Secondo il Vangelo, San Tommaso non credeva che Gesù fosse risorto dopo la crocifissione. Credette solo dopo che Gesù apparve in carne ed ossa davanti a lui e agli altri discepoli presenti. Cristo lo invitò a toccare le ferite nelle sue mani e nel suo costato per verificare che fosse veramente lui. Da cui il detto: “Sei come S. Tommaso. Non ci credi se non ci metti il naso”. Oggi non ho potuto fare a meno di imitare San Tommaso: se, come ampiamente dichiarato dalle nostre rappresentanze, “…si è palesata la volontà del Governo di dare indicazioni ai relatori di ritirare tutti gli emendamenti alla L.21/92”, perché allora non metterci il naso ?
Nella lavori della seduta odierna nr. 220 della decima commissione al Senato, non è stata fatta nessuna menzione agli emendamenti già accantonati e non ci sono, al momento, date di prossime convocazioni o ordini del giorno programmati per le prossime settimane.
E’ un fatto appurato che alla rapida decisione di revoca del maxi sciopero nazionale previsto per domani, non è seguita una altrettanto rapida e tangibile conferma degli intenti “palesati”, ma come tutti i tassisti sanno, i tempi della politica sono molto dilatati, così come talvolta alcune promesse. Ma la fretta, l’impazienza, a ragion veduta, sono di casa da mesi nelle teste dei tassisti e la sindrome di San Tommaso, ormai dilaga e attende solo di essere mitigata più dai fatti che dalle parole.
Concediamoci il peccato veniale della curiosità, io perlomeno ho deciso di continuare a peccare a oltranza: mi aspetto, più prima che poi, di vedere passare sulla corrente del fiume, i cadaveri degli emendamenti miei nemici
sono…e siamo con te ad oltranza…
E noi… con te aspetteremo sulla sponda del fiume mio caro “Tommaso”.
Magari arriva la piena ……