(OMNIROMA) Roma, 28 LUG – «Nuova vittoria della legalità, il Tar del Lazio rigetta il ricorso di numerosi noleggiatori ai quali il Comune di Fara in Sabina, su nostre segnalazioni, aveva revocato nove autorizzazioni, poiché illegittimamente mantenute senza il possesso dei necessari requisiti». Così, in una nota congiunta, l’Associazione Tutela Legale Taxi ed Anar – Associazione Nazionale Autonoleggiatori Romani. «Il Tar – spiega – ha nuovamente ribadito come nell’espletamento del servizio, la partenza debba sempre avvenire dalla rimessa situata nel territorio del comune che ha rilasciato l’autorizzazione, anche nel caso di conferimento in cooperativa. Il Collegio poi – prosegue la nota – conferma ulteriormente la vigenza del 29 comma uno quater, norma al contrasto dei fenomeno di abusivismo, sin dal 1 aprile 2010.
Alle stesse conclusioni, si legge in sentenza, porta anche l’esame della legge regionale del Lazio sul tpl non di linea: dunque il dispositivo normativo nazionale e quello regionale di settore, consentono l’esercizio dell’attività di noleggio con conducente, a condizione che il servizio sia svolto a partire da una rimessa per lo stazionamento delle autovetture situata nel territorio del Comune che autorizza l’attività». «Nello stesso giudizio, il Tar rigetta nuovamente vecchie argomentazioni legate alla cosiddetta libertà di stabilimento e all’eventuale contrasto con la normativa europea, giacché i cosiddetti obblighi di territorialità per i noleggi non creano discriminazioni tra vettori, ma si limitano a preservare la dimensione locale del servizio, finalizzato in primo luogo a soddisfare le esigenze della comunità locale, e la tesi relativa ad un potenziale contrasto con la direttiva Bolkenstein sui servizi che espressamente li esclude. Per questa brillante vittoria – conclude la nota – i nostri ringraziamenti vanno al Dirigente del Comune di Fara che ha portato avanti questa lotta senza piegarsi ad alcuna pressione e all’avv. Arturo Grasso per aver inseguito con costanza e temperamento questo risultato dal febbraio 2015».
Alla luce di questa ennesima sentenza, colgo l’occasione per sottoporre nuovamente ai colleghi milanesi lo strano caso della Maserati col logo dell’hotel G****a. Perchè un grand hotel da milioni di euro, ubicato in Milano utilizza un autorizzazione rilasciata dal comune di Tromello (pv)??? Tempo fa qualche collega a mio parere un pò superficialmente mi aveva risposto che se viene richiesto il servizio dall’hotel era tutto ok. La cosa comunque non mi convinceva affatto, dovrá rientrare almeno ogni tanto nel comune di appartenenza (50km circa) e se si ogni quanto? Poi ho pensato alla povera vecchina di Tromello che deve andare al pronto soccorso e la Maserati non è disponibilile perché impegnata a fare su e giù da Vittor Pisani. Ora leggendo la sentenza del TAR vedo che non mi sbagliavo, anche perché se si chiama tpl un motivo c’è ed è insito nel nome. Come se non bastasse, un giorno era in coda proprio di fronte a me e sempre preoccupato per la vecchina di Tomello mi è saltato all’occhio che l’autorizzazione era la n 32. Sempre più curioso sono andato a vedere quanti abitanti ha Tromello e il sito del comune riporta 3811, pochini no? Continuando a curiosare sul sito vedo che la regione lombardia ha autorizzato 3 permesso per il tpl, quindi il n 32 riportato sullo stemma della Maserati cosa indica? Non voglio insinuare niente ma se c’è qualche collega un pò meno superficiale e frettoloso della volta scorsa che mi puo’ spiegare lo ringrazio!
Altro sonoro ceffone….eppure. .sotto sotto….insistono…sono come le nutrie. …