Il Portogallo si prepara a legalizzare Uber

u_porugallastampa.it Un’autorizzazione speciale da richiedere all’autorità dei trasporti, 30 ore di scuola guida obbligatoria per i guidatori e un patentino speciale da esporre nella vettura. Obbligo di emissione di fattura elettronica. Sono alcune delle imposizioni previste da una nuova proposta di legge con cui il Parlamento portoghese vuole regolarizzare il settore del trasporto automobilistico privato nel Paese lusitano. Lo scopo è colmare un’importante lacuna legislativa e porre fine alla concorrenza sleale di Uber e Cabify nei confronti dei tassisti tradizionali, aprendo allo stesso tempo il mercato alle nuove aziende emergenti. 

Ad anticipare il contenuto della legge è stato il ministro dell’ambiente portoghese, João Pedro Matos Fernandes, che ha specificato l’intenzione di mantenere nettamente separate queste piattaforme dalla «normalità del servizio pubblico». A questo scopo le aziende saranno identificate come servizi fornitori di tecnologia e non potranno pertanto accedere alle agevolazioni fiscali riservata alle imprese di trasporto pubblico e ai tassisti. Il Parlamento potrebbe approvare la proposta già ad ottobre. In quel caso la legge potrebbe entrare in vigore circa un mese dopo.

La reazione di Uber alle indicazioni del governo è stata positiva. «Vediamo la proposta come un primo passo affinché il Portogallo ottenga un quadro di regolamentazioni moderne e trasparenti», ha detto all’agenzia EFE un portavoce dell’azienda di San Francisco, «in linea con gli interessi dei cittadini portoghesi e dei conducenti, che contribuirà ad una maggiore sostenibilità delle città».

L’iniziativa parlamentare portoghese è in linea con le direttive sulla regolamentazione dei servizi della «sharing economy» pubblicate a giugno dall’Unione Europea. L’ordine ai 28 Stati membri è «vietato vietare», se non come ultima risorsa, in favore piuttosto di licenze e autorizzazioni, con un invito generale a elaborare normative equilibrate che permettano lo sviluppo regolamentato di nuove attività e opportunità professionali digitali, pur salvaguardando le realtà professionali esistenti.

Nonostante il precedente governo di Lisbona avesse dichiarato illegale il servizio offerto da Uber già nel 2015, l’azienda ha continuato ad operare in attesa di un ricorso. In Portogallo, come in molti altri paesi dell’Unione, i tassisti sono sul piede di guerra contro il servizio deregolato dell’azienda californiana e le organizzazioni di categoria hanno indetto un nuovo sciopero per il 10 ottobre.

In Italia la regolamentazione degli «autoservizi pubblici non di linea» è legata all’iter del ddl Concorrenza, la cui votazione è di recente slittata ad ottobre in attesa dei pareri della Commissione Bilancio. A luglio un emendamento della Commissione Industria del Senato ha stabilito che entro un anno dall’approvazione dell ddl il Governo dovrà emanare una legge quadro per la regolarizzazione di Uber e servizi analoghi.

13 commenti

  1. Praticamente il governo italiano è costretto a regolarizzare u… per rispettare la legge delega del senato? Non può succedere che la cosa venga tralasciata e magari gli emendamenti assassini vengano ritenuti inammissibili?

  2. ok in Portogallo i taxi hanno finito. Addio. Soldi della licenza addio. Perso . Spero che gli devasteranno la nazione guarda . Arrendersi cosí MAI!

  3. la nota positiva è che i clienti italiani la smetteranno di dire che a lisbona il taxi costa meno che a milano.

  4. In Francia Germania, Spagna, Italia, Belgio e (Ungheria) LE REGOLE X ORA VIGENTI VENGONO RISPETTATE…la partita si gioca a livello Europeo ma con i singoli Stati Membri in grado di dire la loro al momento giusto!…Speriamo

  5. Beh lele, se questo governo di camerieri di europa e multinazionali non cade, la vedo male…

  6. Sono due anni che faccio il tassista a Roma…provengo da una dimensione lavorativa totalmente differente….vedo con rammarico che il problema non è il governo, non è il sistema, non è la categoria lavorativa cui si fa parte… il problema sono gli ITALIANI !
    Uno per tutti “CREDITO DI IMPOSTA” non ho visto muovere un dito… a buon inteditor poche parole il resto sono sono ciance !
    In sincerità, credetemi, pensavo la categoria fosse più TOSTA… mi sono reso conto che ogni categoria in questo paese è sovrapponibile all’ altra.
    P.S. grazie per il lavoro che svolgete su questo sito ! Buona serata.

