA, non credo che le “scie chimiche” siano cristalli di veleno sparsi dai marziani per uccidere la Terra, credo che l’uomo sia effettivamente sbarcato sulla Luna tutte le volte che è stato detto e non credo che John Lennon sia in qualche sperduta isola caraibica a farsi le canne con Bob Marley. Però questa volta il dubbio della cospirazione mi si è insinuato ferocemente. Marco.
Tursi, cosa cambia da oggi a Firenze?
“Entra in servizio Uber-black in modalità beta. Non ancora appieno cioè. È la piattaforma che connette chi ha bisogno di muoversi in città con gli autisti professionisti degli Ncc”.
Primo passo, scaricare l’App.
“Sì, è gratuita. Ci si deve registrare con il numero di telefono, l’email e la carta di credito, perché tutti i pagamenti avvengono per via elettronica. Niente soldi all’autista: l’importo viene addebitato sulla carta”.
E il prezzo lo conosco prima della corsa.
“Esatto, una volta inserito l’indirizzo della destinazione ricevo il preventivo”.
Quanto ci costerà?
“Le tariffe di Uber sono pubbliche e trasparenti. E sono economiche rispetto alle berline di alta gamma, perché con gli Ncc è questo lo standard. Siamo in linea con il taxi o leggermente al di sopra”.
E perché i fiorentini dovrebbero allora usare Uber?
“Per la qualità del servizio. In più, noi non prevediamo supplementi di sorta. Non ci sono tariffe maggiorate per le ore notturne o per i festivi. E neppure il supplemento bagagli. E il servizio funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.
Non si dovrà aspettare quanto un taxi?
“Noi offriamo la comodità e la praticità di non dover neppure scendere per strada. Niente più lunghe attese al telefono”.
Come si riconoscono?
“Al cliente arriva la foto dell’autista, il modello e la targa dell’auto. Oltre al punteggio da 1 a 5 stelle totalizzato dall’autista. Quello che i fiorentini decideranno con il loro voto uscendo dalla macchina. Non c’è neppure bisogno di contanti”.
Perché Firenze, dopo Roma e Milano?
“Questa è una delle prime città turistiche. E il turista che arriva è già abituato e si aspetta di usare Uber. Il Comune poi qui sta già innovando”.
E il rodaggio di due settimane?
“Dobbiamo prendere le misure della città. Gli utenti che hanno già l’applicazione potranno usufruirne subito. Gradualmente anche tutti gli altri, via via che scaricheranno l’app. Anche se può essere che se scarico domani l’app serva qualche giorno”.
Che vi aspettate da Firenze?
“Volumi significativi: nel 2014 Firenze ha avuto 13 milioni di pernottamenti, l’aeroporto 2 milioni di viaggiatori”.
Quante macchine avrete in strada?
“Il numero sarà in crescita costante. Si parte con qualche decina di auto”.
I taxi vi faranno la guerra. Il vostro non è un servizio sicuro, dicono.
“Si sbagliano, Uber è la piattaforma più sicura per spostarsi. Solo autisti professionisti, che anche noi controlliamo. Eppoi il cliente sa come si chiama, ha la sua foto. Durante la corsa, sulla app, posso perfino vedere il tragitto in tempo reale, per accertarmi che l’autista stia facendo quello giusto”.
E a fine corsa il cliente dà il punteggio…
“Da1 a 5 stelle, l’utente riceve pure un’email di riepilogo con tutti i dettagli”.
Utilizzerete tutti gli Ncc dell’area fiorentina?
“Faremo leva su quelli che già oggi sono in città. Per gli Ncc siamo opportunità di lavoro: circa tre quarti dell’importo resta all’Ncc”.
Vi preoccupa l’ostilità dei taxi?
“Non vediamo i taxi come controparte. Siamo aperti con tutti, anche con i taxi. Grazie a tutto questo nelle nostre città sempre più persone lasciano l’auto a casa col passare del tempo. E possiamo ormai dar vita ad un sistema integrato di mobilità: vado al cinema con Uber e torno col taxi o viceversa”.
Il tribunale di Milano ha per ora bloccato Uber-pop, l’utilizzo cioè di autisti non professionisti.
“Uber è già presente in sessanta Paesi del mondo. Non si può fermare l’innovazione e il progresso, c’è una crescente domanda di mobilità da parte dei cittadini”.
Tutte fesseriere, a partire dalle lussuose auto black, infatti la flotta black attualmente ha solo Mercedes d’epoca modello zingaro, possono prendere in giro solo le persone che non conoscono il tpl non di linea. Non parliamo dei supplementi, da come lo descrivono sembra che noi taxi, abbiamo più di un supplemento, invece loro…. Qualcuno può ricordare al GM, che dopo 2 grammi di neve a Milano hanno applicato a una signora una tariffa assurda del tipo quasi 100€, per pochi Km, la storia fini sui giornali, e alla tipa in questione ammesso che sia vero gli venne ridato il maltolto, dopo un’email. Per quanto riguarda il “percorso giusto” voglio sapere come caspita fá, uno stupido navigatore con stupite cartine a beccare quello giusto. A Milano un navigatore potrà pure funzionare per via che è una città relativamente recente, e con strade larghe, vorrei vedere a Roma che generalmente coi navigatori, non ci fai nulla per via dei numerosissimi vicolletti infernali. Infatti sono all’ordine del giorno ncc dilettanti che si bloccano nelle vie del centro.
Poche Palle un NCC a fine corsa deve tornare in rimessa, non deve prendere corse parcheggiato in strada in tal caso è sanzionabile. In pratica un abusivo!
Condivido a pieno l’opinione di Salvatore…..poche balle NCC dopo il servizio deve ritorare in rimessa non può stare per strada.Punto e Basta !!
Altro materiale per nostro studio Legale Pavia Ansaldo……
Poi a riguardo delle fesserie dette dal nostro pseudo manager non dice che la loro “bandiera ” parte sempre da un minimo di 12 € e non dice della politica del “price surcing ” che si applica nei picchi di richiesta con tariffe stratosferiche…….caro manager dei miei stivali le balle hanno le gambe corte….