ilgiorno.it Uber Italy continua a crescere. Nonostante le accuse di concorrenza sleale da parte dei tassisti e l’oscuramento della piattaforma Pop disposto un anno fa dal Tribunale civile. Una decisione, quest’ultima, che si pensava potesse mettere a rischio l’attività della start-up californiana che mette in contatto via smartphone autisti e clienti. E invece così non è stato, almeno a giudicare dal bilancio d’esercizio 2015: l’azienda sembra in ottima salute, o comunque ha fatto registrare risultati nettamente superiori rispetto ai precedenti consuntivi (forse beneficiando pure del surplus di clienti garantito da Expo).
L’assemblea si è svolta il 29 aprile 2016 alle 12 come sempre ad Amsterdam, Vijzelstraat 68, presieduta da Rob van der Woude, amministratore della società nonché legale rappresentante del socio unico Uber International Holding B.V.; in videoconferenza Karen Sammis Walker di Uber Management B.V. “Il bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2015 – ha scandito van der Woude (dodici mesi fa c’era Axel Martinez al suo posto) – evidenzia un utile di esercizio pari a euro 280.538“. Tanti? Pochi?
Per farsi un’idea, è utile confrontare il risultato conseguito l’anno scorso dall’azienda con sede legale in via Forcella con quello del 2014: 64.570 euro. Tradotto: ricavi complessivi da moltiplicare per quattro. E il dato assume ancor più significato se paragonato a quello del 2013, anno in cui Uber è sbarcata a Milano: appena 9.104 euro di utile. Veniamo ora ai dettagli del bilancio.
Cresce il valore della produzione: da 1,435 a 2,351 milioni di euro (con ricavi da vendite e prestazioni passati da 1,407 a 2,083 milioni); di contro, aumentano pure i costi, da 1,297 a 1,919 milioni di euro.Si impenna pure la cifra spesa per il personale: da 706mila a 1,014 milioni di euro, con tre quadri in più rispetto ai 10 del 2014; i dirigenti sono rimasti 2, con Carlo Tursi che ha rimpiazzato Benedetta Arese Lucini nel ruolo di regional manager.
Dalla società, come di consueto, nessun commento ufficiale sui risultati conseguiti nell’anno appena trascorso. Una cosa è certa: l’attività non ha subìto contraccolpi dalla bocciatura della versione Pop (che comunque ha garantito profitti fino a giugno del 2015), cioè quella che consentiva a chiunque avesse la patente di guida, un veicolo di proprietà e la fedina penale pulita di improvvisarsi driver per corse low cost.
O meglio, se il Tribunale non avesse dato ragione ai sindacati dei tassisti, probabilmente il volume d’affari sviluppato sarebbe lievitato ulteriormente, specie se consideriamo che l’app riservata ai conducenti improvvisati era attiva in quattro città (Milano, Genova, Padova e Torino), con prospettive di allargamento nel breve periodo. Tutto bloccato. I dirigenti di Uber se ne sono fatti una ragione, pur non rinunciando al secondo tempo della causa davanti al Tribunale di Torino.
Tutti soldi rubati ai tassisti regolari con la complicità di NCC con autorizzazioni di comuni di tutta Italia date in odor di tangente. I soliti mafiosi italiani in combutta con la mafia americana e per di più senza pagare un euro di tasse sul nostro territorio. Che l’ Ufficio delle Entrate (tanto sollecito nell’inventare incassi fantasiosi per i tassisti regolari) entri a devastare questo mondo dorato di illegalità riportando ordine nel caos voluto da un governo mai votato dagli italiani.
questi introiti che vantaggi portano alle casse dello stato Italiano? Un entrata elusa agli operatori/contribuenti regolari. Vorrei proprio vedere queste cifre scorporate di iva e tasse, non ci pagherebbero nemmeno l’affitto di via Forcella. Poi solito triste marchettone dei giornali, che spacciano per miracoloso un incasso annuale paragonabile a una pizzeria. Se non avessero fondi diversi dalle loro entrate non esisterebbero nemmeno, altro che start up, è un mercato dopato.
almeno si sa che in caso di causa ci sarebbero da chiedere almeno 2 milioni di euro.
Esatto!!!
La cosa vergognosa è che se ci fosse la volontà governativa ,non ci vorrebbe molto a mandare nella sede di questi figli di mi###tta l’intendenza di finanza e farsi dare tutti i tabulati delle autorizzazioni degli NCC coinvolti in questa squallida storia.
A quel punto oltre ad una APPROFONDITA indagine fiscale nei confronti dei drivers ,verrebbe molto semplice la sospensione delle autorizzazioni NCC che operano in modo IMPROPRIO la propria licenza con mister RU….
