Stamani ero a Bologna per un interessante incontro organizzato da Legacoop dal titolo: “Quale futuro della mobilità fra bus, taxi, ncc“. Tra i relatori, oltre il padrone di casa Luciano Patuelli, anche il presidente Cotabo e vicepresidente di Cna Bologna, Riccardo Carboni, Gino Onofri di Cosepuri e la sen. Bonfrisco, gentilmente accompagnata dal presidente nazionale di Confartigianato Taxi, Alessandro Nordio. Non avendo dato spazio alle consuete domande del pubblico a chiusura degli interventi dei tanti relatori – penso per l’ora che si era fatta -, rimetto qui la riflessione che avrei voluto proporre agli intervenuti.
L’intervento di Patuelli, è stato chiaro nel manifestare gradimento per l’emendamento che in sede di ddl concorrenza la sen. Bonfrisco ha inserito. Quest’ultimo, prevede sì il mantenimento del principio della territorialità – in opposizione a quello di totale deregulation della sen. Lanzillotta -, ma prevede anche l’eliminazione dell’obbligo del rientro in rimessa per gli ncc. La cosa, ovviamente, ha trovato il gradimento di Gino Onofri, che ha parlato di un “modello Bologna” da esportare a livello nazionale. Carboni ha ribadito l’importanza del principio di territorialità, ma non l’ho sentito esporsi sull’altro pilastro su cui si regge il settore: la differenziazione tra taxi ed ncc circa i luoghi di stazionamento.
Personalmente, ritengo che una legislazione debba avere una sua coerenza, formarsi di norme astratte e generiche, che non siano ricettive di stati di fatto, per di più, illeciti. Almeno questo insegnano a qualsiasi corso di diritto.
Se gli ncc non avranno più l’obbligo dello stazionamento in rimessa, va da sè, che staranno su piazza (anche se fossero piazze non prestabilite e delimitate). Al di là, dunque, dei giochi di parole – cari alla nostra fase storica -, avremmo, passando questa idea, di fatto due differenti tipologie di taxi: quelli esistenti già oggi, gravati da tutta una serie di obblighi antieconomici, a tutela dell’utenza; e poi gli ncc, che in sostanza farebbero lo stesso mestiere dei taxi, ma senza tutti gli obblighi antieconomici da cui quelli sono gravati. Se questo emendamento passasse, avremmo così l’istituzionalizzazione ex lege di una concorrenza sleale a favore degli ncc ed in sfavore dei taxi. Il gioco economico che ne deriverebbe – come sempre avviene quando si mettono regole discriminatorie – comporterebbe, in un tempo facilmente ipotizzabile come non lungo, la morte del settore discriminato, ossia quello taxi. Esso infatti verrebbe stritolato nella morsa, da una parte, degli obblighi, e dall’altra della nuova concorrenza sleale legalizzata.
Ergo, questo semplice emendamento, comporterebbe la sparizione del servizio pubblico taxi, con le sue annesse tutele, a danno anche degli stessi consumatori.
Abbiamo lavorato tanto per fermare tentativi emendativi dannosi per le persone che rappresentiamo e per il servizio, privi di senso giuridico e economico, attraversando notti insonni, vedendo piangere colleghi, faticando per elevare la qualità del settore. Oggi, non capisco perché proposte di questo genere arrivino da una parte delle nostre stesse rappresentanze, alla vigilia di un tavolo governativo che dovrebbe stabilizzare un settore, non disintegrarlo.
Perchè non è venuto fuori da questo incontro il non obbligo da parte nostra di avere delle tariffe regolamentate con il tassametro ?
Ma a noi tassisti di fronte a questa porcheria chi ci obbliga a tenere delle tariffe a tassametro ???
Si fà come gli NCC si spara un prezzo sul tragitto tutti d’accordo senza dovere tenere conto a Comune e alla Regione ,
Di fronte a una cagata del genere da parte della Bonfrisco o chi ne fà le veci …..tutta la categoria insieme si fà una Class Action immediata nei confronti dello Stato che mi ricompra la licenza che mi ha obbligato a rilevare al prezzo d’acquisto.
Siamo alla frutta
Modello Grecia.. Unica soluzione RIVOLUZIONE.
La mia idea (sempre stata quella) è che una volta che hai assicurato il rispetto della territorialità (sul territorio lavorano SOLO taxi/ncc del territorio), il rientro in rimessa o meno del noleggio diventa di secondaria importanza.
Si capisce che nei territori invasi da noleggi di ogni dove la questione del rientro in rimessa venga posta in chiave “tu extraterritoriale vieni a scaricare e poi te ne devi tornare al paese tuo”.
E non mi sembra che a Bologna i taxi stiano soccombendo a favore dei noleggi…
Ognuno presidia il suo mercato, come 21/92 comanda (anche prima dell’1 quater).
Anzi, la vicinanza di intenti tra taxisti e noleggiatori (regolari) permette un contrasto dell’abusivismo molto più efficiente.
Ma ad ogni territorio il suo modello.