  7. scusate se vi dico che mi pare abbiate travisato il tutto, intanto la proposta di legge deve essere approvata e il 10 ci sarà uno sciopero, poi , sempre che non sia una presa in giro ma dal portogallo non credo ce la si possa aspettare, se l’intento è quello di separare nettamente le due anime, con regole stringenti e diversificate, al fine di mettere la parola fine a fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, mi pare non sia drammatico.
    Bisognerà vedere se davvero possa esserci spazio per tutti perchè colleghi, in coscienza, nessuno ci credeva davvero che rU… sarebbe scomparsa dalla faccia della terra, purtroppo l’indicazione della UE è dettata proprio dai lobbisti e i politici provano ad adeguarsi, ben sapendo che non può esistere un liberi tutti che preveda l’ annientamento della nostra categoria, ovvero del servizio pubblico; che poi ci toglierà lavoro è certo ma non è già così?
    Sarebbe stato meglio non sentire più parlare di rU… ma non è possibile, questo è un precedente a cui si ispireranno altri, il trucco è concedere meno possibile, meno che si possa…e farsi sentire, quando è ora, non prima, al momento giusto, costituiamo ancora un pericolo e il casino che sappiamo fare quando c’è la chiamata è leggendario!
    Aspettiamo di vedere cosa succede, si tratta del primo passo, non è mica detto che non si arrivi a uno sciopero a livello europeo, come già in parte successo

  8. Grace penso che concedendo il meno possibile oggi ed il meno possibile domani, si arriva ad un punto dove il mercato viene invaso in maniera brutale da questo schifo. Alla fine si arriverà a regalargli nel vero senso della parola, il lavoro insieme a quel briciolo di sovranità che è rimasto a questo paese.

  9. e si Angelo, la sovranità ormai è persa, per noi sono tempi duri e dico così perchè il problema non è risolvibile, io sono già contenta se posso pensare di aver frenato gli indecenti propositi delle autorità, almeno questo è un esempio di equità…vorrei anch’io vederlo evaporare rU… ma invece, anche per coerenza, dobbiamo farci i conti, in fondo se non vogliamo concorrenza sleale non possiamo perdere un’occasione per mettere più paletti possibili, mi pare l’unico modo, dopo aver protestato e fatto valere le nostre ragioni, per trovare una soluzione.
    In tutta europa siamo in tanti, dovesse servire faremo anche quello, anche se la UE ha detto che è vietato vietare, ma protestare per limitare i danni vietato non è

  10. Angelo stai per caso dicendo di “concedere” il più possibile? In altre parole di essere noi stessi a “regalargli” il mercato senza fare resistenza? Mai e poi mai! La tattica dev’essere di “concedere” il minimo possibile in CAMBIO di qualcosa di sotanzioso e CONCRETO per noi.
    Ad esempio la detraibilità dell’IVA, oppure le tariffe agganciate in automatico ai COSTI, oppure lavoro usurante per la pensione.
    Come le piante al vento: piegarsi per non spezzarsi e ritornare come prima una volta passata la bufera.

  11. La battaglia la si combatte a livello Europeo cercando di fare squadra con le altre e tante rappresentanze di Tassisti di tutta Europa / Mondo.
    Il futuro penso prevedera’servizi di trasporto che in qualche modo intaccheranno il nostro lavoro,il tutto e’vedere “quanto” lo intaccheranno e “come” lo intaccheranno.
    Penso che mandare a casa U*** sia un’illusione,in quanto hanno troppi soldi e troppi potentati alle spalle x poter chiudere baracca e burattini…ma SPERIAMO CHE I TASSISTI D’EUROPA, uniti in una battaglia comune a difesa del mestiere, riescano a limitare i danni….Gli Stati Membri dovrebbero comunque avere l’ultima parola in tema di Trasporti locali, concordo con Angelo sul fatto che servirebbe un governo attento verso i Tassisti del proprio paese e che spendesse due parole anche x noi….e x le nostre APP….Che funzionano egregiamente
    In Italia abbiamo Consorzi e Cooperative all’avanguardia della tecnologia,chi puo’sostenere il contrario?….

  12. Milano hai frainteso. Non ho detto quello. Il messaggio è chiaro ed aggiungo anche che se fosse per me, gli americani li avrei rispediti da dove sono venuti.
    Ho detto che concedendo oggi ed anche domani, alla fine si arriverà a cedere la nostra sovranità ed il lavoro alle multinazionali, e questo non lo voglio. Per dirla breve: non gli deve essere concessa neanche l’aria per respirare!

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