Ricordiamo che vige sempre l’obbligo di rimessa , perchè gli NCC non fanno i taxi cosi come viceversa !!!!
Infatti chiudono gli occhi tutti nessuno controllo .nessuna multa (vedi la Francia) per forza guadagnano poi a noi tassisti ci chiama l’agenzia delle entrate ….che paradosso di paese di m……
Sarebbe veramente il caso di rompere le righe e smettere di essere disciplinati, capisco chi da un giorno all’altro, inventa fermi e proteste ti portano all’esasperazione. SONO ILLEGALI ma a loro va be e così, ragazzi ricordiamoci tutti più famiglie di votare No al referendum di Ottobre.
“In attesa della sentenza del Tribunale di Torino su U***Pop?”
Quello di Milano si e’gia’pronunciato vietando u***Pop!
Visto come va l’Italia la rovesceranno a loro favore senz’altro…ormai c’e’da aspettarsi di tutto.
(A proposito…x Quando e’attesa la sentenza di Torino qualcuno lo sa?)
Facciamo causa e ce li facciamo ridare!!
Sembra di assistere a uno sceneggiato di fanta-economy (de noantri)…..
Attenzione alla SEQUENZA delle frasi alla SINTASSI e alle PAROLE usate…….
Iniziamo da qui:
-In videoconferenza Karen Sammis Walker di U… Management B.V.-
La frase è completamente scollegata dal contesto e non significa letteralmente nulla!
-In videoconferenza-
Come mai??? Uhmmm forse che con miserabili 280.538€di utili non c’erano manco i soldi per un U…-biglietto aereo low cost in economy Olanda-California?????
– U… Management B.V.-
Per capire bisogna sapere cos’è U… BV ed allora ecco la catena di sant’Antonio delle scatole cinesi di U…!
Le filiali europee di U… (compresa quella italiana) sono registrate nei Paesi Bassi e conferiscono i loro profitti a U… BV, con sede ad Amsterdam.
U… BV è controllata di un’altra società olandese, U… International BV, che è a sua volta controllata da U… International CV registrata alle Bermuda.
U… internazional CV è il socio accomandatario di Neben LLC, con sede nel Delaware, uno stato paradiso fiscale interno agli Stati Uniti.
Dunque questa U… Management B.V è la società che raccoglie il cash di TUTTE le U… di tutta Europa (compresa quella italiana) quindi quel profitto si riferisce al giro d’affari di U… in TUTTA Europa (non SOLO quella italiana)? O no?
-Scandito-
Miiiii questo sì che è un uomo che non deve chiedere mai……. Me lo immagino in videoconferenza col petto in fuori, voce ferma mentre stappa una bottiglia di U…-champagne comunicare il fantastico successo di U… con la fantasmagorica cifra di 280.538 di profitti in 1 anno a fronte di (pare di capire) un fatturato di 2.351.000 € (oltre 4,5 miliardi di lirette) per una multinazionale che è valutata sui 60 mld di dollari.
In altre parole in TUTTA Europa farebbero un fatturato che vale lo o,35% del valore aziendale. Ma ancora meglio (anzi peggio) sul quel miserabile 0.35% realizzano la bellezza di quasi il 12% di profitti (prima o dopo le tasse?).
Non si capisce come facciano a sperperare l’88% degli introiti visto che il loro “servizio” ha costi di esercizio ridicoli!
Mi ricorda tanto quello che dal balcone prometteva “spezzeremo le reni alla Grecia”……
-(dodici mesi fa c’era Axel Martinez al suo posto)-
Già… immagino che Axel se ne siano andato annoiato (come B.A.L.) a causa degli affari che andavano troppo bene…… (ah ah ah…)
-Tanti? Pochi?-
Beh fai un pò tu!
Poi di botto passa a parlare di U… Italia e scrive che:
– nel 2013 ha fatto 9104 € di utile (ma io ricordo che era l’imponibile e c’è una bella differenza)
– nel 2014 ha fatto utili per 64.574 €
– nel 2015 li ha quadruplicati (come se i 280.538€ di cui sopra) fossero gli utili di U… Italia! Ma non erano quelli di U… BV???????
-Si impenna pure la cifra spesa per il personale: da 706mila a 1,014 milioni di euro-
Ma come? i profitti si quadruplicano e i salari dei collaboratori si “impennano” SOLAMENTE del 30%????
Conclusioni: pare proprio che il pennivendolo autore del pezzo (evidentemente sotto dettatura) abbia VOLUTAMENTE messo assieme un’accozzaglia di società/nomi/numeri con il chiaro intento di NON far capire NULLA al lettore disattento e/o male informato ma facendo in modo che ne ricavi la sensazione che U*** va a gonfie vele.