E uno dei “pilastri” su cui si regge il settore non credo sia la differenziazione circa i luoghi di stazionamento, ma piuttosto il fatto che il taxi è autorizzato a caricare i clienti in strada e il noleggio no: non è la stessa cosa, autorizzato all’attesa fuori dalla rimessa non significa autorizzato a caricare clienti senza prenotazione (=”fare lo stesso mestiere dei taxi”).
I noleggi che sostano in strada e caricano abusivamente sono quelli extraterritoriali che non hanno nulla da perdere, non i regolari.
I noleggi di Bologna sembrano sostare ovunque (ci sono diversi “posteggi ncc” su strada, al di fuori di stazione e aeroporto”, con tanto di segnaletica), ma il carico abusivo è inesistente.
Un noleggio che sosta in strada, e non in rimessa, potrà arrivare dal cliente 5 minuti prima, ma una flotta di taxi che spesso è 10/20 volte quella dei noleggi può essere messa in crisi da ciò?
Ma non è che AMO i noleggi, eh… la summa del discorso è che se tu permetti ai noleggi (quelli del territorio, in numero limitato, deciso dal Comune, non a cani e porci come succede ora in alcuni territori) di soddisfare il LORO mercato con efficienza, poi magari non ti ritrovi una multinazionale che sfrutta l’inefficienza dei noleggi come testa di ponte per entrare nel territorio (che poi le multinazionali sono famose per non accontentarsi…).
La concorrenza sleale nei confronti dei taxi nasce dal NUMERO, nei fatti illimitato, dei noleggi extraterritoriali operanti abusivamente su un territorio, non dalla sosta su strada dei noleggi autorizzati dal territorio.
Mia opinione.
La risposta all’ultimo quesito è semplice. Perché quella parte delle nostre rappresentanze rappresenta in contemporanea anche gli N.C.C. E questa è una situazione non più tollerabile perché è come trovarsi in un processo dove il nostro avvocato oltre a noi difende anche la controparte. Ora basta, vanno estromessi i sindacati “ibridi”, o si rappresentano i taxi o si rappresentano i noleggi. Ogni collega associato a quelle sigle dovrebbe fare una riflessione e prendere il giusto provvedimento.
Se ciò dovesse avvenire la sottile linea rossa invisibile della rabbia esploderà con conseguenze inimmaginabili i TAXI NON SI TOCCANO
Edbologna se sei “in attesa di una prenotazione” vuol dire che non stai lavorando, quindi perché non devi essere nella tua rimessa? Stai menando il can per l’aia come il solito. Spero che i tristi figuri che hanno fatto certe esternazioni, anche se le hanno fatte in casa loro, non abbiano il coraggio di farsi vedere a certi tavoli se non dopo una ritrattazione o un “aggiustamento di mira”. Questa volta non gliela lasciamo passare.
Le scelte possono essere, se si vuole equiparare i taxi agli NCC, obbligo di presa a bordo e tassametro e tutto ciò che ne consegue, mentre se si vuole ricordare e pensare che sono categorie diverse FUORI dalle corsie preferenziali perchè NON sono mezzi pubblici di piazza, proprio perchè NON hanno tassametro e NON hanno l’obbligo di presa a bordo. E’ una risposta semplice ad un problema complesso, qui sì che vedrei una modifica della 21/92.
Marco perché l NCC che è in attesa di prenotazione non può attenderla in auto con il suo iPhone o tablet fuori dalla rimessa? Quale è il problema .. Non dirmi che la legge lo vieta lo sappiamo , dimmi un altra motivazione valida ..
Dario il “noleggio da rimessa” è da rimessa, altrimenti è un “taxi senza tassametro”. Se vuoi gli cambiamo nome.
Gli Ncc,se limitati al REALE NUMERO DEI REGOLARI,Non creerebbero grandi problemi.Cosepuri in alcune citta’e’MOLTO FORTE e NON LASCIA SPAZIO A MULTINAZIONALI…
IL PROBLEMA RIMANE SEMPRE:
CHI CONTROLLA QUELLI IRREGOLARI???
I Tassisti,purtroppo,sembrano diventati… figli di un Dio Mjnore…
e poi una DOMANDA:
-MA COME MAI SI CONCEDONO VANTAGGI AGLI NCC E ZERO VANTAGGIO AI TASSISTI?
TRADOTTO….COME MAI I TASSISTI LO DEVONO SEMPRE PRENDERE DOVE NON BATTE IL SOLE…SENZA MAI PORTARE a CASA UN VANTAGGIO DA UN DDL???
UN ESEMPIO TRA LE DUE ATTIVITA’:
COME MAI GLI NCC POSSONO LAVORARE H 24 MENTRE I TAXI NON LO POSSONO FARE E SONO GRAVATI,GIUSTAMENTE,DALL’OBBLIGO DEI TURNI???
