Dopo una lunga assemblea hanno chiesto un incontro urgente al sindaco. La polemica tra auto bianche e Comune dopo la decisione di aumentare il numero delle licenze. I call center muti da ieri pomeriggio, Nardella: “Spero non sia un’interruzione voluta” firenze.repubblica.it
A Firenze è guerra dei taxi. Da più di 24 ore trovare un’auto bianca è praticamente impossibile. Muti, da ieri pomeriggio, i centralini delle due cooperative Cotafi e Socota. Irraggiungibili, o occupati. La rivolta dei tassisti è cominciata da quando Palazzo Vecchio ha dato il via libera all’aumento di 100 nuove licenze per le auto bianche in città.
Oggi i tassisti si sono riuniti in una lunga assemblea di quattro ore alla casa del popolo di San Bartolo a Cintoia: sono in stato di agitazione, ai giornalisti hanno detto di non accettare domande e hanno chiesto un incontro urgente, anzi urgentissimo con il sindaco Dario Nardella. “L’assemblea dei tassisti fiorentini valuta il comportamento dell’amministrazione comunale, non solo totalmente incurante della normale prassi democratica, ma soprattutto lesivo della propria dignità di lavoratori e cittadini”. Nel corso della trattativa in corso da mesi tra amministrazione e rappresentanti della categoria, i tassisti si sono sempre strenuamente opposti all’aumento, proponendo sì un incremento delle licenze, ma solo temporanee ed attivabili secondo la volontà delle due cooperative che gestiscono la rete delle auto bianche. Ieri, invece, la delibera approvata in giunta da Palazzo Vecchio. Lanciando lo stato di agitazione, i tassisti chiedono al Comune in un comunicato “l’avvio di una seria trattativa in merito ai numeri di ampliamento della flotta”, riservandosi di “adottare nuove e diverse forme di rivendicazione in presenza di un ulteriore irrigidimento della trattativa” stessa.
Il sindaco, questa mattina aveva condannato il blocco dei centralini: “Non si può toccare la città e coinvolgerla in un confronto anche aspro verso il quale noi siamo pronti a ribattere termini di contenuti. Questo noi non lo possiamo accettare”. Le cooperative, già ieri, avevano parlato di un guasto. “Faremo tutte le verifiche opportune anche con le autorità di vigilanza – spiega il sindaco Dario Nardella – perché si tratta di un servizio pubblico. Dobbiamo capire se si tratta di un’interruzione voluta o come ci viene detto dai tassisti di un incidente”.
Due giorni di disagi e lunghe attese. Alcuni cittadini, questa mattina, si sono anche rivolti alla polizia municipale. A peggiorare la situazione il traffico soprattutto alla rotatoria della stazione di Firenze Santa Maria Novella. Sono decine i turisti e i pendolari che si sono messi in fila fuori dalla stazione in attesa con code che sono arrivate anche ad un’ora. Le auto giunte a singhiozzi e verso mezzogiorno la coda si è raddoppiata: “E’ mezz’ora che aspetto – racconta un pendolare – dovevo essere in ditta dieci minuti fa”. Anche i turisti sono scoraggiati: “Avremmo fatto meglio a prendere un autobus – si lamenta un gruppo di visitatori venuti dal Brasile – abbiamo solo oggi per vedere la città. Domani dobbiamo andare a Pisa, ma così di Firenze ci ricorderemo solo la stazione”. Tanti, di corsa verso la stazione per prendere un treno, scendono dai taxi fermi nel traffico e preferiscono continuare a piedi, tra le auto. Nel pomeriggio, a San Bartolo a Cintoia è poi iniziata l’assemblea delle auto bianche.
Per il sindaco a pagare non devono essere i fiorentini: “Mi auguro che i tassisti, verso i quali non c’è alcun tipo di odio ma semplicemente di impegno a far funzionare meglio il servizio, non scarichino sui fiorentini e sulla città le proprie motivazioni e riserve sulla nostra decisione di aumentare le licenze”. Anche il prefetto, informato della situazione, parlerà con il sindaco oggi per valutare eventuali iniziative.
Bravi colleghi, tenete duro, è ora di finirla.
Qualcuno sta facendo le opportune verifiche con il giusto impegno se le auto NCC stanno tornando in rimessa alla fine di ogni servizio?
Come sempre il senso di responsabilità lo chiedono solo a noi
l importante è scaricare principalmente le colpe a chi…. da il piu possibile per un serv. pubbl. milgliore tutti i giorni.
sembra che lavoriamo per sport , per fare un piacere , tanto siamo pieni di soldi .
non di debiti , non paghiamo tasse , inps , inail e altro .
Caro Nardella….il senso di responsabilità lo devi avere anche tu come sindaco !!
Non c’è assolutamente bisogno di aggiungere altre 100 licenze di taxi in base al reale lavoro che c’ è.
Ritirare quella proposta comunale è un atto di buon senso e di responsabilità !!
questi considerano le assemblee e gli scioperi dei lavoratori come lesa maestà. Non resta che fargli capire che i reucci non sono più attuali, la nodernita’ non si puo’ fermare
Onore ai tassisti fiorentini
” Tanti, di corsa verso la stazione per prendere un treno, scendono dai taxi fermi nel traffico e preferiscono continuare a piedi, tra le auto.”
Così dice l’articolo evidenziando il vero problema della mobilità.
Temo proprio che la modernità renziana sia la riduzione degli spazi di dissenso. E’ poi grazie ad un governo a guida centrosinistra che abbiamo la più liberticida legge sugli scioperi dei servizi pubblici. Anche i musei si sono aggiunti alla lista. Noi ci siamo da sempre
Se di nuove licenze Firenze ha bisogno … che siano date a titolo ONEROSO! Sempre che ce ne sia il bisogno! Bologna insegna.