La desolante realtà è invece un qualunque ragionier Fantozzi (pallottoliere alla mano) davanti a dati come questi cercherebbe di recuperare i soldini che ci avesse disgraziatamente investito se ne scapperebbe a gambe levate……..
milano 32 tanto di cappello…sei er mejo!
Milano 32, aaah pero!! Tutto chiaro. e comunque rU… delinque….sapendo di delinquere, solo fumo negli occhi, lo hai spiegato benissimo.
Infine se parliamo di OCCUPAZIONE con cui si riempiono sempre la bocca i neoliberisti bocconiani de noantri degnamente rappresentati da U***, analizziamo un attimo i dati sui costi per retribuzioni ai collaboratori.
Si dichiara che “Si impenna pure la cifra spesa per il personale: da 706mila a 1,014 milioni di euro, con tre quadri in più rispetto ai 10 del 2014”.
Intanto “l’impennata” è di appena il 30%. Il che non torna con la quadruplicazione dei profitti appena strombazzati.
Un quadro costa circa 50.000€/anno, quindi 13×50000 fanno 650.000€. Poi ci sono i 2 dirigenti che costano almeno 80-100.00 €/anno. Restano circa 150.000€con cui paghi altri 5-6 “collaboratori normali”.
In totale stiamo quindi parlando di 2 dirigenti, 13 quadri e 5-6 impiegati di 2°- 3° livello. Totale circa 20 lavoratori.
E adesso analizziamo la composizione del team.
La prima cosa che salta all’occhio è che sembra una composizione quanto meno esotica.
Sta bene il numero di dirigenti 2 su 20. Non torna assolutamente il numero di quadri (13) rispetto agli impiegati di back office (5-6). Sarebbe già squilibrato se fosse il contrario (5-6 contro 13).
Se fosse davvero così c’è da chiedersi: ma questi un ufficio lo hanno mai gestito?
Ma siccome immagino che tutto siano tranne che idioti e siccome a pensar male si fa peccato ma poi ci si azzecca la conclusione più probabile è che la sfilza di numeri riportati siano TUTTI FASULLI al solo scopo di impressionare il lettore!
Ed allora incomincio a capire perchè nonostante la capitalizzazione ed azionisti dai nomi così altisonanti NON SI QUOTA IN BORSA!
Miiii certo che una multinazionale da 60 mld. di dollari che:
– si intrufola con arroganza sul mercato senza sottostare ad alcuna regolamentazione
– che sfrutta i propri drivers come negri nelle piantagioni cotone
– produce un profitto (tutto da verificare) di appena 280.000€/anno (in un continente ricco come l’Europa)
– impiega 20 lavoratori (fra cui 2 managers)
– non paga un centesimo di tasse in Italia
– distrugge valore domestico (le nostre licenze) per miliardi
– “brucia” il reddito di 40-50.000 imprese (le nostre) che contribuiscono alle entrate dello stato in infinite forme (IRPEF ,INPS, INAIL, etc.)
Ma è davvero una “investitore” che contribuisce alla crescita del PIL e alla lotta contro la disoccupazione e a cui l’Italia e gli italiani non possano rinunciare????????
Qualunque autorità/istituzione che rappresentasse uno Stato con onore e dignità, con un briciolo di buon senso e pallottoliere alla mano li avrebbe già cacciati fuori dai piedi a calci in c**o questi CIALTRONI da un bel pezzo!
Ma di che stiamo parlando??????????????
Milano32 sei un mito, rendi pubblica questa tua approfondita riflessione così magari qualcuno si sveglia!
Concordo con l’analisi di Milano32, penso però che nel giro del fumo ci siano ancora altri elementi da sviscerare anche se non di facile percezione. Ad es. con tutte le società create appositamente per confondere eventuali indagini ( ricordo Mr . Tanzi Patron della Parmalat ) potrebbero esserci i cosiddetti Fondi Neri di società di varia natura che per ragioni di altrettanto interesse ( politici ed economici ) interagiscono con il quasi intoccabile “Mediatore” di abusi. Il fatto che abbia dichiarato un utile quasi a zero non significa che non sia un abile player. In sostanza l’utile poteva anche essere pari a 1000E. annui ma se nel bilancio sono presenti diversi miliardi sotto la voce spese di ” marketing e sviluppo” ecco che il problema è molto serio. In parole povere in una lunga fase di concorrenza sleale tutto ciò che incassa ( i miliardi che sulla carta convincono anche i più meticolosi sceicchi arabi ) viene immediatamente reinvestito per forzare il mercato mondiale. Quindi anche se l’utile è di poche centinaia di migliaia di euro non significa che la società vada male. Il problema vero è che gli stati non possono o non VOGLIONO intervenire ed il piccolo americano sta diventando il più grande IN*AME dei nostri tempi.