Il discorso della rimessa non si tocca, inoltre gli ncc non dovrebbero intasare le corsie preferenziali. I taxi hanno l’obbligo della corsa da posteggio a tassametro a tutela dell’utenza. In cambio giustamente il numero delle licenze è a numero chiuso ed i taxi sono gli unici autorizzati a stare su piazza. Gli ncc si scelgono corse e tariffe senza l’obbligo della prestazione. Ovviamente se desiderano portare la vecchietta con bastone a 5 euro a corsa, si accomodino pure, ci pensiamo noi a fare i Malpensa ed i Bergamo al loro posto.
Comunque Andre ha ragione, non puoi difendere e tutelare sia i taxi che gli ncc, questi ibridi non dovremmo volerli noi per primi , come puoi fidarti di sigle sindacali che hanno il piede in 2 scarpe dai, questi pastrocchi nascono dal tentativo di mediazione e compromesso che dovrebbe salvare capra e cavoli….si vuole raggiungere il risultato nefasto di trasformare tutti gli operatori in taxi, peccato che noi tassisti non lo permettremo mai, i sindacalisti non schierati se ne facciano una ragione e….gli ncc in rimessa!!
Caro Claudio, cari ed bologna, cari colleghi, è così difficile uscire dallo stadio? Molti fra noi hanno raggiunto da un pezzo l’età adulta per non dire altro e qualcuno persino i capelli bianchi. Bologna e Firenze hanno 380.000 abitanti circa, Milano 1,4 milioni che diventano 3,3 con la città metropolitana, Roma 2,9 che diventano 4,3 con la città metropolitana. Londra ne ha 8,6 milioni. Di che cosa stiamo parlando? Il Parlamento Europeo e la Commissione emettono linee guida a cui ogni singolo paese può o meno attenersi a meno che i capi di Stato non firmino un trattato. I due ministeri trasporti e sviluppo hanno detto via gli emendamenti, via lo sciopero e tavolo tecnico. Ma gli emendamenti, non i ministri, sono ancora li’. Quindi non dovrebbe proprio partire nessun tavolo governativo prima della nostra fuoriuscita dal ddl concorrenza in cui peraltro non eravamo manco previsti. La rimessa non serve a Bologna? Bene. Ma forse a Milano e Roma si. Bisogna ricondurre alla Regione numeri autorizzazioni visto che nessuno ma proprio nessuno sa quante siano? Forse si e questo vale per tutti. Insomma prima ci si assicura della buona fede dell’interlocutore e poi si discutono numeri e fatti, non solo opinioni. E pure fra di noi, basta con i pregiudizi. Poi certo ognuno è responsabile di quello che dice e di quello che fa. Ma bisogna pure ascoltarlo. Quanto al futuro diceva il poeta: del doman non v’è certezza.
E sul famoso terzo settore Non Professionale si e’parlato x mettere la PAROLA FINE UNA VOLTA X TUTTE ???…o prima ci infilano il Black…e poi fra un anno ci riprovano con la Sharing Economy mascherata da Taxi Low cost (Pop)???
con le varie piattaforme che tutti conosciamo e pubblicizzate su certi giornali???
Quelli come LI FERMI???
Un conto e’giocarsela con gli Ncc….un altro conto e’prendere una bastonata ora dagli Ncc e un’altra bastonata dagli autisti “fai da te” quelli senza Licenza o Autorizzazione….
Tradotto,attenzione a Non finire stritolati da Black e Pop……..CHE DOPO SI CHIUDE BARACCA DAVVERO TUTTI!
A proposito di interlocutori qualcuno può dare notizie interessanti sul nuovo ministro che non siano il solito curriculum di Wikipedia?
A BOLOGNA TAXISTI ED NCC HANNO SSEMPRE DIALOGATO, ED U### NON E’ ENTRATA, OGNIUNO HA IL SUO RUOLO E NESSUNO PESTA I PIEDI ALL’ALTRO REGOLE PRECISE E NIENTE ABUSIVISMO , IO L’HO SEMPRE VISTA COME L’UNICA POSSIBILITA’ DI SOPRAVVIVENZA PER I TAXI
ERRATA CORRIGE: NEL MIO COMMENT O É SALTATA LA FRASE DOPO REGIONE” O NELL` AREA METROPOLITANA”. É chiaro che bisogna fermare la proliferazione incontrollata delle autorizzazioni
Come si fa a temere gli NCC con un potenziale parco di mezzi circolanti esponenzialmente superiore e con tariffe e regole certe che tutelano prima di tutto l’utente???
Certo la chiamata deve essere fatta su TUTTI i taxi in servizio (027777) e non su un quarto della totalità.
Bologna non è milano o Roma. Voi e il vostro modello del ####. Perché non mettiamo il cronotachigrafo alle auto da ncc .a questo punto se stiamo dietro a voi bolognesi quale è la differenza tra taxi e ncc? Dove eravate quando si lottava? Perché questi forum non li fate a milano con i tassisti (così vi insultano per bene?
Antonello, prima di insultare bisognerebbe pensare al modello Milano e al modello Roma e a quali risultati abbiano portato.
E a leggere questo sito sembra che i risultati del #### si stiano avendo a Roma, a Milano e pure a Firenze.
Io un sistema lo giudico dai risultati, ma capisco che è più facile dire eeeh ma Milano…