Bravo96 hai centrato i termini della questione.
Qualunque ragioniere capisce al volo che i numeri pubblicati “puzzano” di marcio lontano mille miglia.
E chissà come mai non dichiarano anche quanto spendono in marketing, pubblicità e sponsorizzazioni a giornali/TV ma soprattutto a emeriti docenti bocconiani, bloggers (trolls), giornalisti, opinionisti, politici, authorities, commissioni parlamentari per la concorrenza, etc……
Purtroppo però il nostro beneamato fisco invece di andare a dare un’occhiatina ai libri contabili di U***, preferisce “accertare” la congruità delle nostre dichiarazioni.
Io so, tu sai, chiunque sa che c’è sotto del marcio…. ma non abbiamo le prove…… Quelle dovrebbero trovarle le istituzioni dello stato attraverso indagini che nessuno si degna (ovviamente) di fare.
Chissà come mai?
È più che ovvio che rastrellino denaro in tutti i modi immaginabili, quello che non mi spiego è come facciano a trovare così tanti fessi nel mondo che glielo prestano a babbo morto. Mistero.
Gli imbroglioni hanno sempre saputo che il loro mestiere non è quello di convincere gli scettici, ma di permettere ai creduloni di continuare a credere quello che vogliono credere.[cit]
Ragazzi,mi permetto di aggiungere un’altra riflessione,di piu’largo raggio,mondo Taxi Ncc a parte…
Parlando con un amico che ha uno STABILIMENTO BALNEARE in Romagna,mi ha SPIEGATO CHE SONO TERRORIZZATI dalle PRESSIONI DEL GOVERNO e delle solite MULTINAZIONALI di turno,che gli VORREBBERO TOGLIERE IL DIRITTO DI PRELAZIONE SUL RINNOVO DELLE LORO CONCESSIONI DEMANIALI,con il rischio concreto di FINIRE IN MISERIA.
TRADOTTO IN PAROLE SPICCIOLE,ARRIVEREBBE LA SOLITA INDUSTRIA MULTINAZIONALE DI TURNO AD ACCAPPARRARSI 30 km di SPIAGGE sfruttando forse manodopera straniera a basso costo e BAGNINI CON INVESTIMENTI IN CORSO FINISCONO SUL LASTRICO…
ALTRI SETTORI COME LE FARMACIE SONO SOTTO SCACCO CONTINUO PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DI FASCIA C CHE CASO STRANO FAVORIREBBE I GROSSI IPERMERCATI che assumerebbero NEO LAUREATI PAGATI TRE SOLDI ALL INTERNO DEI LORO CENTRI COMMERCIALI….
LA SOSTANZA E’cbe IL MONDO SEMBREREBBE ANDARE NELLA DIREZIONE DEI PESCI GROSSI CHE MANGIANO I PESCI PICCOLI….
TRASFORMANDO IL CETO MEDIO IN NUOVI DISPERATI/DEPRESSI DA QUESTE TRISTI PROSPETTIVE,CHE GOVERNI NAZIONALI NON POSSONO E NON VOGLIONO CONTRASTARE,IN QUANTO DEVOTI E PILOTATI DAI VERI POTERI FORTI MULTINAZIONALI EUROPEI/INTERNAZIONALI.
SE POI L’EUROPA,COME SPESSO SI SENTE DIRE,AVRA’UN UNICO SUPER MINISTRO DELLE FINANZE….ECCO CHE SI CHIUDE IL CERCHIO…MULTINAZIONALI CHE FANNO RAZZIA DEI TANTI SETTORI LASCIATI PER ANNI IN MANO AD ARTIGIANI E PICCOLE FAMIGLIE,PAGANDO MAGARI UNA PICCOLA TASSAZIONE UNICA STABILITA A LIVELLO EUROPEO.
SE TUTTE LE CATEGORIE COINVOLTE,PRIMA DI MORIRE,FACESSERO DAVVERO UN GRANDE SCIOPERO NAZIONALE (x Mobbyng) ALMENO SI MORIREBBE A CUOR SERENO.
QUESTE FINTE LIBERALIZZAZIONI/CONCORRENZE,ROVINERANNO TANTA GENTE CHE HA INVESTITO,CREERANNO PRECARIATO MA ARRICCHIRANNO SOLO ANCORA DI PIU’QUELLE MULTINAZIONALI GIA’STRARICCHE…
LA CHIAMATE DEMOCRAZIA QUESTA???